A causa della rilevazione di un aumento della circolazione attiva del sierotipo BTV4 e al riscontro di focolai clinici negli allevamenti ovini, il Ministero della Salute ha pubblicato una nota contenente istruzioni destinate ai Servizi Veterinari.

In relazione all’oggetto si informa che a seguito di una ricognizione effettuata con l’IZS Abruzzo e Molise sull’andamento della sorveglianza per la Blue tongue nel territorio nazionale ed alla verifica delle notifiche dei sospetti e delle conferme di focolaio in SIMAN, sono state rilevate alcune criticità di seguito evidenziate. Ciò anche in riferimento all’aumento di circolazione attiva del sierotipo BTV4 e al riscontro di focolai clinici negli allevamenti ovini“, scrive la Direzione Generale della Sanità Animale (Dgsaf).

Nella nota, la Dgsaf riepiloga le attività di sorveglianza/distribuzione dei controlli sierologici e quelle di notifica dei focolai. “Considerato infine che gli organismi internazionali impongono specifiche scadenze alla Scrivente per quanto attiene alle notifiche si sottolinea che è indispensabile che i dati relativi ai focolai siano tempestivamente registrati in SIMAN, con una verifica costante ed attenta di quelli registrati ma ancora in attesa di conferma, estinzione o annullamento senza trascurare la necessaria attenzione ai messaggi di allerta inviati dal sistema per le situazioni pendenti“, sottolinea la Dgsaf.

Attività di sorveglianza/distribuzione dei controlli sierologici

Il sistema nazionale di sorveglianza per la Blue tongue attualmente vigente si prefigge di monitorare la circolazione virale, considerando una prevalenza del 5% (con un livello di confidenza del 95%) attraverso controlli sierologici da effettuarsi sul territorio.

I capi da sottoporre a campionamento devono essere sieronegativi, mai vaccinati in precedenza nei confronti di uno o più sierotipi della Blue tongue, e possono essere selezionati quali animali sentinella, da sottoporre a prelievi ripetuti, oppure scelti a campione tra i capi di età compresa tra gli 8 e i 12 mesi, e che abbiano vissuto nell’area in questione per almeno i sei mesi precedenti. Ogni tre mesi devono essere campionati almeno 59 animali per ogni unità geografica di riferimento (cella di 2025 km2), distribuendo il più possibile il campionamento nel corso dei 4 trimestri per garantire il raggiungimento dell’obiettivo della sorveglianza.

I capi prelevati sono esaminati in prima istanza tramite test di screening c-ELISA mentre i sieri positivi, siano essi da capi sentinella o meno, devono essere inviati all’IZSAM-LNRBT per conferma ed esecuzione della siero-neutralizzazione (SN). In caso di positività a detto test, si deve procedere al prelievo in EDTA (laddove non eseguito contestualmente al primo prelievo) per consentire l’esecuzione della RTPCR da parte dell’IZSAM-LNRBT per la conferma definitiva e l’identificazione del sierotipo. Qualora il campionamento sia effettuato su animali selezionati al mattatoio, si deve procedere contestualmente al prelievo di sangue in toto e sangue con anticoagulante (EDTA). Si rammenta che questo tipo di sorveglianza non consente più di rilevare precocemente la circolazione virale, e pertanto la segnalazione di sospetti focolai clinici da parte degli allevatori e la contestuale notifica in SIMAN da parte delle ASL costituisce l’unico strumento per un rilievo precoce del virus.

