La diagnosi di gravidanza – Scheda n° 48

Perché è importante

La diagnosi di gravidanza è di grande importanza economica nei ruminanti, poiché permette di:

  • separare le femmine gravide da quelle non gravide;
  • rimettere alla riproduzione le femmine non gravide;
  • gestire l’alimentazione in funzione dello stadio fisiologico;
  • gestire la riforma;
  • preparare l’asciutta;
  • preparare i parti;
  • fare previsioni sul numero dei nati e sulla produzione di latte.

I metodi

Nelle capre, l’attecchimento dell’embrione avviene intorno ai 18 – 20 giorni dopo la fecondazione. Esistono diversi metodi per diagnosticare lo stato di gravidanza o di non gravidanza. La diagnosi può essere visiva (osservazione del comportamento dell’estro), biofisica (ecografia) o biochimica (dosaggi biochimici). La scelta del metodo si basa sulla sua precocità, affidabilità e praticità. Quanto più precocemente viene adottato, tanto più è interessante per diagnosticare le femmine non gravide per rimetterle in riproduzione più rapidamente. Tuttavia bisogna mettere in conto la possibilità di una perdita embrionale tra la diagnosi di gravidanza e il parto; è considerata accettabile una diminuzione di fertilità tra ecografie e parti del 5%.

Osservazione del comportamento di estro:

Quando effettuarla: questo metodo, il più precoce e comunemente usato, si basa sull’osservazione dei ritorni in calore delle femmine da 17 a 23 giorni dopo l’IA o la monta naturale.

Principio: I segni visivamente osservabili sono quelli del comportamento dell’estro: belato, agitazione della coda, secrezione di muco vaginale, monta e accettazione della monta tra femmine. È necessario che la femmina non gravida da diagnosticare sia ciclica per osservare questi comportamenti (durante la stagione sessuale o dopo un trattamento fotoperiodico fuori stagione). Tuttavia, può succedere che questi segni si osservino anche in femmine gravide (molto raro nelle capre).

Affidabilità: questo test richiede una buona osservazione degli animali e la sua affidabilità è piuttosto aleatoria. Si tratta di una diagnosi di non gravidanza: è quasi certo che le femmine in calore 17-23 giorni dopo la fecondazione non siano gravide. D’altra parte, il non ritorno in calore non è un segno sicuro di gravidanza (calori irregolari o ritardati, mortalità embrionale dopo il 1° ritorno).

Chi la fa: questo metodo è realizzato dall’allevatore.

L’ecografia:

Quando effettuarla: l’ecografia è realizzabile dal 35°giorno  dalla data di IA o di monta naturale. A partire da 60 giorni, possiamo distinguere le capre gravidanze da IA dai primi ritorni. Oltre i 70 giorni, la distinzione tra IA e ritorno è difficile. Oltre i 90 giorni, la distinzione tra i tessuti del capretto e della madre non è più possibile.

Principio: il metodo utilizzato di routine oggi è l’ecografia per via transaddominale. Questa tecnica è utilizzata per la diagnosi di gravidanza, la determinazione del numero di feti, la stima dell’età dei feti ed il rilevamento delle pseudogravidanze.

Affidabilità: è un metodo di diagnosi ad alta affidabilità. L’accuratezza dei risultati negativi e positivi è rispettivamente del 90-97% per un esame effettuato da 30-35 giorni dopo l’inizio della riproduzione.

Chi la fa: questo metodo deve essere realizzato da un veterinario.

Analisi: le analisi biochimiche misurano il livello di progesterone o di proteine specifiche della gravidanza a partire da campioni di sangue o di latte.

Il dosaggio del progesterone:

Quando misurarlo: il dosaggio di progesterone permette una diagnosi precoce poiché può essere realizzato già dal 21° – 22° giorno dopo l’IA o la monta naturale, a partire dal prelievo di sangue o di latte.

Principio: il progesterone è indispensabile al mantenimento della gravidanza. Un basso tasso di progesterone al 21° – 22° giorno dopo la riproduzione, garantisce che la capra non è gravida. Infatti, in assenza del corpo luteo di gravidanza, il livello di progesterone si abbasserà naturalmente durante una nuova fase follicolare.

Affidabilità: i risultati sono da interpretare con prudenza. Se il risultato è negativo permette di identificare molto presto le femmine non gravide. Se invece il risultato è positivo, mostra solo la presenza di un corpo luteo che può essere collegato a una gravidanza, a una femmina ciclica in fase luteinica, alla presenza di una ciste luteinica o ad una pseudogravidanza. È quindi una diagnosi di non gravidanza di grande affidabilità perché il 98% delle femmine diagnosticate vuote non partorisce.

Chi lo fa: per utilizzare questo metodo è necessario conoscere laboratori accreditati per questo tipo di analisi.

Il dosaggio di una proteina specifica di gestazione: PSPB (Pregnancy Specific Protein B) o PAG (Pregnancy Associated Glycoprotein)

Quando misurarlo: per una sensibilità ottimale del test, nella specie caprina la diagnosi dovrà effettuarsi il 28° giorno dopo l’IA o la monta naturale a partire da un prelievo di sangue, o dal 32° giorno a partire da un prelievo di latte.

Principio: queste proteine (PSPB et PAG) sono specifiche della gravidanza poiché sono sintetizzate dalle cellule della placenta (non presenti in caso di pseudogravidanza). Sono quindi diagnosticabili solo in capre con uno o più feti.

Affidabilità: è una tecnica di diagnosi ad alta affidabilità. L’attendibilità è del 100% per un’analisi effettuata a partire dal 37° – 38° giorno di gravidanza e del 92 % dal 29° – 30° giorno di gravidanza.

Chi lo fa: per utilizzare questo metodo è necessario conoscere laboratori accreditati per questo tipo di analisi.

Sintesi dei metodi

Diversi metodi possono quindi essere utilizzati per diagnosticare la gravidanza nella capra con tempistiche diverse dopo la riproduzione (Fig. 2). Tuttavia, i metodi più economici, semplici ed utilizzati di routine sono l’osservazione dei ritorni in calore e l’ecografia. Mentre le analisi per il dosaggio di ormoni o proteine specifiche sono normalmente più complesse e costose da realizzare, vanno quindi utilizzati in caso di allevamenti con ricorrenti problemi di fertilità all’IA, per trovare possibili cause (es. mortalità embrionale precoce) e conseguenti soluzioni al problema (es. riequilibrio nutrizionale della razione).

Il materiale della presente scheda è tratto dalle Fiches Tecniques del Groupe Reproduction Caprine. Per consultare i documenti originali visitare il sito

 

Scopri di più sul progetto DEMOCAPRA.

DEMOCAPRA (2020) Schede tecniche DEMOCAPRA. Università degli Studi di Milano & Associazione Regionale Allevatori della Lombardia, Milano.