Viste le drammatiche conseguenze della diffusione di COVID-19, la priorità dell’intera catena di approvvigionamento degli alimenti zootecnici e mangimi è ovviamente quella di rispettare rigorosamente le istruzioni nazionali e dell’UE per impedire l’ulteriore diffusione del virus tra i suoi dipendenti, fornitori e clienti. Allo stesso tempo, FEFAC, COCERAL e FEDIOL stanno intraprendendo tutte le azioni necessarie per evitare interruzioni nelle filiere alimentari e degli alimenti zootecnici, in modo da poter continuare a rifornire agricoltori, industria alimentare e trasformatori di mangimi con le materie prime e gli ingredienti di cui hanno bisogno. La situazione è critica perché più queste restrizioni persistono, maggiore è il rischio che la carenza per l’industria alimentare si materializzi a qualsiasi livello della filiera, dall’allevamento ai prodotti alimentari, sfidando così l’accesso della popolazione europea a forniture regolari di cibo.

Per tale motivo, le tre associazioni chiedono l’inclusione degli alimenti zootecnici nell’elenco dei beni essenziali menzionato nelle linee guida della Commissione europea sulla gestione delle frontiere pubblicate il 16 marzo. Gli animali da allevamento devono essere nutriti ogni giorno per fornire prodotti alimentari alla popolazione e garantire la salute e il benessere degli animali. Alcuni Stati membri, come la Spagna, l’Italia e il Belgio, hanno già incluso le forniture per l’alimentazione animale nel loro elenco di beni essenziali, ma è necessario un approccio armonizzato a livello dell’UE.

FEFAC, COCERAL e FEDIOL chiedono inoltre all’UE e alle autorità nazionali di agire rapidamente per garantire che tutto il cibo e gli alimenti zootecnici, anche se non deperibili, possano essere trasportati in tutta l’UE senza impedimenti, purché tutti le misure di sicurezza sanitaria richieste siano rispettate. Le materie prime agricole, anche se non deperibili, sono essenziali per le aziende agricole e per l’industria alimentare – e quindi per la salute e il benessere degli animali da allevamento e per la fornitura di prodotti alimentari per la popolazione europea. Allo stesso tempo, la decisione di chiudere le frontiere esterne dell’UE, presa per contenere la propagazione del virus, non dovrebbe applicarsi alle navi che trasportano materie prime per alimenti e mangimi che scarseggiano nell’UE – di nuovo, purché si prendano tutte le misure necessarie misure per garantire la salute di tutti gli attori della catena di approvvigionamento di alimenti e mangimi.

Come commercianti di prodotti agricoli, la nostra mission è garantire l’approvvigionamento delle materie prime e degli ingredienti necessari agli agricoltori, al settore alimentare e all’industria mangimistica, sia per l’uso diretto che per un’ulteriore elaborazione. Prendiamo i prodotti agricoli dai produttori europei, li spostiamo attraverso l’UE ed esportiamo il surplus, ma importiamo anche le materie prime per le quali l’UE è al momento in deficit. Abbiamo assistito ad un aumento delle interruzioni nella catena di approvvigionamento di alimenti e mangimi negli ultimi giorni, e sono molto preoccupato per gli sviluppi futuri se il virus COVID-19 continuerà a diffondersi. L’UE deve proteggere la salute di tutti gli operatori della filiera in modo che continuano a garantire la fornitura ininterrotta di alimenti e mangimi ”, ha affermato il Presidente COCERAL, Philippe Mitko.

Affinchè i nostri impianti di trasformazione continuino a fornire oli vegetali ai consumatori e alimenti proteici al bestiame, è necessario che beni essenziali continuino ad arrivare alle nostre strutture, il che richiede che materie prime agricole assolutamente indispensabili siano trasportate verso e attraverso l’UE“, ha aggiunto il Presidente FEDIOL, John Grossmann.

L’industria mangimistica dell’UE accetta pienamente la necessità di rigide politiche di contenimento a livello dell’UE e degli Stati membri
per rallentare il contagio da COVID-19. La nostra priorità è proteggere la salute e il benessere degli animali da allevamento e garantire la disponibilità di latte, carne, uova ai consumatori durante la crisi COVID-19. Pertanto invitiamo la Commissione europea a riconoscere gli alimenti zootecnici come beni essenziali nelle linee guida UE COVID-19, iniziativa fondamentale per il funzionamento del mercato unico degli alimenti zootecnici e per prevenire interruzioni della catena di approvvigionamento e carenza di nutrienti essenziali per la popolazione degli animali da allevamento dell’UE”, ha concluso il Presidente FEFAC, Nick Maggiore.

In Italia, la richiesta dei rappresentanti europei dei produttori di materie prime è stata condivisa appieno da Assalzoo, Associazione nazionale tra i Produttori di Alimenti zootecnici.

Le associazioni Assalzoo, Assitol, Anacer e Italmopa hanno infatti scritto al governo per scongiurare il blocco del transito merci verso l’Italia e assicurare l’approvvigionamento di materie prime agricole.

 

 

Fonte: Fefac