L’anno 2018 si sta caratterizzando per una serie di crisi di prezzi delle materie prime utilizzate nella nutrizione animale, e non solo.
Tale stato, le cui premesse si erano manifestate già negli ultimi mesi del 2017 per quanto riguarda il mondo delle vitamine, possiamo dire sia deflagrato in maniera clamorosa durante l’anno in corso, coinvolgendo “commodities” dalle quali ci si aspettava un comportamento diverso nelle quotazioni e che invece sono state coinvolte in un autentico rally dai mercati, vedi il caso dei fosfati.
Ma la materia prima di cui oggi è obbligatorio parlare, in quanto sotto la lente d’ingrandimento degli operatori dell’industria zootecnica, e per la quale possiamo nutrire delle preoccupazioni ben fondate, è il Bicarbonato di Sodio, macrominerale fondamentale nell’alimentazione dei ruminanti, ed in particolare nella vacca da latte.
Il mercato italiano del BdS è notoriamente appannaggio della Solvay, multinazionale francese con impianto produttivo a Rosignano (Li) e fornitore principale dell’industria mangimistica ed integratoristica nazionale attraverso un distributore in esclusiva.
Altri fornitori provengono dall’estero, in particolare dall’Europa dell’est e dalla Turchia, portati in Italia dai vari trader presenti sul territorio.
Il BdS è stata sempre una materia prima “quieta” dal punto di vista dell’andamento dei prezzi, dal momento che i quantitativi sono stati costanti nel tempo e sufficienti ad accontentare tutte le richieste.
Le forniture non sono mai state in discussione perché laddove non vendeva il campione nazional-francese, vi erano gli altri fornitori che assicuravano gli approvvigionamenti all’industria.
Dall’inizio dell’anno la situazione è radicalmente cambiata, e a poco sono valse le assicurazioni del principale produttore del mercato sulla normalizzazione dei quantitativi entro il mese di marzo, in quanto al momento in cui scriviamo tutte le industrie sono alla spasmodica ricerca della materia prima di cui non si trovano quantitativi sufficienti per le produzioni zootecniche.
Cosa è successo quindi al Bicarbonato di Sodio?
Dove sono andate a finire le tonnellate generalmente destinate alla nutrizione animale? Oppure è in atto una crisi produttiva e/o una speculazione da parte dei produttori per alzare i prezzi? Potremmo ipotizzare che il BdS possa diventare una commodities speculativa come la soia o gli aminoacidi?
In realtà, niente di tutto questo.
Semplicemente, come spesso accade nel caso di alcune materie prime, vengono introdotte delle applicazioni/utilizzazioni delle stesse più redditizie dal punto di vista industriale, ed il produttore vende dove realizza più margini operativi.
In particolare, il BdS viene utilizzato nel trattamento dei fumi industriali per abbattere l’emissione degli stessi nell’atmosfera. Inoltre, anche le emissioni degli inceneritori sono trattate alla stessa stregua ed il BdS è quindi sfruttato anche ad usi civili.
L’aspetto ambientale è assurto a posizioni di primissimo piano nel consumo di questa materia prima, soprattutto per gli impianti ad uso civile che sono di interesse per tutti, e queste richieste quindi non possono essere non ottemperate da chi produce ed ha sottoscritto contratti di fornitura di BdS nei confronti di enti pubblici, pena conseguenze di livello penale.
Le forniture per l’industria dell’alimentazione animale sono passate in secondo piano rispetto agli interessi ambientali ritenuti di pubblica utilità, e tutto questo ha portato alla attuale crisi per la materia prima che o non si trova o ha un prezzo che inizia ad essere “salato”.
La durata di questa crisi non è al momento prevedibile, ed è difficile avere un’idea di come andrà a finire e se produttori avranno spazio ed interesse ad immettere quantitativi superiori da destinare al mercato dell’industria dell’alimentazione animale.
Quello che è certo è che ci stiamo avvicinando alla stagione estiva con un’incognita inaspettata, e per certi versi clamorosa, che sta cogliendo totalmente impreparato il mondo degli utilizzatori zootecnici, i quali in questo momento stanno cercando di fare scorta in tutti i modi per tirare avanti.
Sicuramente le quantità attualmente vendute non sono sufficienti ad accontentare tutti, vedremo pertanto come andrà a finire. La situazione merita di rimanere sotto osservazione …