Un gruppo di eurodeputati con appartenenza a diversi partiti e Stati membri ha inviato ieri una lettera aperta alla Commissione europea riguardante i sistemi di etichettatura fronte-pacco.
Paolo De Castro (Italia, S&D), Carmen Avram (Romania, S&D), Attila Ara-Kovács (Ungheria, S&D), Lefteris Christoforou (Cipro, EPP), Martin Hlaváček (Repubblica Ceca, RENEW) e Petros Kokkalis (Grecia, GUE) hanno siglato ieri una lettera aperta in cui invitano la Commissione europea ad elaborare un sistema di etichettatura armonizzato, non discriminatorio e basata su solide prove scientifiche, che dia la priorità all’emancipazione dei consumatori rispetto al profitto, informando correttamente i cittadini su ciò che acquistano e portano ogni giorno al tavolo.
“Azioni non coordinate verso obiettivi come sicurezza alimentare, trasparenza e protezione dei consumatori hanno portato alla proliferazione di sistemi di etichettatura fronte-pacco che rischiano di mettere a repentaglio la salute dei cittadini dell’UE e di spazzare via migliaia di produttori“, si legge nella lettera.
“Permettereste ai colossi del business di decidere sulle vostre abitudini alimentari, mettendo la vostra salute nelle loro mani? Un nuovo cavallo di Troia chiamato ‘Nutri-Score’ è alle nostre porte. E non dovrebbe sorprendere se alcune delle più grandi multinazionali e rivenditori alimentari sono a favore di un sistema europeo Nutriscore obbligatorio che, attraverso colori e puntaggi eccessivamente semplicistici, vuole stabilire cosa è buono e cosa no da mangiare.”
“Se è vero che attraverso la strategia Farm to Fork l’Europa vuole responsabilizzare i consumatori a fare scelte informate, sane e sostenibili nell’ambito di una dieta varia ed equilibrata – prosegue la nota – qualcuno dovrebbe spiegare ai cittadini europei come sia possibile che miele, succo d’arancia, olio extravergine d’oliva o il formaggio Comté verrebbero individuati come “rossi”, cioè pericolosi per la salute umana, mentre patatine fritte, pizza surgelata ‘bolognaise’ o le famose bevande energetiche sarebbero etichettati come “verdi” e buoni.“
“C’è qualcosa di chiaramente sbagliato, ma anche estremamente pericoloso. In effetti, i sistemi di etichettatura nutrizionale fronte-pacco dovrebbero aiutare i consumatori a fare scelte più informate e corrette, riducendo le malattie legate all’alimentazione. Ma non è questo l’obiettivo del Nutri-Score che, al contrario, può trarre in inganno i cittadini e influenzarne le scelte con una valutazione complessiva che non fornisce alcun tipo di informazione esaustiva basata sulle assunzioni di riferimento del consumatore medio. Siamo quindi pronti a schierarci al fianco dei nostri agricoltori e produttori di qualità che hanno espresso profonde preoccupazioni su sistema di etichettatura nutrizionale che porta alla discriminazione arbitraria di prodotti sani, che spesso derivano dall’esclusivo patrimonio gastronomico europeo“, conclude la lettera.
Il testo della lettera aperta è disponibile qui.