E’ stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’UE il regolamento della Commissione europea che aumenta i dazi sulle esportazioni statunitensi nell’Unione europea per un valore di 4 miliardi di dollari.

Le contromisure sono state concordate dagli Stati membri dell’UE poiché gli Stati Uniti non hanno ancora fornito le basi per la negoziazione di un accordo che includerebbe un’immediata rimozione delle tariffe statunitensi sulle esportazioni dell’UE relative al caso Airbus. Il 26 ottobre l’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) ha autorizzato formalmente l’UE a prendere tali contromisure in risposta ai sussidi statunitensi illegali al produttore di aeromobili Boeing. Le misure entreranno in vigore da oggi. La Commissione europea si dice pronta a lavorare con gli Stati Uniti per risolvere questa controversia e anche per concordare discipline a lungo termine sui sussidi per gli aeromobili.

Valdis Dombrovskis, commissario per il commercio, ha dichiarato: “Abbiamo reso chiaro da tempo che vogliamo risolvere questo problema di lunga data. Purtroppo, a causa della mancanza di progressi con gli Stati Uniti, non abbiamo avuto altra scelta che imporre queste contromisure. Di conseguenza, l’UE eserciterà i suoi diritti legali ai sensi della recente decisione dell’OMC. Chiediamo agli Stati Uniti di accettare che entrambe le parti abbandonino le contromisure esistenti con effetto immediato, in modo da poterci lasciare rapidamente questo problema alle spalle. La rimozione di queste tariffe è vantaggiosa per entrambe le parti, soprattutto con la pandemia che sta devastando le nostre economie. Ora abbiamo l’opportunità di riavviare la nostra cooperazione transatlantica e lavorare insieme per raggiungere i nostri obiettivi condivisi“.

Le contromisure portano l’UE su un piano di parità con gli Stati Uniti, stabilendo dazi considerevoli su ciascuna parte sulla base di due decisioni dell’OMC relative ai sussidi agli aeromobili. Queste includono dazi aggiuntivi del 15% sugli aeromobili e del 25% su una gamma di prodotti agricoli e industriali importati dagli Stati Uniti, rispecchiando così rigorosamente le contromisure imposte dagli Stati Uniti nel contesto del caso WTO sui sussidi ad Airbus.

Contesto

Nel marzo 2019, l’organo d’appello, la massima istanza dell’OMC, ha confermato che gli Stati Uniti non avevano intrapreso azioni adeguate per conformarsi alle norme dell’OMC sulle sovvenzioni, nonostante le precedenti sentenze, continuando invece a sostenere illegalmente il suo produttore di aeromobili Boeing a scapito di Airbus, dell’industria aerospaziale europea e dei suoi numerosi lavoratori. Nella sua sentenza, l’Organo d’Appello:

  • ha confermato che il programma fiscale dello Stato di Washington continua ad essere una parte centrale delle sovvenzioni illegali statunitensi alla Boeing;
  • ha rilevato che una serie di strumenti in corso, inclusi alcuni contratti di appalto della NASA e del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, costituiscono sussidi che possono causare danni economici ad Airbus;
  • ha confermato che Boeing continua a beneficiare di una concessione fiscale illegale degli Stati Uniti che supporta le esportazioni (la Foreign Sales Corporation e l’esclusione dal reddito extraterritoriale).

La decisione di ieri, che conferma il diritto dell’UE di istituire dazi di ritorsione, deriva direttamente da quella precedente decisione.

In un caso parallelo su Airbus, l’OMC ha consentito agli Stati Uniti nell’ottobre 2019 di adottare contromisure contro le esportazioni europee per un valore di 7,5 miliardi di dollari. Questo premio si basava su una decisione dell’organo di appello del 2018 che aveva rilevato che l’UE ei suoi Stati membri non avevano pienamente rispettato le precedenti sentenze dell’OMC in merito agli investimenti di lancio rimborsabili per i programmi A350 e A380. Gli Stati Uniti hanno imposto queste tariffe aggiuntive il 18 ottobre 2019. Gli Stati membri dell’UE interessati hanno nel frattempo adottato tutte le misure necessarie per garantire la piena conformità.

 

Fonte: Commissione europea