HORIBA LAQUAtwin Ca-11C è stato progettato per fornire una valutazione quantitativa rapida in allevamento dei livelli di calcio ionizzato (iCa) presenti nel sangue bovino. Il calcio ionizzato riflette più accuratamente il livello di calcio attivo presente nel sangue al momento del test rispetto al calcio ematico totale, in quanto equivale agli ioni calcio liberamente disponibili.

Questo misuratore è di facile utilizzo e fornisce risultati dal sangue intero in pochi secondi, con una sensibile riduzione di costo rispetto ai metodi di misurazione attualmente disponibili.

Prima dello sviluppo di LAQUAtwin Ca-11C, l’unica alternativa affidabile richiedeva l’uso dell’emogasanalisi. Questa tipologia di analisi è però costosa e richiede in alcuni casi che il campione sia inviato ad un laboratorio, impiegando tempo prezioso. Inoltre, i costi per questi test possono essere considerevoli.

L’analizzatore è stato specificamente sviluppato per effettuare test per la diagnosi sia della forma clinica dell’ipocalcemia (collasso puerperale) che di quella subclinica, patologie che rappresentano un problema significativo nelle bovine da latte. I livelli totali di calcio nel sangue delle vacche diminuiscono dopo il parto. Misurando i livelli di calcio ionizzato ematico direttamente in allevamento sulla singola bovina è possibile iniziare precocemente il trattamento, aumentandone l’efficacia.

Una delle maggiori sfide per la vacca da latte nel periparto è il mantenimento delle concentrazioni di calcio nel sangue ideali per sostenere la produzione di latte e la funzione immunitaria. L’ipocalcemia subclinica (SCH) è una condizione prevalente che colpisce circa il 50% delle vacche da latte pluripare nel primo periodo del post-parto (Reinhardt et al., 2011) ed è stata caratterizzata da vari gruppi di ricerca. Pertanto, la misurazione del calcio ionizzato per valutare la calcemia dei singoli animali e l’ottimizzazione delle strategie di prevenzione dell’ipocalcemia subclinica sono di vitale importanza.

Le vacche da latte subiscono importanti cambiamenti fisiologici nel periparto. A causa dell’inizio della lattazione, che porta ad un aumento della domanda di Calcio, la concentrazione di questo minerale nel sangue diminuisce improvvisamente nei 2-3 giorni successivi al parto (Quiroz-Rocha et al., 2009). In casi acuti questo si verifica durante le prime 6-12 ore dopo il parto, il che rende la misurazione molto importante per valutare se la bovina andrà a terra. L’animale soffre quindi di ipocalcemia, che può svilupparsi in forma clinica in circa il 5% delle bovine (NAHMS, 2002), o in forma subclinica con un’incidenza di circa il 50% nelle vacche con più di 2 lattazioni (Horst et al., 2003).

Nonostante il fatto che la gravità della malattia sia maggiore nei casi clinici, anche i casi subclinici sono importanti in quanto:

  • sono molto più frequenti,
  • non possono essere facilmente diagnosticati,
  • possono compromettere longevità e produttività della bovina (Goff, 2008; Murray et al., 2008).

Si presume comunemente che le vacche da latte manifestino ipocalcemia subclinica (SCH) quando la concentrazione di Ca nel siero totale è < 2,0 mM/dl (8,0 mg/dl) e che l’ipocalcemia clinica si verifichi quando i livelli sierici di Ca sono < 1,5 mM/dl (6,0 mg/dL; Goff, 2008); altri studi indicano però intervalli diversi per determinare la gravità dell’ipocalcemia. Ad esempio, secondo Chapinal et al. (2012) una bovina normocalcemica avrebbe livelli sierici di Ca > 2,20 mM/dl, Goff (2008) ha invece individuato un intervallo compreso tra 2,12 e 2,50 mM/dl e Martinez et al. (2012) hanno proposto dei livelli > 2,14 mM / dl come valore soglia per la normocalcemia.

Fino ad ora, l’analisi del calcio nel sangue in condizioni pratiche sul campo non è stata possibile. Il LAQUAtwin Ca-11C è attualmente l’unico metodo affidabile a prezzo basso per effettuare test in allevamento.

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