Si è svolto a Macomer nella splendida cornice del padiglione “Filigosa” del Centro Servizi Culturali U.N.L.A. il seminario finale di SheepNet, progetto del bando “Reti Tematiche” finanziato dalla UE, con l’obiettivo di incrementare la produttività degli allevamenti ovini attraverso la costituzione di una rete di lavoro europea per la condivisione di competenze ed esperienze. Il progetto ha visto la partecipazione di AGRIS Sardegna come partner italiano insieme alle principali 6 nazioni europee per la produzione ovina e alla Turchia. L’incontro è stata l’occasione per presentare i risultati di tre anni di attività, raccolti e disponibili sul sito di SheepNet (www.sheepnet.network).
L’obiettivo dell’attività svolta nell’ambito del progetto è stato identificare i bisogni degli allevatori attraverso un’indagine realizzata a livello europeo e, in base alle informazioni ottenute, proporre soluzioni pratiche derivanti dall’enorme produzione scientifica e conoscenza pratica esistente. L’aspetto innovativo è che le soluzioni sono scaturite dallo scambio di informazioni e conoscenze tra i diversi attori della filiera ovina, processo definito “cross-fertilisation” in inglese e che può essere tradotto come contaminazione di idee. Ricercatori, consulenti e allevatori di tutta Europa hanno così prodotto 55 soluzioni pratiche su come migliorare l’efficienza della riproduzione e della gestazione e ridurre la mortalità degli agnelli, a cui sono stati aggiunti oltre 70 suggerimenti pratici, presentati attraverso video o immagini, che consentono un’applicazione più efficiente delle soluzioni. Per dimostrarne l’efficacia, alcuni allevatori di ciascuna nazione partecipante hanno applicato e valutato una delle soluzioni proposte. Le valutazioni in termini di applicabilità in campo sono state allegate alla definizione della soluzione presente e sono consultabili sul sito web. Infine sono state prodotte 23 schede informative sui principali temi della riproduzione ovina che aiutano gli allevatori a comprendere meglio i processi che avvengono nelle fasi di riproduzione, gestazione e parto e quindi a gestire meglio le varie fasi del ciclo produttivo che condizionano in maniera sostanziale la redditività dell’allevamento ovino.
Durante l’incontro si è parlato delle possibilità offerte dall’impiego della zootecnia di precisione per migliorare l’efficienza della riproduzione. Su quest’argomento è stata fatta un’indagine nel corso del progetto fra gli allevatori di tutta Europa. Sebbene la maggior parte di essi (64%) considerino l’identificazione elettronica e la zootecnia di precisone un’opportunità per migliorare la produttività dell’allevamento ovino, solo una parte (34%) sono dotati di strumenti o attrezzature che ne valorizzino l’utilizzo in termini di gestione dell’allevamento. Le principali motivazioni per dotarsi di tali strumenti sono legate alla possibilità di una migliore gestione del gregge, un risparmio di manodopera e una migliore organizzazione del lavoro. Tuttavia, gli allevatori vedono nel costo delle attrezzature, nella dimensione del gregge e nell’accessibilità a tali strumenti i principali limiti per il loro impiego. Durante il seminario finale è stato presentato un esempio dell’uso di questi strumenti dato dal protocollo per il miglioramento della fertilità nel gregge applicato nelle aziende che fanno parte della rete Sementusa, società che ha collaborato al gruppo nazionale del progetto. I partecipanti hanno così potuto discutere su vari aspetti dell’impiego dell’identificazione elettronica e della zootecnia di precisone nelle aziende, anche basandosi sull’esperienza diretta degli allevatori che ne fanno uso.
Un altro argomento trattato durante il seminario è stata l’importanza dei mezzi di comunicazione e divulgazione dell’innovazione nel comparto ovino. Questo tema è stato ampiamente discusso nel corso del progetto durante il quale è stata fatta una valutazione dei mezzi di comunicazione impiegati nei diversi paesi partecipanti, prendendo come esempio la trasmissione e divulgazione dei benefici ottenuti dalla valutazione dello stato corporeo (BCS) come indice per stabilire la gestione ottimale degli animali nel corso del periodo riproduttivo. Si è osservato infatti che negli ovini da carne, un incremento di un unità di BCS all’accoppiamento genera un incremento della prolificità di 0,13 agnelli per pecora e di di 0,10 agnelli allevati per pecora avviata alla monta. Nelle razze da latte l’aumento di un’unità di BCS all’accoppiamento aumenta la prolificità di 0,20 agnelli per pecora e la produttività di 0,15 agnelli allevati per pecora avviata alla monta. Anche la produzione di latte aumenta di 12 kg per lattazione nelle pecore adulte. La valutazione ha dimostrato che l’impiego di pubblicazioni su riviste specializzate è il principale mezzo di comunicazione utilizzato dagli allevatori e consulenti per aggiornarsi sulle nuove conoscenze tecniche. Questa tipologia di articoli vengono considerati più accessibili rispetto ad esempio agli articoli scientifici che utilizzano un linguaggio specifico indirizzato a ricercatori, e danno la possibilità di utilizzare immagini e diagrammi per migliorarne la comprensione. Esistono molti esempi di stampa specializzata nei vari paesi europei. Tra questi, le riviste online offrono il vantaggio di poter mostrare video con esempi applicativi o opinioni degli allevatori. Un mezzo poco impiegato in Italia, ma che risulta particolarmente gradito agli allevatori irlandesi per la sua efficacia, è il ricorso sistematico ai gruppi di discussione tematici. I gruppi di discussione forniscono agli allevatori un mezzo efficace per ottenere consigli e dimostrazioni pratiche su innovazioni tecnologiche attraverso il confronto con altri allevatori. Anche i seminari e le giornate di formazione sono ampiamente utilizzati per comunicare i benefici di diverse pratiche di allevamento. L’obiettivo di questi incontri può essere la formazione di consulenti o il trasferimento diretto agli allevatori.
