Il sistema di tracciabilità della mozzarella di bufala campana DOP è unico in Italia ed in Europa e certifica che il latte utilizzato per la produzione della mozzarella è 100% latte di bufala intero fresco, proveniente da bufale allevate solo in precise zone, che costituiscono l’area territoriale della DOP.
Questo sistema di tracciabilità è frutto del lavoro congiunto dell’Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno, del Ministero delle Politiche agricole e del Consorzio della mozzarella di bufala campana DOP. Un’opera che garantisce gli allevatori, i produttori ed i consumatori finali.
Il sistema si basa tutto sulla piattaforma informatica. Dal 2014 tutti gli attori della filiera, che a qualsiasi titolo entrano in contatto con la materia prima, sono obbligati a registrare quanto è stato prodotto, trasferito o trasformato. Si utilizza un sistema completamente web-based e cross-plattaform, facile poiché gli utenti non devono installare nessun software sui propri computer. Basta una connessione ad internet ed un qualsiasi browser.
La gestione delle credenziali è demandata al SIAN (Sistema informativo agricolo nazionale) in forza al MIPAAF, che si allinea con la BDN (Banca dati nazionale) per verificare se l’utente è proprietario di aziende zootecniche e suggerire i codici aziendali trovati e con l’Anagrafe tributaria, per verificare se l’utente è rappresentate legale di Partita IVA e suggerire se si tratta di un trasformatore o un intermediario. In questo modo tutti i produttori di latte e mozzarella di bufala presenti sul territorio italiano devono indicare chiaramente le loro produzioni, sia DOP che non DOP, per verificare e attestare la congruità di ciò che arriva sulle nostre tavole. Oggi questo sistema è un modello a cui si stanno ispirando anche altre filiere.
La piattaforma è stata dotata di un sistema checktrac pensato e realizzato per gli enti preposti al controllo. Attualmente ne beneficiano sia l’ICQRF che le ASL e le Forze dell’ordine. Ulteriore valore aggiunto è stato l’inserimento di appositi alert, che suggeriscono eventuali difformità per mancato o non puntuale inserimento del dato, incongruenze tra numero di capi munti/produzioni primarie e secondarie durante tutto l’anno.
Fonte: Consorzio della mozzarella di bufala campana DOP