Oggetto: problema di tossicità con alimenti in scatola
Interrogazione con richiesta di risposta scritta alla Commissione
Articolo 138 del Regolamento
Daniel Buda (PPE)
2 luglio 2020
Secondo un recente studio condotto da specialisti americani, i cibi in scatola, come il pesce, il patè di fegato o la carne, possono essere molto dannosi per i consumatori, pericolo derivante dai contenitori, soprattutto lattine di metallo.
Al fine di prevenire la formazione di ruggine e mantenere i prodotti il più freschi possibile, viene incorporato un rivestimento plastico contenente bisfenolo A, una sostanza organica che può contaminare il cibo al suo interno ed essere rapidamente assorbita dall’organismo al consumo. Questa sostanza si trova anche in alcune confezioni di bevande analcoliche o giocattoli per bambini.
Secondo lo studio, il bisfenolo non viene più utilizzato per i biberon. Tuttavia, pochissime aziende lo hanno rimosso anche dalle lattine di metallo per alimenti. Una singola scatola causa un aumento di 20 volte dei livelli di bisfenolo tossico nel sangue, aumentando il rischio di diabete o interrompendo il funzionamento ormonale del corpo.
Alla luce di ciò, di quali strumenti dispone la Commissione per regolamentare l’uso del bisfenolo A per vari tipi di imballaggi?
Risposta data dalla sig.ra Kyriakides a nome della Commissione europea (2 settembre 2020)
Il regolamento (CE) n. 1935/2004 stabilisce le regole di base per tutti i materiali a contatto con gli alimenti immessi sul mercato nell’UE e consente alla Commissione di introdurre misure specifiche per determinati materiali.
A seguito di un parere del 2015 dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e come indicato dalla Commissione nella sua risposta all’interrogazione scritta E-000446/2018, il regolamento (UE) 2018/213 della Commissione ha ridotto il limite legale per il bisfenolo A (BPA) nei materiali plastici a contatto con gli alimenti ed ha esteso l’ambito della misura specifica per includere materiali a contatto con alimenti verniciati e rivestiti, come lattine per alimenti e bevande, limitando così la potenziale esposizione a questa sostanza attraverso questi materiali.
Al fine di ridurre ulteriormente l’esposizione al BPA e di fornire un elevato livello di protezione per i consumatori, la Commissione ha applicato il principio di precauzione aggiungendo ulteriori divieti sul BPA per i materiali a contatto con gli alimenti riguardanti neonati e bambini piccoli.
Nei giocattoli, il limite di migrazione legale per BPA è stato ulteriormente ridotto dalla direttiva (UE) 2017/898 della Commissione in conformità con le conoscenze scientifiche disponibili.
L’EFSA sta intraprendendo un’altra rivalutazione dei rischi per la salute derivanti dal BPA. Come affermato dalla Commissione nella sua risposta all’interrogazione scritta E-000446/2018, una volta completata la rivalutazione, la Commissione valuterà i risultati e deciderà se sono necessarie ulteriori azioni per proteggere i consumatori per quanto riguarda il BPA nei materiali a contatto con gli alimenti.
La necessità di intraprendere ulteriori azioni per quanto riguarda la presenza di BPA nei giocattoli sarà valutata sulla base dei risultati di questa rivalutazione.
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Fonte: Parlamento Europeo