Pubblicata l’edizione 2018 del “FEFAC statistical yearbook Feed & Food”.

Il Feed & Food 2018 contiene una serie di dati relativi all’anno solare 2018 su mangimi (produzione di mangimi composti, consumo di alimenti zootecnici, fatturato, numero di impianti di produzione, ecc.) e alimenti (produzione di carne, consumi, eccetera.). Il report può essere scaricato gratuitamente qui.

Il valore delle produzioni animali – pari a 172 miliardi di euro – rappresenta il 39,6% della produzione agricola complessiva dell’UE-28 (434 miliardi di euro nel 2018).

Gli alimenti zootecnici, comprese le materie prime per i mangimi, rappresentano il principale input nella produzione zootecnica. All’interno dell’UE-28, sono consumati ogni anno circa 833 milioni di tonnellate di alimenti zootecnici. Di questa quantità, 559 milioni di tonnellate (principalmente foraggi) sono coltivati e utilizzati direttamente nell’azienda di origine. I restanti 274 milioni di tonnellate comprendono i cereali coltivati e utilizzati nell’azienda agricola di origine (70 milioni di tonnellate) e i mangimi acquistati dagli allevatori per integrare l’alimentazione del bestiame.

Nel 2018, l’industria mangimistica dell’UE ha prodotto 164,8 milioni di tonnellate di mangimi, pari all’80,1% di tutti i mangimi acquistati. Il valore di tutti gli alimenti zootecnici utilizzati dagli allevatori dell’UE, compresi i foraggi prodotti direttamente in azienda, è stato di 94 miliardi di euro nel 2018, mentre gli acquisti di mangimi commerciali hanno fruttato nel 2018 49,3 miliardi di euro.

L’Italia contribuisce alla produzione complessiva di mangimi dell’Unione europea con una quota del 14% e si piazza al sesto posto nella classifica dei maggiori produttori UE. Al primo posto troviamo la Spagna (24,3%), seguita da Germania (23,8%), Francia (20,8%), Regno Unito (16,8%) e Paesi Bassi (14,9%).

Nel 2018, il 33,8% dei mangimi prodotti in UE era destinato agli avicoli, il 31,2 % ai suini e il 29,1% ai bovini.

In Italia, il segmento in cui si è concentrata la maggior parte della produzione nel 2018 è quello avicolo, anche se con un leggero calo rispetto al 2017 (-0,8%). In seconda posizione troviamo il segmento dei suini seguito da quello bovino, entrambi in crescita nel 2018 rispetto all’anno precedente (+ 3,5% e + 5,2%, rispettivamente).

I mangimi composti sono prodotti con una miscela di materie prime progettate per raggiungere obiettivi prestazionali prestabiliti negli animali. Queste materie prime sono ottenute da un’ampia varietà di fonti. Pertanto, l’industria offre un mercato importante per cereali, semi oleosi e legumi dell’UE. Inoltre, alcune materie prime sono ottenute dai coprodotti dell’industria alimentare. Altri ingredienti importanti, che non possono essere coltivati in quantità sufficiente nell’UE, sono importati da paesi terzi. Queste diverse fonti di approvvigionamento di materie prime sono un fattore importante per la capacità del settore di produrre mangimi di alta qualità e a prezzi competitivi per gli allevatori.

L’industria mangimistica è diventata negli ultimi anni un comparto ad alta intensità di capitale e si avvale di un livello molto elevato di tecnologia.

Il mercato degli alimenti zootecnici dipende dal mercato dei prodotti di origine animale. Nel 2018, il patrimonio zootecnico dell’UE-28 ha prodotto 52,8 milioni di tonnellate di carne (di cui 7,9 milioni di tonnellate di carne bovina, 23,8 milioni di tonnellate di carne suina e 15,6 milioni di tonnellate di pollame), 172 milioni di tonnellate di latte e 6,9 milioni di tonnellate di uova. Il consumo medio pro capite di carne (inclusa carne di cavallo, conigli e frattaglie) nel 2018 è stato di 93 kg, rispetto ai soli 50 kg dell’EC-6 alla fine degli anni ’50.

 

Fonte: Fefac