Quaderni di Zooprofilassi n. 16: Linee guida “Buone pratiche di allevamento ovini e caprini da latte e trasformazione aziendale” Parte prima, a cura dell’IZS Lazio e Toscana
Il manuale nasce per iniziare un percorso comune di informazione e aggiornamento destinato agli operatori del settore allevatoriale ovino e caprino, utile come linee guida da applicare per la conduzione di un allevamento secondo buone pratiche, come richiesto per altro da specifiche normative di riferimento. Questo contributo è dedicato alla produzione primaria e a nozioni sulla qualità del latte crudo aziendale (Parte 1). Seguirà, a completamento di questa opera, una parte dedicata al settore della trasformazione lattiero-casearia aziendale finalizzata a fornire strumenti pratici per la gestione semplificata dei mini-caseifici (Parte 2).
Queste linee guida sono nate da un’idea dell’IZS del Lazio e della Toscana, realizzate con il contributo di professionisti dalla consolidata esperienza nello specifico settore. Si tratta di Medici Veterinari del nostro Istituto da anni impegnati nel settore delle produzioni zootecniche, salute e benessere animale, patologia e profilassi delle malattie infettive, igiene e tecnologia della trasformazione degli alimenti di origine animale e sicurezza alimentare.
La storia dell’allevamento degli ovini e dei caprini è strettamente legata alla storia del latte e del formaggio che nelle zone del Centro Italia, da secoli, ha sempre accompagnato la storia dell’uomo, del suo essere pastore. Da cacciatore è diventato prima raccoglitore, poi allevatore-mungitore, fino ad arrivare alla creazione di gruppi sociali e vere e proprie categorie professionali: gli imprenditori agricoli-zootecnici e gli imprenditori lattiero-caseari.
Dalla seconda metà del secolo scorso si è avvertita con consapevolezza l’accelerazione delle dinamiche evolutive del settore, che negli ultimi anni è arrivata purtroppo a una velocità tale da mettere a rischio la sostenibilità e l’idoneità stessa di certi ambiti produttivi del sistema pastorale ovino e caprino locale.
L’attuale crisi di mercato – inoltre – dovuta probabilmente a squilibri produttivi, in relazione ai consumi reali e potenziali, le eccedenze di produzioni in alcune aree e le carenze di latte e/o carne in altre, non sono altro che i segni evidenti del continuo aumento dell’entropia sociale ed economica.
Per far fronte anche a questi aspetti, si è voluto creare uno strumento pratico per gli allevatori di ovini e caprini per garantire loro le giuste conoscenze per condurre l’allevamento secondo una concezione moderna, quindi precisi, aggiornati e coerenti con le normative cogenti.
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Fonte: Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana