Ai sensi del Regolamento UE 1012/2016 e del Decreto Lgs. n. 52 del 11/05/2018, l’Associazione Nazionale Allevatori Bovini di razza Charolais e Limousine Italiane (ANACLI), in qualità di Ente Selezionatore riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (MiPAAF), ha avviato un percorso coinvolgente tutti i propri soci ed i tecnici sulla definizione del nuovo Programma Genetico.
Il programma genetico delle razze Charolais e Limousine Italiane opera su tutto il territorio della Repubblica Italiana, nel rispetto di quanto previsto dalla Normativa Europea, e prevede quale finalità il miglioramento genetico delle due razze specializzate da carne.
Le attività previste dal Programma genetico si possono suddividere in 7 tappe che vengono riportate in modo sintetico nel Grafico 1, dove si ricordano quali tappe fondamentali: 1) la definizione del sistema produttivo; 2) gli obiettivi di selezione, 3) la raccolta delle informazioni; 4) i criteri selettivi; 5) gli accoppiamenti nonché 6) l’implementazione del programma genetico e la conseguente 7) valutazione della risposta alla selezione.
Grafico 1. Tappe del programma genetico di una razza in produzione zootecnica.
Tra tutte le tappe, una risulta prioritaria in questa fase iniziale di messa a punto del programma genetico, ovvero quella della definizione degli obiettivi di selezione.
Per definire in modo condiviso e coeso tale tappa iniziale, la presidenza di ANACLI ha proposto ed organizzato, in questo periodo di limitazioni organizzative in presenza, un interessante webinar il 16 ottobre 2020, che ha visto la partecipazione di decine di allevatori e tecnici dell’associazione con l’obiettivo di discutere e confrontarsi sul futuro delle due razze di origine francese, ma che si vorrebbero qualificare e caratterizzare con obiettivi e risultati di interesse italiano.
Fattori del Progresso Genetico
Prima di discutere degli obiettivi di selezione, si sono ricordati i fattori del progresso genetico che risultano essere 4, ovvero: l’intensità di selezione, l’accuratezza dei dati, la variabilità genetica e l’intervallo generazionale.
La combinazione dei 4 fattori consente di definire la formula del progresso genetico annuale (PGA) che risulta essere lo strumento per poter misurare gli effetti sulla popolazione dell’applicazione di qualsiasi programma selettivo, come di seguito riportato:
L’intensità di selezione dipende dal numero di animali controllati e scelti, mentre l’accuratezza dipende dal numero e dalla qualità dei dati rilevati per ciascun animale; qualità che necessita di precisione e controlli accurati che, per essere garantiti, devono prevedere, come concordato da tutti i partecipanti, supercontrolli qualora si riscontrassero incongruenze ed anomalie sui dati rilevati. La variabilità genetica nel breve periodo si assume constante, anche se nel medio-lungo periodo va monitorata per non depauperarla con un eccesso di intensità di selezione che può compromettere tutti i benefici di un ottimo programma genetico. L’intervallo generazionale dipende dal ciclo riproduttivo, dalle tecniche di allevamento e dalle valutazioni genetiche e/o genomiche disponibili. Si sa da qualche anno che la genomica riduce l’intervallo generazionale a tutto vantaggio di un incremento netto del PGA, a parità degli altri fattori.
Nel corso della webinar si è ribadito come l’aumento dell’intensità di selezione, nonché dell’accuratezza nel rilevare i dati, con una riduzione dell’intervallo generazionale, possa garantire significativi progressi genetici a favore delle performance degli animali e in definitiva del reddito dell’allevatore, fino a pari il 2% della media fenotipica del carattere selezionato. Tuttavia, la maturità dimostrata dal consesso allevatoriale e tecnico partecipante al webinar ha sottolineato come gli obiettivi di selezione debbano considerare anche le richieste che oggi la società ed i consumatori si aspettano dal settore zootecnico.
Obiettivi di Selezione
Dalla discussione generale è emerso come, a fianco dei classici obiettivi di selezione delle razze bovine Charolaise e Limousine Italiane, finalizzati al miglioramento dei caratteri produttivi, riproduttivi e funzionali degli animali, come la spiccata attitudine alla produzione della carne (notevole velocità di accrescimento, precocità e resa alla macellazione), sia necessario proseguire nella salvaguardia della capacità di adattamento a sistemi di allevamento pascolativo e della buona attitudine materna, con particolare riguardo alla produzione lattea della madre nella linea vacca-vitello.
A fianco di questi obiettivi, si è discusso della possibilità di avviare rilevazioni di dati più specifici e definire indici genetici e genomici rivolti alle caratteristiche della carcassa ed alla qualità della carne, alla facilità di parto, all’attitudine materna, alla docilità, alla locomozione, alla pascolabilità, all’efficienza produttiva ed alla resistenza alle malattie, riducendo così anche l’uso di antimicrobici, sempre più banditi dalla comunità europea e sempre meno tollerati dai consumatori. Tali obbiettivi dovranno essere perseguiti salvaguardando la variabilità genetica, con particolare attenzione al contenimento della consanguineità ed al benessere animale.
ANACLI, ente selezionare e associazione di primo grado
Il mondo allevatoriale, a seguito del Decreto legislativo n. 52/2018, ha trasformato le Associazioni nazionali allevatori (Ana), ovvero gli enti selezionatori preposti al miglioramento genetico delle razze e specie animali domestiche, in associazioni di primo grado, rendendole di fatto indipendenti dall’Associazione italiana allevatori (Aia).
Per le Ana i soci sono ora direttamente gli allevatori e non più le Apa (Associazioni provinciali allevatori) e/o le Ara (Associazioni regionali allevatori) come in passato. Aia ha ora il compito di raccogliere i “fenotipi”, ovvero i “controlli funzionali” che le Ana deleganti utilizzano per la stima degli indici genetici e genomici e di tutti quei servizi utili all’allevatore per la gestione quotidiana della mandria. Si è inoltre illustrato a tutti i presenti come l’applicazione del D.lgs. n. 52/2018 abbia di fatto indotto la necessità di un coordinamento tra le Ana e favorito la nascita di FedAna, ovvero della Federazione nazionale delle Associazioni di razza e specie, un consorzio al quale le Ana possono aderire su base volontaria con lo scopo di ottimizzare le sinergie tra associazioni e creare collaborazione tra le associazioni di allevatori. In Figura 2 si riporta lo schema del vecchio e nuovo assetto organizzativo delle associazioni allevatori, con le auspicate interazioni verticali e collaborazioni orizzontali.
Figura 2. Assetto organizzativo delle Associazioni Allevatori pre- e post- Decreto Lgs. 52/2018 e del Reg. UE 1012/2016 in materia di Riproduzione Animale.
Interbeef e internazionalizzazione di ANACLI
Un’interessante azione discussa con gli allevatori, e condivisa con FedANA, è la partecipazione attiva e consapevole da parte di ANACLI alle valutazioni genetiche internazionale di Interbeef, il gruppo di lavoro sulla selezione del bovino da carne di ICAR. A questo proposito ANACLI ha costituito un gruppo tecnico che comprende, oltre al direttore ANACLI, il prof. Martino Cassandro, direttore tecnico FedANA, il prof. Riccardo Bozzi dell’Università di Firenze ed il Dr. Stefano Biffani di IBBA-CNR. A tutti i presenti è stato ricordato come Interbeef metta a confronto la genetica dei bovini da carne dei maggiori paesi del mondo. L’incontro è stato anche occasione per sottolineare l’importante ruolo dell’Italia che, grazie all’attività di ANACLI, si classifica al quarto posto per consistenze di animali di razza, dopo Francia, Irlanda e Gran Bretagna e davanti a Germania, Austria, Spagna e altri paesi zootecnicamente avanzati. In Tabella 1, si riporta il paese di nascita dei soggetti indicizzati da parte di Interbeef ed appare evidente l’importanza dell’Italia nel panorama internazionale.
Tabella 1. Numerosità di maschi, femmine e totale, di soggetti indicizzati per paese da parte del centro Interbeef per la razza Limousine.
Conclusione
Ciò che è emerso da questa nuova modalità di coinvolgimento degli allevatori è stata un’elevata maturità tecnica ed etica del mondo allevatoriale dei bovini da carne di razza Charolaise e Limousine italiane.
La modalità coinvolgente ed innovativa, proposta dalla presidenza ANACLI, apre una prospettiva di gestione degli enti selezionatori moderna ed inclusiva, utilizzando strumenti telematici particolarmente utili in questo periodo di COVID e utili per raccogliere e diffondere informazioni da e per tutti i soci interessati; indicazioni e suggerimenti utili per un programma genetico costruito dal basso verso l’alto e non viceversa. Tra i vari aspetti organizzativi e metodologici, nonché di obiettivi da perseguire, si è anche discusso di come i soci possano trovare soddisfazione e riconoscimento in merito ai loro diretti o indiretti interessi nella partecipazione attiva o meno al programma selettivo, proponendo quote differenziali per chi è interessato alla selezione rispetto a coloro che saranno solo fruitori del progresso genetico conseguito dalla popolazione selezionata. Il prossimo appuntamento: un nuovo webinar in Novembre per proseguire sul costruttivo e proficuo risultato ottenuto sino ad ora.
Autori: Stefano Saleppichi 1 e Martino Cassandro 2
1 ANACLI, 2 FedANA