54,7% di voti contrari all’iniziativa popolare «Per la dignità degli animali da reddito agricoli (Iniziativa per vacche con le corna)», con una partecipazione al referendum del 46,7% da parte della popolazione svizzera. L’iniziativa era stata depositata il 23.03.2016 dal gruppo d’interessi Hornkuh e il suo obiettivo era quello di avere di nuovo più vacche e capre con le corna in agricoltura. Secondo l’iniziativa, la scelta di avere animali senza corna da parte degli allevatori è legata a motivi puramente economici. Infatti essi sosterrebbero elevati costi per la detenzione di animali con le corna. L’obiettivo era quindi quello di portare la Confederazione a sostenere con un contributo i detentori di vacche, tori riproduttori, capre e becchi riproduttori adulti con le corna, mantenendo la decornazione con anestesia locale degli animali giovani.

In Svizzera circa tre vacche su quattro e una capra su tre non hanno le corna. Negli ultimi venti anni, la percentuale di animali senza corna è aumentata poiché sempre più agricoltori detengono i propri animali in stalle a stabulazione libera, dove il fatto di avere animali senza corna facilita la detenzione. E’ possibile avere animali senza corna in due diversi modi: o tramite rimozione degli abbozzi cornei vengono asportati nelle prime tre settimane di vita dell’animale oppure tramite selezione di animali senza corna.

Il voto riflette la posizione del Consiglio federale e Parlamento, i quali ritengono che l’iniziativa risulterebbe più dannosa che utile per il benessere degli animali. Un contributo per gli animali con le corna potrebbe comportare essenzialmente due conseguenze: la prima, riguarderebbe l’aumento del numero di stalle in cui gli animali sono legati; infatti in questo modo la detenzione degli animali con le corna è più semplice. La seconda, invece, porterebbe ad un aumento del rischio di lesioni provocate dalle corna. Va ricordato, inoltre, che il Governo svizzero sostiene l’utilizzo di pascoli per l’allevamento.