La raccolta di latte vaccino nell’UE-27 è aumentata dell’1,3% ad ottobre 2020 (+146 000 t) rispetto allo stesso mese del 2019, con un aumento cumulativo nel 2020 dell’1,8%. Ad ottobre, IE (+8,3%, + 52 000 t), IT (+4%, +38 000 t) e PL (+1,9%, 18 000 t) sono stati i tre Stati membri con la più alta crescita della produzione. Solo tre paesi hanno segnalato lievi riduzioni: DE (-0,7%, -18 000 t), FR (- 0,7%, -14 000 t) e AT (-2%, -5 000 t). L’aumento della raccolta di latte nel periodo gennaio-ottobre 2020 si è tradotto in una notevole crescita della produzione per le principali categorie di prodotti lattiero-caseari come latte (+3,2%), SMP (+3,1%), burro (+2,4%), WMP (+2%), formaggio (+1,7%) e panna (+0,1%). Si è invece verificata una leggera diminuzione per il latte fermentato (-0,1%) e il latte concentrato (-0,6%) rispetto al stesso periodo dell’anno scorso.

La media ponderata del prezzo del latte alla stalla dell’UE-27 è aumentata a ottobre 2020 fino a raggiungere i 35,02 c/kg (+3,2%). Questo livello di prezzo è inferiore (-0,6%) rispetto a quello rilevato ad ottobre 2019, pur essendo superiore del 3,2% rispetto alla media degli ultimi cinque anni. Secondo le stime degli Stati membri, a novembre 2020 i prezzi del latte sono leggermente diminuiti (-0,2%) scendendo a 34,96 c/kg .

In Italia, i prezzi del latte spot sono leggermente diminuiti fino a raggiungere i 35,5 c/kg, rimanendo ancora al di sotto dei livelli del 2017, 2018 e 2019.

I prezzi medi dei prodotti lattiero-caseari dell’UE-27 (entro il 6/12/2020), sono migliorati nelle ultime 4 settimane per la SMP (+0,7%, a 218 €/100kg) e per la WMP (+1,2%, a 275€/100kg), mentre sono rimasti stabili per il siero di latte in polvere. I prezzi del burro sono diminuiti dell’1,9% (-7 €) scendendo a 340€/100kg. I prezzi del formaggio dell’UE sono leggermente diminuiti per il cheddar (-0,1% a 309€/100 kg) e per l’Edam (-0,3% a 314€/100kg), mentre sono aumentati per il gouda (+0,4% a 320€/100 kg) e per l’Emmental (+2,2% a 491€/100 kg). Rispetto ad un anno fa, i prezzi medi del burro dell’UE sono scesi del 7% e i prezzi della SMP del 14%.

Sul mercato mondiale (entro il 6/12/2020) i prezzi del burro nell’UE-27 sono stati i più elevati, superiori del 4,8% rispetto a quelli dell’Oceania e del 30,6% rispetto a quelli USA. I prezzi della SMP nell’UE sono inferiori del 10% rispetto a quelli dell’Oceania e del 2,5% rispetto a quelli USA. Nelle ultime due settimane, i prezzi del cheddar americano sono scesi del 6,4% rendendo gli Stati Uniti il paese più competitivo per questo prodotto. Rispetto agli Stati Uniti, l’UE-27 è più competitiva per la WMP, pur rimanendo meno competitiva dell’Oceania. Nelle ultime due settimane, il burro ha registrato un aumento visibile dei prezzi negli Stati Uniti (+5,2%). I prezzi di SMP e WMP sono aumentati in Oceania (rispettivamente 2,2% e 2,5%). I prezzi del cheddar sono aumentati notevolmente in Oceania (+4,5%)

Nel periodo gennaio-ottobre 2020, le esportazioni dell’UE-27 (esclusa la destinazione del Regno Unito) sono fortemente aumentate in volume per burro (+27%), butteroil (+18%), WMP (+13%), formaggio (+8%) e siero di latte in polvere (+9%), mentre sono diminuite per SMP (-16%) e latte condensato (-2%). Le esportazioni totali dell’UE-27 nel periodo gennaio-ottobre 2020 (escluso il Regno Unito), espresse in equivalente latte, sono state superiori del 4% rispetto ai livelli del 2019. Il valore di queste esportazioni è stato superiore del 4% rispetto al periodo gennaio-ottobre 2019.

Nel periodo gennaio-ottobre 2020, le esportazioni di burro dell’UE-27 (Regno Unito escluso) sono aumentate del 27% rispetto al 2019 per tutte le principali destinazioni, ad eccezione di Emirati Arabi Uniti (-21%), Singapore (-5%) e Giappone (-40%). Le esportazioni sono cresciute verso gli Stati Uniti (+17%), l’Arabia Saudita (+101%) e la Cina (+50%). Le esportazioni UE verso l’Ucraina sono aumentate del 542% rispetto al 2019 e del 4738% rispetto al 2018. IE, FR, NL, DK e BE sono stati i primi cinque esportatori di burro dell’UE nel periodo gennaio-ottobre 2020 (77% delle esportazioni totali, 136.288 t). Il Regno Unito, gli Stati Uniti, il Marocco sono stati le prime tre destinazioni per il burro irlandese, il Regno Unito e l’Arabia Saudita lo sono stati per il burro danese, e il Regno Unito e la Cina per il burro francese. L’Ucraina è stata la prima destinazione per il burro polacco (4 781 t). IE, FR, NL, DK e BE hanno esportato 75 269 tonnellate nei primi dieci mesi del 2020, 28 055 t verso gli Stati Uniti, 25 110 verso il Regno Unito (dati fino a settembre) e 4 250 nel Marocco.

