Con il Regolamento di esecuzione (UE) 2020/2018 della Commissione del 9 dicembre 2020, la Mozzarella di Gioia del Colle DOP viene iscritta nel registro delle DOP e delle IGP. Dopo un iter complesso sia nella procedura nazionale che comunitaria finalmente la Mozzarella di Gioia del Colle è iscritta nel registro delle denominazioni di origine e indicazioni geografiche dell’Unione europea, 311° denominazione italiana registrata.

A dicembre 2019, la Germania ha presentato una notifica di opposizione alla registrazione. La motivazione, giudicata ricevibile dalla Commissione, risiede nel fatto che Mozzarella è un termine impiegato in Germania per denominare un tipo di formaggio prodotto e venduto su scala commerciale in quel paese, quindi di fatto un nome generico. Inoltre, l’opposizione sostiene che la domanda di registrazione della Mozzarella di Gioia del Colle non sia conforme alle condizioni stabilite all’art. 5 e all’art. 7.1 del Reg. (UE) n. 1151/2012 poiché né la qualità né le caratteristiche del formaggio sono dovute essenzialmente o esclusivamente a un particolare ambiente geografico e ai suoi intrinseci fattori naturali e umani. Inoltre, altro elemento sostenuto nell’opposizione l’esistenza di prodotti che si trovano legalmente sul mercato tedesco da almeno cinque anni prima della data di pubblicazione della domanda di registrazione del nome Mozzarella di Gioia del Colle. La Commissione ha quindi invitato le parti interessate ad avviare idonee consultazioni al fine di pervenire a un accordo in conformità alle rispettive procedure interne. Sebbene vi siano state discussioni e una sostanziale intesa in merito alla registrazione del nome «Mozzarella di Gioia del Colle» già a marzo 2020, le parti sono arrivate a un accordo solo a novembre 2020. L’Italia ha comunicato l’accordo alla Commissione il 9 novembre 2020. Italia e Germania hanno confermato che la protezione della denominazione Mozzarella di Gioia del Colle non debba includere il nome semplice Mozzarella bensì unicamente il nome composto Mozzarella di Gioia del Colle nella sua interezza. Con la presentazione della domanda per questa DOP, l’obiettivo dell’Italia non era quello di riservare solamente l’uso del nome Mozzarella. Come punto d’incontro, Italia e Germania hanno stabilito che il termine Mozzarella nel disciplinare e nel documento unico debba essere sempre seguito dai termini “di Gioia del Colle” per indicare che la protezione si riferisce solo a tale nome composto. Il disciplinare e il documento unico sono stati modificati di conseguenza. In aggiunta, è stato proposto che il regolamento con il quale la DOP viene registrata includa una nota che spieghi che non è richiesta la protezione del nome “Mozzarella”. Tuttavia, a fini di chiarezza e di certezza del diritto, è opportuno spostare la dichiarazione sullo status di protezione di un termine specifico direttamente nel dispositivo. In tal modo, la registrazione non sarebbe in contrasto con la già presente STG Mozzarella.

Anche gli Stati Uniti, attraverso la notifica inviata dal Consorzio per la difesa dei nomi comuni (CCFN) e dallo U.S. Dairy Export Council (USDEC), si sono opposti alla registrazione del termine Mozzarella: il termine Mozzarella sarebbe lo stesso usato per denominare un tipo di formaggio per il quale è attiva una norma del Codex Alimentarius (Codex Stan 262-2006). L’opposizione sostiene che il nome Mozzarella di Gioia del Colle non possa essere registrato come DOP poiché il termine «Mozzarella» è generico e la domanda non contempla la garanzia che la protezione non è richiesta per quel termine e che il termine generico rimarrà in libero uso. Inoltre il CCFN e lo USDEC hanno espresso perplessità riguardo alla procedura attuata a livello di Stati membri in relazione alla presunta modificazione del nome del prodotto. L’Italia e il CCFN e l’USDEC hanno convenuto che la denominazione in oggetto debba essere protetta nella sua interezza e che il nome semplice Mozzarella possa continuare a essere utilizzato nell’etichettatura o nelle presentazioni all’interno del territorio dell’UE, a condizione che siano rispettati i principi e le norme applicabili nel suo ordinamento giuridico. Tuttavia, il CCFN e l’USDEC non hanno tuttavia dato l’approvazione finale poiché l’Italia non ha dato accesso ai documenti della procedura nazionale e non si è impegnata a confermare lo status libero del nome «Mozzarella» per domande future di protezione del nome «Mozzarella di Gioia del Colle» al di fuori dell’UE. La registrazione della DOP tiene perciò conto dell’accordo raggiunto tra l’Italia e CCFN e USDEC.

