L’UE e la Cina hanno concordato il 2 giugno di pubblicare formalmente un elenco di 200 Indicazioni Geografiche europee e cinesi -100 da ciascuna parte-, che saranno tutelate mediante un accordo bilaterale da concludere nel 2017.

Con questa pubblicazione si apre il percorso per proteggere i prodotti elencati contro imitazioni e usurpazioni che porterà a vantaggi commerciali reciproci e ad un aumento della consapevolezza dei consumatori e della domanda di prodotti di alta qualità da entrambe le parti.

L’elenco UE dei prodotti da proteggere in Cina comprende prodotti come Bayerisches Bier, Feta, Queso Manchego, Champagne, Gorgonzola e Polska Wódka, mentre tra i prodotti cinesi che desiderano ottenere lo status di indicazioni geografiche nell’UE possiamo trovare ad esempio Yantai Ping Guo (Yantai mela), Hengxian Mo Li Hua Cha (tè Hengxian al gelsomino), Panjin Da Mi (riso Panjin) e Baise Mang Guo (Mango Baise). La pubblicazione di questi elenchi fa parte della procedura standard e apre un periodo in cui le parti interessate potranno presentare le loro osservazioni.

Il mercato cinese per i prodotti agroalimentari è uno dei più grandi del mondo e sta crescendo di anno in anno alimentato da una popolazione di classe media crescente con una forte passione per i prodotti alimentari europei, spesso a causa dei loro viaggi internazionali. Il paese ha anche una ricca tradizione di indicazioni geografiche proprie, molte delle quali ancora in gran parte sconosciute ai consumatori europei ma che ora dovrebbero diventare più ampiamente disponibili grazie all’accordo.

Il Commissario Europeo per l’Agricoltura, Phil Hogan, ha dichiarato: “Le Indicazioni Geografiche dell’UE rappresentano una vera e propria storia di successo, con vendite in crescita in tutto il mondo. I consumatori di tutto il mondo si fidano del nostro sistema di classificazione dell’Indicazione Geografica – il che significa che si fidano dell’origine e della qualità dei prodotti e sono disposti a pagarli ad un prezzo più elevato, portando quindi ad un premio più elevato per il contadino. Lavorare a stretto contatto con i nostri partner commerciali globali, come la Cina, è una vittoria: ne beneficia sia il nostro agricoltore che l’agri-business, rafforza le relazioni commerciali tra operatori simili e, naturalmente, ne beneficiano i consumatori di entrambi i lati dell’accordo“.

La cooperazione UE-Cina sulle indicazioni geografiche ha avuto inizio oltre 10 anni fa ed ha portato alla protezione di 10 IG da entrambi i lati in base alla legislazione comunitaria e cinese. Basandosi su questa iniziale collaborazione, nel 2010 l’UE e la Cina hanno iniziato a negoziare un accordo bilaterale sulla cooperazione e la tutela delle indicazioni geografiche. Il primo passo di questo processo è la pubblicazione dei due elenchi di 100 prodotti da ogni lato che l’altro proteggerà nel suo territorio una volta entrato in vigore l’accordo.

Le parti interessate hanno ora due mesi per commentare i prodotti scelti da entrambi e, se necessario, sollevare eventuali preoccupazioni con le autorità dell’UE o della Cina.

Le Indicazioni Geografiche sono uno dei grandi successi dell’agricoltura europea, con oltre 3300 prodotti registrati. Inoltre, nell’UE sono protetti anche altri 1250 nomi non comunitari, soprattutto grazie ad accordi bilaterali come quello con la Cina. In termini di valore, il mercato delle Indicazioni Geografiche dell’UE vale circa 54,3 miliardi di euro e nel suo insieme costituisce il 15% delle esportazioni totali di prodotti alimentari comunitari.

Per maggiori informazioni:

Joint statement of the Commission and the government of the People’s Republic of China

List of European geographical indications published

List of Chinese geographical indications published

EU agricultural product quality policy

EU-China Geographical Indications – “10 plus 10” project

 

Fonte: Commissione Europea