Nei giorni scorsi, sul sito web del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali è stata pubblicata la relazione finale sull’attività svolta relativamente al “Programma di controllo sulla presenza di OGM nelle sementi di mais e soia destinate alle semine 2020“. Il programma è terminato il 15 maggio scorso e, a seguito delle verifiche e delle elaborazioni dei dati connesse ai controlli svolti, è stato possibile per ICQRF relazionare sull’attività svolta ed i risultati raggiunti. L’obiettivo principale di questo programma è quello di campionare e sottoporre ad analisi prodotti venduti in Italia, in modo da garantire agli agricoltori sementi prive di OGM. L’emergenza epidemiologica legata alla pandemia da Coronavirus ha avuto delle ripercussione sull’attuazione del programma, in particolare per quanto riguarda i prelievi e le analisi delle sementi di mais svolta dal CREA-DC, le cui strutture territoriali sono situate nelle zone che maggiormente hanno risentito delle misure restrittive. Alla realizzazione del programma hanno partecipato: ICQRF, presso i centri di stoccaggio delle sementi provenienti dagli Stati dell’Unione Europea e dai Paesi extracomunitari; il CREA-DC, presso le ditte sementiere che selezionano meccanicamente lotti sia di produzione nazionale, che provenienti da Stati membri o da Paesi terzi sottoposti a riconfezionamento in Italia; l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, nei punti di entrata terrestri e portuali siti nel territorio nazionale, anche in collaborazione con alcuni Servizi fitosanitari regionali.

Ecco qualche dato riportato nella relazione finale. Le superfici coltivate a mais (granella, foraggio, biogas) in Italia nel 2020 si stimano in circa 850.000 ettari (stime Assosementi), con una leggera flessione rispetto allo scorso anno. I campioni prelevati hanno riguardato lotti di mais per un quantitativo complessivo pari a circa 6.545,2 t. L’attività di controllo svolta ha portato al prelievo di 551 campioni complessivi di mais, dei quali 1 (pari allo 0,18% del totale) è risultato irregolare per presenza di OGM. Per il campione positivo, le autorità hanno eseguito il sequestro penale della merce e l’inoltro della notizia di reato all’Autorità giudiziaria territorialmente competente. Il prodotto risultato irregolare pari a 1,24 t, rappresenta meno dello 0,1% della quantità complessivamente campionata (6.545,2 t). Tale dato conferma che sul territorio nazionale vi è una bassissima percentuale di presenza di OGM rispetto alle sementi campionate.

Per quanto riguarda i controlli condotti su sementi di soia, nel 2020 la superficie investita a soia è stata stimata pari complessivamente a circa 270.000 ettari, con un decremento di circa il 10% rispetto all’anno precedente (stime Assosementi). Nel 2020 sono state campionate 13.786,6 t di semente di soia. Sono stati prelevati ed analizzati 702 campioni, di cui 10 (pari all’1,4% del totale) sono risultati positivi per presenza di OGM. I campioni risultati irregolari si riferiscono a sementi provenienti da USA e Canada. Le partite risultate irregolari per la presenza di OGM sono state respinte, evitandone l’introduzione e la commercializzazione sul territorio nazionale. Il prodotto irregolare, pari a 192 t rappresenta circa l’1,4% della quantità complessivamente campionata (13.786,6 t) e ciò conferma che negli ultimi anni vi è, sul territorio nazionale, una presenza non rilevante di OGM rispetto alle sementi campionate e destinate alle semine.

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Fonte: Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali