Le norme dell’UE sull’indicazione obbligatoria del paese d’origine per alcune carni si sono dimostrate un’informazione importante e affidabile per i consumatori. Questi sono tra i principali risultati dello studio di supporto alla valutazione sull’indicazione obbligatoria del paese di origine in etichetta per alcune carni pubblicato in questi giorni dalla Commissione europea.

Questo studio contribuisce ad una valutazione complessiva del regolamento in vigore per l’indicazione obbligatoria in etichetta del paese di origine per alcune carni, che si concluderà con la pubblicazione di una relazione di valutazione (documento di lavoro dei servizi della Commissione) all’inizio del 2021.

L’obiettivo dello studio è valutare se le norme sull’informazione alimentare ai consumatori per quanto riguarda l’etichettatura di origine obbligatoria per prodotti freschi, refrigerati, congelati carne di suini, ovini, caprini e pollame siano efficaci, efficienti, coerenti e pertinenti, e apportino un valore aggiunto per l’UE alla luce dei suoi obiettivi, le attuali esigenze del settore ed eventuali nuovi problemi emersi dall’attuazione.

In generale, il regolamento è stato valutato come efficace, efficiente, pertinente e coerente, offrendo un valore aggiunto per l’UE.

Le raccomandazioni che emergono dalla valutazione si concentrano su:

  • la necessità di migliorare e armonizzare la comprensione da parte dei consumatori dell’etichettatura di origine in tutta l’UE, compresa la consapevolezza che le pratiche di produzione e la qualità hanno la stessa base giuridica;
  • (la necessità di mantenere le deroghe che riducono i costi e gli oneri per gli operatori;
  • utilizzare l’esperienza di attuazione del regolamento (UE) 2018/775 per valutare se questo affronti il ​​divario percepito nella fornitura di informazioni rispetto alla carne leggermente lavorata;
  • monitorare i mercati delle carni per garantire che il regolamento e/o la legislazione nazionale e i sistemi volontari non abbiano un impatto sul buon funzionamento del mercato unico;
  • prendere in considerazione scambi di buone pratiche sulla verifica delle informazioni sui periodi di allevamento;
  • monitorare la necessità dell’indicazione obbligatoria del paese di nascita.

Contesto

Le norme dell’UE relative all’indicazione obbligatoria del paese di origine in etichetta per determinate carni si applicano alle carni fresche, refrigerate e congelate di suini, pecore, capre e pollame. Gli obblighi fondamentali del regolamento includono:

    • indicare sull’etichetta delle carni fresche e congelate di determinate specie il paese di origine o il luogo di provenienza;
    • disporre in ogni fase della produzione e distribuzione di queste carni un sistema di identificazione e registrazione, che garantisca:
      • il legame tra la carne e l’animale da cui è ottenuta;
      • la trasmissione delle informazioni relative alle indicazioni del paese di origine unitamente alla carne.

Clicca qui per scaricare il report: Evaluation support study on mandatory indication of country of origin labelling for certain meats

 

 

Fonte: Commissione europea