E’ ormai da diverso tempo che si discute, e spesso si litiga, sul Nutri-Score, l’etichetta a semaforo sviluppata in Francia che dovrebbe aiutare il consumatore a scegliere cibi meno nocivi per la sua salute.

L’algoritmo utilizzato da questo sistema di etichettatura penalizza cibi che contengono elevate quantità di grassi saturi, sale e zucchero, scoraggiando di fatto il consumo di molte eccellenze alimentari italiane.

Il Nutri-Score ha però diviso i nutrizionisti e la gente non solo nel nostro paese ma in tutta l’UE.

E’ opinione di molti che informare correttamente il consumatore sia una garanzia di resilienza delle produzioni agroalimentari e un antidoto contro l’enorme pericolo per la salute umana e per le produzioni primarie rappresentato dai cibi ultraprocessati gestiti dai giganti del cibo.

Ruminantia sta seguendo con molta attenzione e preoccupazione questo argomento, dando spazio sulle sue pagine a tutti i punti di vista.

Per completare le informazioni necessarie affinchè ognuno possa farsi una propria opinione, abbiamo voluto intervistare il Dott. Andrea Ghiselli, medico dirigente di ricerca del CREA Alimenti e nutrizione e presidente della Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione.

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