Sintesi

La presente relazione di sintesi riassume la seconda e ultima parte di un progetto della direzione generale della Salute e della sicurezza alimentare in materia di resistenza antimicrobica, in particolare gli sforzi volti ad incoraggiare l’uso prudente degli antimicrobici negli animali, come raccomandano le pertinenti linee guida dell’Unione. La presente relazione di sintesi attinge alle informazioni ottenute nelle ultime cinque missioni conoscitive della serie, oltre che attraverso un sondaggio online e un seminario sull’uso prudente, e dovrebbe essere letta unitamente alla relazione intermedia di sintesi [n. rif. DG(SANTE) 2016-6238], che riassume il lavoro svolto nel corso della prima parte del progetto.

Nel suo complesso la relazione individua alcuni elementi comuni che sembrano agevolare gli sforzi tesi ad ottenere un uso ridotto e più prudente degli antimicrobici. I piani d’azione (o strategie) nazionali in materia di resistenza antimicrobica forniscono in genere una base e un orientamento solidi per le misure pratiche da attuare. Le iniziative non dovrebbero essere limitate al settore degli animali da allevamento bensì includere anche gli animali da compagnia e i cavalli.

L’adozione di una prospettiva di tipo “One Health” può promuovere percorsi che portano al successo e lo scambio di esperienze tra gli ambiti della veterinaria, della salute umana e dell’ambiente; si pensi ad esempio alla prevenzione delle infezioni e alle misure di controllo volte a evitare le infezioni associate all’assistenza sanitaria, che sono ampiamente applicate nell’ambito della salute umana e la cui importanza è riconosciuta in misura sempre maggiore nel settore veterinario. Il coinvolgimento e la consultazione delle parti interessate nella preparazione dei piani d’azione si sono rivelati utili anche per creare consenso tra le parti sulla necessità di affrontare la resistenza antimicrobica e intervenire per promuovere un uso prudente. In alcuni casi gli obiettivi (anche settoriali) di riduzione degli antimicrobici sono stati uno strumento concreto e di motivazione per incoraggiare gli interventi e monitorare i progressi. La misurazione dell’uso degli antimicrobici nei singoli allevamenti o delle modalità di prescrizione dei singoli veterinari è risultata anch’essa utile per promuovere e divulgare le buone pratiche e ha determinato un uso ridotto e prudente degli antimicrobici.

Le linee guida sull’uso prudente e la disponibilità di dati di sorveglianza sulla resistenza antimicrobica (compresi i batteri patogeni) forniscono strumenti utili per fare informazione e adeguare le prassi di prescrizione dei veterinari. Le misure di prevenzione, controllo ed eradicazione delle malattie, compreso il ricorso alla biosicurezza e alla vaccinazione, possono contribuire ad agevolare l’uso ridotto e più prudente degli antimicrobici. Alcuni paesi hanno ottenuto riduzioni significative dell’uso degli antimicrobici puntando sul trattamento terapeutico dei singoli animali piuttosto che sul trattamento di un intero allevamento o gruppo di animali.

Si ritiene che, in alcuni casi, la separazione tra la prescrizione e la vendita dei medicinali da parte dei veterinari sia stata molto utile per rimuovere un incentivo finanziario alla prescrizione degli antimicrobici. Non è tuttavia certo se, di per sé, ciò costituisca un passaggio essenziale per garantire un uso prudente, dato che in alcuni paesi in cui i veterinari non possono vendere antimicrobici si continuano a registrare vendite elevate di tali prodotti, mentre in altri paesi in cui i veterinari sono ancora autorizzati a vendere gli antimicrobici si registrano volumi di vendita modesti. È stato dato maggior rilievo alla necessità di contrastare o addirittura vietare incentivi quali sconti e riduzioni relativi ai medicinali veterinari, compresi gli antimicrobici, offerti dalle società farmaceutiche o dai grossisti.

Le campagne di comunicazione e sensibilizzazione rivolte a tutte le parti interessate, compresi i proprietari di animali da compagnia e il pubblico, sono considerate molto importanti per creare consenso sulla necessità di un uso prudente. In alcuni paesi la copertura mediatica della resistenza antimicrobica è servita a dirigere l’attenzione sul fenomeno, incoraggiando l’adozione di interventi efficaci. Una legislazione nazionale specifica sull’uso degli antimicrobici molto importanti negli animali si è rivelata molto efficace per ottenere una riduzione rapida dell’uso di tali sostanze in alcuni paesi, anche se le autorità competenti hanno dovuto continuare a vigilare per garantire che la salute e il benessere degli animali non fossero compromessi. Vi è anche il rischio che, qualora determinino il mancato trattamento degli animali malati, gli incentivi finanziari e di marketing offerti per allevare gli animali senza utilizzare gli antimicrobici possano essere una minaccia per la salute e per il benessere degli animali.

I risultati di un’indagine online indicano che la maggior parte delle autorità nazionali competenti sembrano aver dedicato sufficiente attenzione alle politiche sull’uso prudente degli antimicrobici negli animali, in special modo per quanto riguarda gli animali da allevamento. In particolare nella maggior parte dei paesi sono state adottate o previste misure per ridurre al minimo le vendite e l’uso della colistina negli animali. Sebbene molti paesi siano a conoscenza dei dati relativi all’incidenza delle misure nazionali adottate per promuovere un uso prudente, la maggior parte di essi tuttora non raccoglie dati sull’uso o sulle prescrizioni di antimicrobici nei singoli allevamenti. È interessante notare che alcuni paesi ritengono che la raccolta, l’analisi e l’analisi comparativa di tali dati siano strumenti utili per promuovere un uso prudente.

Nel corso di un seminario sull’uso prudente degli antimicrobici tenutosi nel gennaio 2019, sono state messe in evidenza alcune importanti sfide che attualmente si presentano alle autorità competenti nell’affrontare la questione della resistenza antimicrobica in generale e questo aspetto nello specifico.

Sono altresì emerse alcune opportunità per compiere progressi in termini di uso prudente, anche in vista della futura attuazione dei nuovi regolamenti dell’UE su medicinali veterinari e mangimi medicati.

La relazione di sintesi presenta inoltre una serie di azioni avviate dalla Commissione nel quadro della sua più ampia strategia sulla resistenza antimicrobica volte ad assistere gli Stati membri nell’attuazione delle loro politiche sull’uso prudente degli antimicrobici negli animali.

NUMERO DI RIFERIMENTO: DG(SANTE) 2019-6788- RS
ESTRATTO DELLA RELAZIONE DI SINTESI
CONCERNENTE LE MISURE PER FAR FRONTE ALLA RESISTENZA ANTIMICROBICA MEDIANTE
L’USO PRUDENTE DEGLI ANTIMICROBICI NEGLI ANIMALI

Measures to tackle Antimicrobial Resistance through the Prudent Use of Antimicrobials in Animals

Da qui, è possibile scaricare il report in lingua inglese.

 

Fonte: Commissione Europea