Puglia: Mozzarella di Gioia del Colle DOP, L’Abbate (MIPAAF): “Ora impegno per sua valorizzazione nel mondo”

Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del 9 dicembre, diviene definitivo il regolamento di esecuzione per l’iscrizione nel registro delle denominazioni di origine protetta e delle indicazioni geografiche protette della DOP “Mozzarella di Gioia del Colle”.

Dopo un lungo e non semplice iter, che ho seguito passo dopo passo cercando di fare la mia parte per superarne le difficoltà, la mozzarella di Gioia del Colle è finalmente e ufficialmente DOP! – dichiara il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’AbbateQuesta eccellenza del patrimonio gastronomico e culturale pugliese ed italiano viene finalmente riconosciuta e tutelata! Ai promotori vanno i miei auguri e invito tutti noi a rimboccarci le maniche per valorizzare nel mondo questo prodotto d’eccellenza che, se ben veicolato e commercializzato, potrà garantire un reddito maggiore anche ai nostri allevatori”.

La tradizione murgiana della trasformazione del latte in pasta filata ha radici storiche che affondano nel passato, comprovate da numerose evidenze e rappresenta un’espressione tipica del territorio pugliese.

È importante, però, non pensare alla DOP come un punto di arrivo quanto piuttosto come un primo passo verso una valorizzazione e una tutela oltre i confini di un prodotto tipico del territorio pugliese – prosegue il Sottosegretario L’Abbate – Sarà fondamentale, infatti, una sua promozione adeguata che conferisca quel valore aggiunto in grado di gratificare sia le attività zootecniche sia i caseifici e le imprese casearie. L’impegno del Ministero delle Politiche Agricole non mancherà nell’affiancare produttori e trasformatori pugliesi, a cui rinnovo tutta la mia disponibilità”.

Bellanova: “l’Italia segna un ulteriore passo in avanti nella oramai consolidata leadership a livello comunitario ed internazionale delle IIGG riconosciute”

Eccellenza del patrimonio gastronomico e culturale pugliese ed italiano, la Mozzarella di Gioia del Colle, la cui presenza storica è comprovata da numerose evidenze, tra cui un documentario prodotto dall’Istituto Luce a Gioia del Colle il 28 agosto 1950, è espressione del territorio forte della produzione del latte che della sua trasformazione secondo l’antica tradizione locale della pasta filata.

Le caratteristiche del latte sono legate alla qualità della flora pabulare tipica del territorio delle Murge, alla base dell’alimentazione della popolazione bovina che con  la produzione del proprio latte conferisce caratteristiche uniche al prodotto trasformato.

Quanto alla tecnica di trasformazione, è quella tradizionale, storica, con l’utilizzo solo di latte fresco e l’aggiunta di innesto autoctono.

A livello storico-culturale, esiste un legame profondo tra il prodotto e la tipologia degli allevamenti, aziende zootecniche di piccole e medie dimensioni, a conduzione prevalentemente familiare e strutturate secondo usi locali, che prevedono lunghi periodi di pascolamento.

Con la Mozzarella di Gioia del Colle Dop“, sottolinea la Ministra Bellanova, “si riconosce la qualità di uno straordinario prodotto pugliese, inimitabile, che rappresenta una storia produttiva ed economica, e una rilevante occasione occupazionale per quelle comunità pugliesi. Ed è importante rimarcare come negli ultimi anni l’intera filiera abbia visto il fiorire di nuove attività imprenditoriali condotte anche da giovani, sempre più proiettati sui mercati comunitari ed internazionali“.

Il paniere costituito da 60 prodotti Dop e Igp del food e del vino pugliesi si arricchisce dunque di un prodotto rappresentativo di una filiera agricolo-zootecnica importante. Pronta a un salto di qualità che significa anche ricaduta economica.  Se la mozzarella pugliese registra, ad oggi, un valore alla produzione di circa 80 milioni di euro, il riconoscimento comunitario potrà significare un aumento stimato intorno al 20% della produzione.

Clicca qui per leggere il regolamento di iscrizione della DOP. Abbiamo parlato di Mozzarella di Gioia del Colle in questi articoli:

Fonte: Eur-Lex; Giuseppe L’Abbate; Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali