Il 10 e l’11 dicembre 2020 il Consiglio europeo ha raggiunto un accordo definitivo sul Next Generation EU e sul Bilancio pluriennale e ha approvato un nuovo obiettivo di riduzione delle emissioni dell’UE per il 2030 che prevede un taglio del 55%.

E’ stato raggiunto in Consiglio europeo l’accordo definitivo su Next Generation EU e sul Bilancio UE per il 2021-2027. In questo modo saranno sbolaccate anche le ingenti risorse destinate all’Italia: 209 miliardi. 

L’Europa va avanti. Accordo sul prossimo bilancio dell’UE e Next Generation EU: 1.800 miliardi per alimentare la nostra ripresa e costruire un’UE più resiliente, verde e digitale. Congratulazioni alla Presidenza tedesca del Consiglio“, ha commentato su Twitter la Presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, dopo il raggiungimento dell’accordo al Vertice dei leader dell’UE.

Altra importante conclusione raggiunta è quella che riguarda la riduzione delle emissioni di gas serra.

Per raggiungere l’obiettivo di un’UE climaticamente neutra entro il 2050, in linea con gli obiettivi dell’accordo di Parigi, l’Unione deve aumentare la sua ambizione per il prossimo decennio ed aggiornare il suo quadro in materia di politica climatica ed energetica. A tal fine, il Consiglio europeo ha approvato un obiettivo vincolante dell’UE che prevede una riduzione interna netta di almeno il 55% delle emissioni di gas a effetto serra entro il 2030 rispetto al 1990. In questo modo l’Unione potrà presentare il suo contributo aggiornato determinato a livello nazionale alla convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici prima della fine del 2020. Il Consiglio invita quindi i colegislatori a riflettere questo nuovo obiettivo nella proposta di legge europea sul clima che dovrà essere adottata rapidamente.

L’UE aumenterà l’ambizione in materia di clima in modo da stimolare una crescita economica sostenibile, creare posti di lavoro, offrire benefici per la salute e l’ambiente ai cittadini e contribuire alla competitività globale a lungo termine dell’economia dell’UE promuovendo l’innovazione nelle tecnologie verdi.

L’obiettivo sarà conseguito collettivamente dall’UE nel modo più conveniente possibile. Tutti gli Stati membri parteciperanno a questo sforzo con equità e solidarietà, senza lasciare indietro nessuno. Il nuovo obiettivo per il 2030 deve essere raggiunto in un modo che preservi la competitività dell’UE e tenga conto dei diversi punti di partenza, delle circostanze nazionali specifiche e del potenziale di riduzione delle emissioni degli Stati membri, compresi quelli degli Stati membri insulari e delle isole, nonché degli sforzi compiuti. Il Consiglio europeo riconosce la necessità di garantire interconnessioni, sicurezza energetica per tutti gli Stati membri, energia a un prezzo accessibile per famiglie e imprese e di rispettare il diritto degli Stati membri di decidere sul proprio mix energetico e di scegliere le tecnologie più appropriate per raggiungere collettivamente l’obiettivo climatico 2030, comprese le tecnologie di transizione come il gas.

La finanza pubblica e il capitale privato dovranno essere mobilitati per far fronte alle importanti esigenze di investimento derivanti da questa accresciuta ambizione. La risposta economica alla crisi del coronavirus offre l’opportunità di accelerare la trasformazione e la modernizzazione sostenibili delle nostre economie e di ottenere un vantaggio competitivo. È necessario utilizzare al meglio il pacchetto QFP/NGEU, compreso il meccanismo per una transizione giusta, per realizzare la nostra ambizione in materia di clima. Come concordato nel luglio 2020, l’azione per il clima sarà integrata nelle politiche e nei programmi finanziati nell’ambito del QFP e dell’NGEU. Un obiettivo climatico globale di almeno il 30% si applicherà all’importo totale della spesa del QFP e dell’NGEU e si rifletterà in obiettivi appropriati nella legislazione settoriale.

Secondo le conclusioni raggiunte dal Consiglio, l’UE dovrebbe promuovere lo sviluppo di standard globali comuni per la finanza verde. Il Consiglio europeo invita la Commissione a presentare una proposta legislativa per uno standard per i green bond dell’UE entro giugno 2021 al più tardi. Accoglie inoltre con favore la tabella di marcia 2021-2025 della Banca del clima del gruppo BEI, che contribuirà a rispettare l’impegno del gruppo a sostenere 1 trilione di euro di investimenti per il clima e l’ambiente entro il 2030.

Inoltre, il Consiglio europeo invita la Commissione a valutare come tutti i settori economici possano contribuire al meglio all’obiettivo del 2030 ed a formulare le proposte necessarie, accompagnate da un esame approfondito dell’impatto ambientale, economico e sociale a livello di Stato membro, tenendo conto dell’energia nazionale e piani climatici e revisione delle flessibilità esistenti.

Il Consiglio tornerà sulla questione ed adotterà ulteriori orientamenti prima che la Commissione presenti le sue proposte. In questa occasione verrà affrontato il futuro del regolamento sulla condivisione degli sforzi.

Il contributo dell’UE determinato a livello nazionale sarà aggiornato in base al nuovo obiettivo vincolante e presentato al segretariato dell’UNFCCC entro la fine dell’anno. In vista della COP 26, il Consiglio europeo ribadisce che l’impegno internazionale è fondamentale per il successo nell’affrontare il cambiamento climatico. Invita pertnanto tutte le altre parti, in particolare le principali economie, a presentare i propri obiettivi e politiche ambiziosi, sottolinendo l’importanza di un’azione forte e coordinata attraverso una diplomazia climatica europea attiva.

L’UE garantirà che la sua politica commerciale ed i suoi accordi commerciali siano coerenti con la sua ambizione in materia di clima.

Il Consiglio europeo attende con interesse l’intensificazione degli sforzi internazionali per proteggere la biodiversità in vista della quindicesima conferenza delle parti della Convenzione sulla diversità biologica che sarà organizzata in Cina il prossimo anno.

Il documento integrale contenente le conclusioni del Consiglio è disponibile qui.