Un’ulteriore aspetto che ha suscitato molta attenzione è stato la definizione e presentazione di efficienti sistemi di trasferimento dell’innovazione operativi in altre realtà. Durante il progetto i delegati del gruppo italiano hanno potuto approfondire i sistemi che vengono adottati nelle altre nazioni europee, in particolare Francia e Irlanda. In particolare, le visite della delegazione italiana alle aziende sperimentali di TEAGASC e di CIIRPO sono state particolarmente apprezzate.
TEAGASC è l’ente irlandese incaricato di condurre programmi di ricerca, divulgazione e formazione in agricoltura. Le sue aziende sperimentali, alle quali sono collegate aziende innovative, gruppi di discussione e aziende private, rappresentano la base del loro sistema di trasferimento. Questo sistema prevede un continuo scambio tra ricercatori, consulenti e allevatori con il coinvolgimento di imprese agricole di trasformazione e produttrici di servizi, nonché la formazione professionale di studenti. CIIRPO è invece un gruppo operativo francese creato con l’obiettivo di migliorare la produttività delle aziende ovine da carne a cui aderiscono 63 organizzazioni fra cui l’Istituto dell’Allevamento Francese (IDELE), vari licei agricoli, le organizzazioni di produttori, le camere dell’agricoltura, i sindacati degli allevatori. Nelle aziende del CIIRPO si sperimentano pratiche di allevamento innovative che gli allevatori possono direttamente osservare e valutare. Per esempio, durante la visita all’azienda sperimentale “Le Mourier” nel corso del seminario finale tenutosi in Francia la prima settimana di settembre, la delegazione italiana ha potuto osservare materiali e sistemi innovativi per la costruzione di ovili e l’organizzazione degli spazi interni, numerosi strumenti per la valorizzazione in termini di gestione del gregge dell’identificazione elettronica ed in particolare per la registrazione del peso vivo e la nota di stato corporea e la gestione dei gruppi di allevamento, distributori automatici di miscele predefinite di vari tipi di concentrati e tecniche di allevamento per migliorare l’alimentazione e la sanità del gregge.
Un risultato importante della discussione sul trasferimento dell’innovazione durante il seminario è stato l’elaborazione da parte del gruppo nazionale italiano di una specifica proposta il cui principio fondamentale è la costituzione di aziende modello. Scopo di queste aziende è consentire la sperimentazione, la valutazione economica nel lungo periodo e la divulgazione delle specifiche innovazioni.
Il progetto Sheepnet si è concluso con i seminari finali ma l’attività del network tematico proseguirà per altri tre anni grazie al nuovo progetto del bando “Reti Tematiche”, denominato EuroSheep, che, con approccio simile al precedente, tratterà i temi legati alla produttività degli allevamenti ovini durante la fase di produzione del latte e della carne. I partecipanti al Seminario di Macomer hanno potuto sperimentare l’approccio interattivo delle reti tematiche partecipando a un questionario mirato a definire le principali necessità tecniche per realizzare una corretta alimentazione delle pecore durante il periodo di produzione del latte. I risultati sono presentati nella tabella seguente e dimostrano come spesso l’importanza data alle diverse esigenze in allevamento varia in funzione della professionalità che la esprime.
Preferenza assegnata da allevatori, consulenti e ricercatori alle principali necessità tecniche per realizzare una corretta alimentazione delle pecore durante il periodo di produzione del latte. I numeri rappresentano le preferenze assegnate e sono ordinati in base alle preferenze assegnate da parte degli allevatori. In giallo sono evidenziati i valori più elevati, in arancione i secondi in graduatoria.
In effetti, le priorità identificate dagli allevatori non sempre coincidono con quelle proposte da consulenti e ricercatori. Questa evidenza è alla base della costituzione delle reti tematiche che servono appunto ad armonizzare le esigenze dei produttori rispetto a quelle identificate dai mediatori dell’informazione tecnica e nello specifico da ricercatori e consulenti. Gli allevatori interessati a seguire il nuovo progetto EuroSheep possono contattare il facilitatore nazionale all’indirizzo acarta@agrisricerca.it.