Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-04355. Cadeddu: Sull’eventuale inclusione delle DOP da latte di pecora nelle forniture relative agli aiuti alimentari agli indigenti.
Mercoledì 15 luglio 2020, seduta n. 372
CADEDDU, GAGNARLI, GALLINELLA, CASSESE, CILLIS, CIMINO, DEL SESTO, GALIZIA, LOMBARDO, LOVECCHIO, MAGLIONE, ALBERTO MANCA, MARZANA, PARENTELA e PIGNATONE. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:
la determina di gara da parte di AGEA per l’affidamento della fornitura di formaggi Dop, in aiuto alimentare agli indigenti in Italia (n. 8821 del 24 giugno 2020), non ha incluso il Pecorino romano, il Pecorino sardo e il Fiore sardo, tra i prodotti destinati alla fornitura per gli aiuti agli enti caritatevoli nazionali, relativi all’impegno finanziario di 50 milioni di euro;
si è consapevoli dell’impegno che il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali sta mettendo in atto nell’affrontare l’emergenza alimentare provocata dalla pandemia Covid-19; si tratta di forniture che hanno dato la possibilità di garantire l’accesso al cibo a milioni di persone e, allo stesso tempo, di ridurre lo spreco alimentare;
occorre, però, sottolineare che la pandemia ha colpito indistintamente tutte le indicazioni geografiche e le Dop italiane, anche quelle come il Pecorino romano, il Pecorino sardo e il Fiore sardo che, tuttavia, sembrano ingiustificatamente rimanere escluse dal bando nazionale per gli indigenti in questione –:
se sia a conoscenza del fatto che tale determina ha messo in allarme l’intero comparto agricolo e se intenda chiarire se è in previsione del Ministero l’inclusione delle Dop da latte di pecora nei bandi in corso di organizzazione per l’anno corrente.
Testo della risposta – Sottosegretario Giuseppe L’Abbate
Signor presidente, onorevoli Deputati,
ritengo doveroso evidenziare, in via preliminare, che l’attenzione del MIPAAF in ordine alla tematica in trattazione è massima, posto che, in questo ambito, le risorse del Fondo nazionale per l’assistenza agli indigenti sono state portate da 6 a 306 milioni di euro, con un primo intervento da 50 milioni di euro già attuato e un secondo da 250 milioni di euro in fase di attuazione.
Mi preme anche ribadire, a fronte delle argomentazioni dell’Onorevole Interrogante, che non c’è stata alcuna esclusione delle produzioni sarde dal bando indigenti.
Come sanno bene i produttori e i pastori, proprio in queste settimane stiamo provvedendo alla distribuzione agli enti caritatevoli di 7500 quintali di pecorino romano DOP in favore di tutti gli indigenti di Italia per un valore di 7 milioni di euro. Ulteriori 7500 quintali per altri 7 milioni saranno acquistati da Agea e distribuiti tra ottobre e dicembre.
A questo proposito faccio presente che stiamo impiegando i fondi del decreto emergenze agricole del 2019 che consentiranno di portare quell’eccellente prodotto sulle tavole dei più bisognosi dalla Valle d’Aosta fino alla Sicilia.
Proprio in considerazione di questa circostanza, nel bando di recente uscito, che vale 21 milioni di euro, non sono presenti ulteriori prodotti della Sardegna.
Questi fondi rispondono alle esigenze degli enti caritatevoli consistenti nell’avere anche una diversificazione del prodotto distribuito dal punto di vista territoriale e organolettico.
Ribadisco quindi che non c’è stata nessuna esclusione dei prodotti della Sardegna, ma la necessaria programmazione di acquisto e consegna; è noto che il Governo ha stanziato ulteriori 250 milioni di euro per affrontare l’emergenza alimentare e, nell’ambito dei nuovi bandi sui formaggi che saranno posti in essere nei prossimi mesi con consegne nel 2021, l’attenzione sarà rivolta anche ai prodotti sardi.
Ma pastori e produttori sanno anche altrettanto bene che abbiamo appena aperto un bando da 30 milioni di euro per il sostegno dei contratti di filiera e di distretto del latte ovino, e la Ministra si è impegnata fin dall’inizio a reperire ulteriori 20 milioni di euro per finanziamenti agevolati che agevolino la spesa dei 10 milioni di euro di fondo perduto stanziati nel 2019.
Non abbiamo trascurato il segmento dell’allevamento di agnelli, fortemente colpito dall’emergenza COVID-19 che ha imposto il lockdown proprio nei giorni dedicati alle festività pasquali; a sostegno di tali aziende abbiamo stanziato oltre 7 milioni di euro per il 2020 e 2021 e le domande per quest’anno sono state oltre diecimila, con una prevalenza forte dalla Sardegna e dagli allevatori di Agnello di Sardegna IGP che ricevono fino a 9 euro per ogni capo macellato tra marzo e aprile del 2019.
Quanto sopra non esaurisce l’impegno di questo Ministero a tutela del comparto; stiamo continuando a lavorare per rafforzare ancor più gli strumenti di tutela del reddito degli allevatori, attraverso l’azzeramento dei contributi previdenziali da pagare del periodo gennaio-giugno 2020 e, a seguito della recente modifica normativa apportata al decreto-legge 27/2019 (convertito con modificazioni dalla legge 44/2019) con la separazione dei decreti attuativi della disposizione in materia di monitoraggio della produzione di latte, stiamo predisponendo il testo relativo alle dichiarazioni obbligatorie relative all’acquisto di latte ovino e caprino al fine di rafforzare ulteriormente la tracciabilità della materia prima.
Fonte: Camera dei Deputati