Le esportazioni di formaggio nell’UE-27 (escluso il Regno Unito) sono aumentate dell’8% (+52 564 t) rispetto al periodo gennaio-ottobre 2019. Si è verificato un notevole aumento verso le destinazioni più importanti (ad esempio: Giappone (+13%), Svizzera (+12%), Corea del Sud (+31%), Ucraina (+116%)), e un calo solo verso gli Stati Uniti (-15%). L’UE ha esportato in Giappone (seconda destinazione principale) oltre 12,4 mila tonnellate di formaggio in più rispetto al 2019. Regno Unito, Giappone, Svizzera, Corea del Sud e Ucraina sono le prime 5 destinazioni per i formaggi tedeschi. La Polonia, la Germania e i Paesi Bassi sono i primi tre esportatori di formaggio in Ucraina (30441 t, 79% della quota). I primi 5 produttori di formaggio dell’UE sono NL, DE, FR, IT e DK con una quota del 68% (509 924 t).

Nel periodo gennaio-ottobre 2020 (escluso il Regno Unito), l’UE-27 ha diminuito (-16%) le sue esportazioni di SMP verso le destinazioni più importanti, con pochissime eccezioni rispetto al 2019. Le esportazioni UE sono aumentate in Algeria (+30%), Nigeria (+12%) e Yemen (+4%). La Cina, seconda destinazione dopo l’Algeria, ha registrato un calo del 7%, seguito dall’Indonesia (-45%). FR, BE, DE, PL e NL sono i primi 5 esportatori dell’UE-27, con una quota del 75% (516111 t). L’Algeria è il principale mercato per la Polonia (32564 t), il Belgio (29139 t) e la Francia (23358 t) mentre la Cina lo è per Francia (20420t), Finlandia (20369 t) e Germania (17539 t). Piuttosto consistenti le esportazioni dal Belgio verso l’Indonesia (19240 t) e le Filippine (11101 t), dell’Irlanda verso la Nigeria (13 305 t), della Germania verso l’Egitto (11547 t) e della Francia verso lo Yemen (14 494 t).

Le esportazioni di WMP dell’UE-27 (escluso il Regno Unito) sono aumentate in volume del 13% (+31 932 t) nel periodo gennaio-ottobre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019, principalmente grazie alle esportazioni verso le prime 3 destinazioni: Oman (+11%), Algeria (+132%) e Nigeria (+13%). NL, BE, DK, IE e FR sono i primi 5 esportatori dell’UE, con una quota dell’83% (225 081 t). Svezia e Danimarca sono i principali esportatori dell’UE verso l’Oman, il Belgio e la Francia verso l’Algeria e i Paesi Bassi e l’Irlanda verso la Nigeria

Le esportazioni di prodotti lattiero-caseari della NZ sono diminuite nel periodo gennaio-ottobre 2020, in particolare per WMP (-1%), burro/butteroil (-8%), formaggio (-6%) e SMP (-5%). Gli Stati Uniti hanno aumentato le esportazioni di SMP (+23%), WMP (+5%) e formaggi (+1%) ma hanno diminuito quelle di burro/butteroil (-17%). Le esportazioni australiane sono ancora al di sotto del livello dell’anno scorso per burro/butteroil (-18%), formaggio (-3%) e WMP (-18%) ma sono migliorate per la SMP (+1%). La Bielorussia ha registrato un aumento delle esportazioni del 12% per i formaggi (in totale 222717 t), del +2% per la SMP (in totale 106476 t) e del l’1% (in totale 58435 t) per il burro/butter oil.

Dal lato della domanda, le importazioni cinesi sono diminuite del 4% per la SMP ma sono aumentate per la WMP (+1%). Le importazioni totali di formaggio del Giappone sono diminuite nel periodo gennaio-ottobre del 2020 (-4%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; l’UE ha tuttavia aumentato la sua quota di mercato (ora 40%). Anche gli Stati Uniti hanno diminuito le importazioni di formaggio (-12%). Al contrario, Russia, Corea del Sud e Cina hanno aumentato le importazioni di formaggio del 7% (fino a settembre), 14% e 13% rispettivamente. La domanda di burro e butteroil è stata molto alta in Cina (+42%), Russia (+7%, fino a settembre), Stati Uniti (+1%) e Australia (+13%) ma è stata piuttosto negativa nell’UE (-40%) e nelle Filippine (-14%). Le importazioni di SMP dell’UE sono diminuite del 25% mentre quelle di formaggio sono aumentate del 2%.

La produzione di latte neozelandese a ottobre 2020 (5º mese della stagione 2020/21) è aumentata dello 0,8%, superando quella di ottobre 2019, con un aumento del 2,1% dall’inizio della stagione. Il prezzo del latte ad ottobre 2020 è aumentato dell’1% rispetto a settembre 2020, fino a raggiungere i 29.1 c/kg.

La produzione di latte in Australia nel mese di ottobre 2020 (4º mese della stagione 2020/21) è stata inferiore dello0,2% rispetto ad ottobre 2019. La crescita cumulativa della produzione dopo quattro mesi è stata del +1,6%.

La produzione di latte negli Stati Uniti nell’ottobre 2020 è aumentata del 2,3% rispetto ad ottobre 2019 (+1,9% nel periodo gennaio-ottobre 2020 vs. 2019). Il prezzo del latte alla stalla di ottobre è aumentato da 34,5 c/kg a 45,1 c/kg, prezzo che è superiore del 6% rispetto a quello di ottobre 2019.

 

Fonte: Milk Market Observatory