Oltre 50 mila vacche sono state abbattute e altre 50 mila lo saranno nei prossimi mesi per eradicare Mycoplasma bovis dalla nazione.

La Nuova Zelanda è la prima a tentare un piano di eradicazione dell’infezione tramite l’abbattimento selettivo di migliaia di animali parzialmente finanziato con denaro pubblico. Il governo ha annunciato la sua decisione il 28 maggio 2018, in accordo con le industrie del settore lattiero-caseario e della carne, quando il micoplasma inizialmente presente solo negli allevamenti dell’Isola del Sud ha iniziato a diffondersi in quella del Nord.

Mycoplasma bovis, pur non essendo pericoloso per gli esseri umani e per la sicurezza alimentare di latte e carne, può causare nei bovini aborti, mastiti e polmoniti, e quindi ingenti perdite economiche per gli allevamenti.

Le previsioni del governo stimano che se la malattia si diffondesse in modo incontrollato, costerebbe all’industria 1,3 miliardi di dollari in perdita di produzione in 10 anni.

Secondo l’ultimo report del 7 dicembre, gli allevamenti attualmente infetti sono 32, altri 51 sono stati risanati e sono stati pagati agli allevatori risarcimenti pari a 33,9 milioni di dollari.

Il gruppo di consulenza tecnica ha affermato che il programma di eradicazione del Mycoplasma bovis sta facendo progressi incoraggianti.

Il Governo si è detto in questi giorni fiducioso del fatto che il piano stia funzionando ed ha affermato che la malattia può essere eradicata in Nuova Zelanda per la prima volta nel mondo.

Geoff Gwyn, “Director: Readiness and Response” per M. bovis nel Ministero per l’Industria Primaria, ha dichiarato che, sebbene la situazione sia più positiva rispetto a sei mesi fa, la battaglia non è ancora finita: “Abbiamo due anni di lavori pesanti davanti a noi”.