Dall’8 ottobre, fino al 22 ottobre 2020, si possono presentare le domande per l’utilizzo dei 90 milioni di euro per le filiere zootecniche in crisi.
Pubblicate le istruzioni operative di Agea in attuazione del decreto Mipaaf che interviene su alcuni dei settori maggiormente colpiti dalla chiusura dell’Horeca durante il lockdown. Le filiere interessate da sovvenzioni dirette sono quelle suinicola, ovicaprina, cunicola, del latte bufalino e del vitello da carne per un totale di 65 milioni di € di intervento.
Le domande saranno precompilate per la massima semplificazione dell’iter amministrativo e le imprese potranno dichiarare eventuali differenze. Il decreto prevede l’anticipo dell’80% del contributo dopo una prima fase di analisi delle domande pervenute. Gli aiuti vengono concessi nel rispetto dei massimali di aiuto previsti dal “Quadro temporaneo” di aiuti della Commissione europea, che equivale a 100.000 € per singola impresa agricola.
“Proseguiamo nell’impegno di tutelare il reddito delle imprese danneggiate dalla crisi della pandemia. Con interventi concreti e tagliando la burocrazia, i nostri allevatori potranno chiedere le sovvenzioni che abbiamo stabilito per 90 milioni di € totali confermando i dati precompilati da Agea. Un passaggio innovativo in una fase molto delicata del Paese dove dobbiamo davvero pensare al recupero e al rilancio dell’intera filiera agroalimentare e di quei segmenti maggiormente colpiti. Il nostro impegno va avanti”– dichiara Teresa Bellanova.
Note tecniche
Il decreto prevede che per quanto riguarda le sovvenzioni dirette gli animali debbano essere nati, allevati e macellati in Italia.
Allevamento di caprini: aiuto fino a 6 € per ogni capo di capretto macellato nel periodo dal 1° gennaio al 30 giugno 2020, mentre per gli ovicaprini è concesso un aiuto fino a 3 € per ogni pecora e/o capra allevata nel periodo dal 1° maggio al 30 giugno 2020.
Allevamento di vitelli da carne: aiuto fino a 110 € per ogni capo di età inferiore agli 8 mesi e macellato nel periodo dal 1° marzo al 30 giugno 2020.
Per la produzione di latte di bufala gli aiuti ammontano ad un importo complessivo di 2 milioni di €.
Si specifica che per tutte le tipologie di aiuti in favore degli allevatori, in presenza di un contratto di soccida il premio verrà così ripartito:
- 25% al soccidario
- 75% al soccidande
È possibile anche un’unica domanda da parte del soccidario in caso di autorizzazione del soccidante come previsto dalla circolare Agea.
Fonte: Mipaaf