Il 29 settembre, il Commissario per la Salute e la Sicurezza Alimentare Vytenis Andriukaitis e il Direttore Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) José Graziano da Silva, hanno accettato di intensificare la collaborazione tra le due organizzazioni per affrontare il problema dello spreco nelle catene di approvvigionamento alimentare e quello della resistenza antimicrobica.

Globalmente, un terzo di tutti i prodotti alimentari per il consumo umano – 1,3 miliardi di tonnellate – viene perso o sprecato ogni anno, causando enormi perdite finanziarie. L’aumento dell’uso e dell’abuso di farmaci antimicrobici, sia nell’assistenza sanitaria umana che negli animali, ha contribuito all’aumento del numero di microbi che sono resistenti ai farmaci antimicrobici usati per il trattamento, come gli antibiotici. Questo rende l’AMR una minaccia crescente che potrebbe portare fino a 10 milioni di morti all’anno e ad oltre 85 milioni di euro di perdite all’economia mondiale entro il 2050.

In un discorso tenuto durante la cerimonia di firma presso la sede della FAO a Roma, il commissario Andriukaitis ha dichiarato: “La perdita di cibo e il suo spreco rappresentano uno sperpero inaccettabile, non etico e immorale di risorse già scarse, mentre l’AMR segna un grave onere per la società e l’economia”, aggiungendo:” Stiamo diventando sempre più uniti, più efficienti e più strategici nel modo in cui affrontiamo questi problemi e come dimostrazione di questo fatto, questo accordo dovrebbe essere celebrato.”

 

E’ disponibile online il comunicato stampa completo

 

 

Fonte: Commissione Europea