La video-intervista di Ruminantia al Presidente del Consorzio di Tutela del Parmigiano Reggiano Dott. Nicola Bertinelli.
Sul sito ufficiale del Consorzio di Tutela del Parmigiano Reggiano c’è scritto che “il Parmigiano Reggiano racchiude in sé un viaggio unico e straordinario lungo mille anni, che si compie ancora oggi negli stessi luoghi, con la stessa passione e gli stessi ingredienti”. Questa è un’affermazione straordinaria ma forse incompleta. Infatti, la capacità di questa grande eccellenza dell’agroalimentare italiano di resistere durante questo lunghissimo periodo è frutto della sua abilità nel cogliere i “segni dei tempi” ed adattarsi alla mutevolezza della società con i suoi gusti e le sue aspettative, pur restando coerente ai suoi valori. Oggi il sentire collettivo è, come disse Bauman, molto “fluido” ma sembrerebbe che temi etici come il rispetto dei diritti degli animali d’allevamento e la tutela dell’ambiente stiano ormai dettando l’agenda dell’agroalimentare e non solo.
In questo contesto il Consorzio di Tutela sta presentando un “brand manifesto”, ovvero un programma articolato in cinque punti attraverso il quale vuole dare una risposta molto pratica e concreta alla pubblica opinione, alla gente ed ai consumatori, che non necessariamente sono la stessa cosa. I cinque pilastri di questo documento sono il benessere animale, l’ambiente, il territorio, la comunità locale, e la salute e il benessere dei consumatori.
In particolare, nell’ambito del benessere animale è stata messa a disposizione degli allevatori non più solo bravi ma virtuosi una cifra importante (che sfiora nel triennio i 12 milioni di euro) per aiutarli a migliorare sempre di più gli standard di benessere delle bovine il cui latte serve a fare il Parmigiano Reggiano.
Abbiamo voluto capire meglio queste scelte “forti” che il Consorzio sta facendo parlando con Nicola Bertinelli, agronomo, esperto di economia e mktg, allevatore, Presidente del Consorzio di Tutela del Parmigiano Reggiano e vice-presidente nazionale di Coldiretti.
