Il Ministero ha elaborato il nuovo piano nazionale di controllo ufficiale sulla presenza di organismi geneticamente modificati (OGM) negli alimenti.
Il documento rappresenta la realizzazione di una pianificazione unitaria e armonizzata dei controlli per questo specifico settore sia sul territorio che all’importazione.

Il Piano si articola in più parti definendo per tutti i soggetti coinvolti ruoli e obiettivi, individuando i principali gruppi alimentari da sottoporre al controllo e fornendo dettagliate indicazioni applicative del relativo campionamento.

In breve, l’attuazione del Piano per le parti e negli ambiti territoriali di rispettiva competenza è affidata:

  • alle Regioni e alle Province Autonome di Trento e Bolzano per la programmazione e il coordinamento delle attività di controllo sul territorio regionale di competenza;
  • alle ASL per l’espletamento delle attività di controllo;
  • ai Posti di controllo frontalieri (USMAF) per le attività di controllo sui prodotti destinati all’alimentazione umana presentati all’importazione;
  • agli IZS, alle ARPA, alle ASL, quali laboratori designati dalle Autorità regionali competenti, per l’effettuazione delle analisi di laboratorio;
  • al CROGM per quanto riguarda la raccolta dei dati relativi alle attività di controllo – database – e il supporto tecnico per le procedure di analisi;
    all’ISS per le revisioni di analisi su campioni di alimenti non conformi.

Il Piano nazionale di controllo ufficiale sulla presenza di OGM negli alimenti rappresenta la realizzazione di una pianificazione unitaria e armonizzata dei controlli per questo specifico settore sia sul territorio che all’importazione. Ciò in applicazione dei due Regolamenti quadro (CE) nn. 1829/2003 e 1830/2003 e del regolamento UE 625/2017, in quanto il Piano è parte integrante del Piano di controllo nazionale pluriennale (PCNP) previsto dall’art.109 del regolamento relativo ai controlli ufficiali.

L’elaborazione di un piano nazionale di controllo ufficiale ha lo scopo di facilitare la programmazione e di uniformare le attività svolte sul territorio dalle Autorità sanitarie regionali e provinciali e all’importazione.

Nel Piano di seguito descritto sono state individuate le principali matrici, gli alimenti da sottoporre al controllo e i criteri da adottare da parte dei PCF (ex USMAF- SASN), nonché quelli cui ogni Regione e Provincia autonoma deve conformarsi per l’adozione di un proprio Piano regionale di controllo ufficiale. Sono indicate, inoltre, le modalità di trasmissione dei dati, per garantire il corretto flusso delle informazioni sui controlli effettuati dalle Autorità sanitarie in ogni Regione/Provincia autonoma.

Le modalità operative contenute nel presente Piano sono il frutto di un lavoro di collaborazione fra il Ministero, le Regioni e le Province Autonome, l’Istituto Superiore di Sanità ed il Laboratorio nazionale di riferimento, anche Centro di Referenza Nazionale per la ricerca degli OGM (CROGM), istituito presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana, “M. Aleandri”

La valutazione dell’attuazione, da parte di ciascuna Regione, del presente Piano nazionale continuerà ad essere proposta annualmente al “Tavolo di verifica degli adempimenti” (Tavolo LEA) istituito con l’articolo 12 dell’intesa Stato Regioni del 23 marzo 2005.

Clicca qui per scaricare il piano.

 

Fonte: Ministero della Salute