Notifica dei focolai su base diagnostica, clinica e da sieroconversione

L’esito positivo in ELISA prevede l’inserimento del sospetto in SIMAN, così come in occasione del rilevamento di segni clinici ascrivibili alla malattia, indipendentemente dalla precedente presenza del sierotipo virale sul territorio interessato dalla positività diagnostica o clinica. Tenuto conto che tra un prelievo ed il successivo trascorrono più di 60 giorni, il sistema non genera più in automatico il sospetto in SIMAN, che pertanto dovrà essere inserito dal Servizio Veterinario o subito dopo la ricezione del rapporto di prova recante la positività all’esame di screening in ELISA inviato dall’IZS, oppure immediatamente dopo la denuncia (o la constatazione) di sintomi clinici compatibili con la malattia. Il Servizio Veterinario dovrà inoltre adottare celermente tutte le azioni necessarie per procedere alla conferma del caso sospetto, mentre l’IZS localmente competente dovrà inviare senza indugio all’IZSAMLNRBT il campione di siero positivo all’ELISA per l’esecuzione della SN che è l’esame dirimente per la conferma o meno di un nuovo sierotipo.

La conferma del focolaio va effettuata tenendo conto delle definizioni di “caso confermato” di cui al dispositivo dirigenziale DGSAF prot. 14522 del 26/06/2019 che si riportano di seguito:

Caso confermato di Blue tongue:
a) un animale che presenta segni clinici che possono indicare la presenza della malattia in un allevamento in cui siano già stati confermati altri casi di Blue tongue o in corso di epidemia conclamata nel medesimo territorio;
b) un animale sottoposto a controllo nell’ambito del piano di sorveglianza che ha mostrato una sieroconversione nei confronti di uno o più sierotipi per il virus della Blue tongue. Il caso è confermato qualora la sieroconversione dimostri la circolazione recente e autoctona del virus, ovvero non siano trascorsi più di 60 giorni tra il prelievo negativo e quello positivo e l’animale in questione sia rimasto nella medesima località nel periodo di tempo intercorso tra i due prelievi;
c) un animale in cui è stato isolato il virus della Blue tongue;
d) un animale risultato positivo al test PCR specifico per il virus della Blue tongue.

In caso di positività confermata tramite esami di laboratorio, in assenza di sintomatologia clinica, il focolaio sarà confermato indicando come tipologia ‘positività diagnostica’. In caso di presenza di sintomatologia clinica la conferma va indicata specificando come tipologia ‘focolaio clinico’.

Per quanto riguarda la lettera b) si specifica che, qualora la sieroconversione sia confermata trascorsi più di 60 giorni tra i due prelievi il Servizio Veterinario dovrà confermare il focolaio su SIMAN, registrando le necessarie informazioni, e contestualmente procedere alla sua estinzione, a meno che non vi siano altri elementi indicativi di una circolazione recente del virus nell’azienda. Ciò al fine di tener conto dell’avvenuta circolazione dello specifico sierotipo virale in quel territorio. Il rilievo della presenza di un sierotipo per il quale il territorio non è in restrizione, anche se confermato alla SN con più di 60 giorni tra i due prelievi, comporta sempre la conferma del focolaio. Infatti, nel caso di conferma in un territorio indenne oppure di prima comparsa di nuovo sierotipo in un territorio interessato da altro/i sierotipo/i, è necessario concordare con il Ministero della salute e l’IZSAM-LNRBT uno specifico piano di monitoraggio, oltre all’applicazione delle misure previste dal decreto legislativo 9 luglio 2003 n. 225 e s.m..

Si ricorda inoltre che qualora un caso di Blue tongue è confermato per la prima volta in una zona in restrizione per lo stesso sierotipo, il Servizio Veterinario svolge indagini cliniche su un campione di allevamenti ovini presenti nel raggio di 20 km dal caso confermato tenendo conto dei valori di prevalenza e del livello di confidenza specificati nel dispositivo sopra menzionato. L’estinzione del focolaio è possibile quando siano trascorsi almeno 60 giorni dal rilievo dell’ultimo caso in allevamento. La conferma in SIMAN deve essere inserita riportando la data di emissione del rapporto di prova e non quella della ricezione dello stesso.

Fonte: Ministero della Salute (nota 0024826-18/11/2020-DGSAF-MDS-P)