Quarta generazione di una famiglia di pastori ed artigiani della caseificazione, Agnese Cabigliera, 32 anni, è un grande e giovane esempio di passione e tenacia.

L’ azienda agricola Cabigliera&Zidda nasce nel 1988, quando i genitori di Agnese, Peppino e Franca, decisero di mettere a frutto gli insegnamenti dei nonni e dei genitori, pastori e casari. Quando Peppino lasciò gli studi, decise di dedicarsi alla pastorizia. All’epoca, negli anni ’60, la produzione era concentrata sul Pecorino Romano, che settimanalmente veniva conferito nelle cantine di salagione private, nelle quali i proprietari si occupavano di prestare tutte le cure necessarie fino al momento in cui il commerciante ritirava il prodotto finito. Mentre il resto dei pastori progressivamente abbandonava la caseificazione, il nonno di Agnese decise di continuare a portare avanti l’arte casearia, modificando la produzione e passando dal Pecorino Romano al formaggio Pecorino Semicotto, prodotto maggiormente apprezzato dal mercato locale. Una volta sposato, Peppino intraprese insieme alla moglie la medesima attività in proprio, che ancora oggi vive grazie all’intervento, a tempo pieno ed innovativo, di Agnese.

Cabigliera&Zidda Formaggi si trova a Ozieri (SS), in una posizione strategica per la commercializzazione tra Sassari ed Olbia.

 

 

Agnese, quale è il tuo ruolo all’interno dell’azienda?

Sono rappresentante legale e mi occupo della gestione degli animali insieme a mio padre, del caseificio (dalla produzione alla commercializzazione alla gestione delle persone coinvolte nell’azienda). La mia sveglia suona alle 3 per mungitura, gestione e alimentazione degli animali, insieme a mio padre. Poi ci spostiamo in caseificio, dove io e lui lavoriamo il latte ovino, mentre mia madre si occupa dei prodotti a pasta filata. Ho molte responsabilità.

 

 

Quindi un ruolo chiave e sicuramente con molte conoscenze tecniche. Come sei arrivata a scegliere questa vita?

La passione per l’agricoltura è in me sin da piccola. Ero spesso fuori all’aria aperta con le pecore. Anche la scelta degli indirizzi di studio tornava sempre all’agricoltura, è per questo che ho frequentato l’istituto agrario come percorso formativo alle superiori e Scienze e Tecnologie Agrarie all’università. Dopo l’università, ho affrontato un dottorato sulla produzione cerealicola che mi ha permesso di fare esperienza all’estero. Sono stata sei mesi negli USA, dove ho imparato molte cose, per esempio ad utilizzare vari programmi di simulazione non direttamente impiegabili in azienda, e mi sono confrontata con una cultura molto diversa dalla nostra, per tipo di relazioni personali e mentalità lavorativa, perfezionando l’inglese. Concluso il dottorato, avendo realizzato che la ricerca non è il mio mondo, sono tornata qui in Italia a portare avanti l’azienda di famiglia. Tutte scelte dettate dalla mia passione e dagli stimoli dei miei genitori, che mi hanno sempre consigliato di aggiungere anche delle conoscenze tecniche.

Un’esperienza notevole… che impatto hanno avuto tutte le conoscenze che hai acquisito durante il percorso formativo?

La mia presenza in azienda è stata fondamentale per stabilire delle responsabilità secondo approcci nuovi. Io, mia madre e mio padre siamo organizzati in modo che ognuno di noi partecipi diversamente alle varie attività lavorative. La nostra azienda è piccola, abbiamo circa 200 capi ovini e 60 vacche. Nel tempo abbiamo ridotto il numero di capi per agevolare la gestione, è importante che ognuno di noi abbia compiti precisi, poiché siamo solamente noi tre, senza intervento di personale esterno. E poi, sicuramente un impatto positivo a livello di visibilità è dovuto alla promozione dei prodotti che faccio attraverso i social.

Per quanto riguarda l’approccio produttivo, fate agricoltura biologica?

La nostra produzione è molto attenta agli aspetti di sostenibilità ambientale e benessere animale. Produciamo gli alimenti per i nostri animali direttamente in azienda, ma quando non riusciamo a sopperire alle richieste alimentari, dobbiamo affacciarci sul mercato, dove non è sempre facile trovare alimenti per animali biologici.

 

Qual è il vostro prodotto di punta?

Un tempo era il pecorino a pasta semicotta, che produciamo ogni giorno con latte crudo da quando allontaniamo gli agnelli dalle madri fino al mese di maggio. La lavorazione è artigianale, in paiolo in rame e attrezzatura in legno. La stagionatura può variare da 1 mese fino ai 10 mesi circa. Adesso è molto apprezzato il formaggio di latte vaccino a pasta filata.