Le dichiarazioni di De Luca, Rossi e Zingaretti
Gli incendi che divampano in diverse Regioni “spesso sono il risultato di azioni di criminali, da punire con forte determinazione e grande severità”: lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Valdisotto (Sondrio). “Il lavoro di prevenzione e di previsione sta entrando nella nostra cultura civile, e deve farlo sempre piu’. Anche questa e’ una lezione che ci viene dagli eventi del passato, da questa drammatica esperienza che ricordiamo. Non tutte le sciagure possono essere evitate, ovviamente. Ma il territorio, con la sua bellezza e i suoi equilibri, va rispettato e salvaguardato perche’ questo aumenta la protezione e la capacita’ di resistenza delle comunita’. Investire nella riqualificazione dell’ambiente, sanando i dissesti e correggendo le storture operate nel tempo, e’ una scelta lungimirante che favorira’ il benessere, e dunque anche la crescita economica – ha sottolineato Mattarella -. Stabilire un patto virtuoso tra sviluppo e natura, tra vita sociale e territorio, rappresenta una delle grandi sfide del presente e del futuro. E’ necessario chiamare i cittadini e tutte le energie della societa’ alla partecipazione e all’impegno. Il capo dello Stato ha poi ringraziato tutti coloro che “si stanno adoperando, con gande abnegazione e sacrificio, per spegnere gli incendi, per contrastare il fuoco appiccato da sciagurati colpevoli, che mettono a rischio la sicurezza delle persone, deturpano la bellezza del nostro Paese e ne danneggiano gravemente l’economia. La maggiore sicurezza nasce da una convergenza degli sforzi: nel contrasto al degrado ambientale, nella riqualificazione dei territori, nella cultura della prevenzione, nella rete di solidarieta’ delle comunita’”.
In questi giorni è davvero impressionante quanto sta accadendo in diverse zone d’italia, in particolare in Campania, nel Lazio e in Toscana.
“Da oltre una settimana 700 uomini del sistema di Protezione civile regionale, dei vigili del fuoco e dei volontari sono impegnati in maniera straordinaria, fino allo stremo, per contrastare gli incendi che, nella giornata del 16 luglio, sono arrivati in sole 24 ore a oltre 100 in tutta la regione”. Cosí il Presidente della Regione, Vincenzo De Luca, che ha sentito il ministro della Difesa Roberta Pinotti che ha dato la piena disponibilita’ affinche’ ci siano militari necessari a supporto delle attivita’. Nelle prossime ore saranno definite le modalita’ del loro impiego. Sono stati in azione 7 Canadair e 5 elicotteri a fronte di una situazione ancora grave e senza precedenti di tale portata in Campania.
Il Presidente della Campania ha seguito nella Centrale Operativa Antincendio al Centro Direzionale di Napoli, le operazioni di spegnimento e tutti gli interventi messi in campo per fronteggiare la nuova ondata di roghi sull’intero territorio regionale. Poi si è recato a Torre del Greco, altra zona critica a causa di un violento incendio. “Sono stati contati ben 29 punti di innesco di roghi, sempre in luoghi difficili da raggiungere dai mezzi. Oltre agli incendi boschivi, 11 segnalazioni riguardano i Comuni della Terra dei Fuochi. Arrivati a questo punto, è lecito considerare non solo una evidente azione criminale, ma quasi – sapendo bene di dover misurare le parole – un disegno eversivo. Mi pare chiaro – ha proseguito De Luca – che chi ha vissuto per anni e anni sull’economia dell’emergenza, punti a ricreare le condizioni per poter guadagnare ancora perpetrando i disastri dell’ambiente. Noi continueremo la nostra azione per ripulire l’ambiente contro ogni interesse illecito e criminale”.
Anche nel Lazio situazione critica: “10 elicotteri regionali in volo, centinaia di vigili del fuoco e volontari protezione civile in campo. Solo in questo momento in corso 18 incendi nella Provincia di Roma, decine nel corso della giornata”, ha detto il Presidente della regione, Nicola Zingaretti che, intervenendo al Tg3 Lazio, annuncia di aver “chiesto lo stato di emergenza per stare un po’ piu’ sicuri perche’ purtroppo gli incendi quest’anno sono quadruplicati. Basti pensare che l’anno scorso erano 47 le ore di volo degli elicotteri, quest’anno sono oltre 700 e questo per colpa di piromani, di mascalzoni o dell’erba non tagliata in molte zone”. Il presidente della Regione ha poi voluto ringraziare quanti sono stati, e lo sono ancora, impegnati nello spegnimento delle fiamme appiccate da piromani nella pineta di Castelfusano. “In questi momenti drammatici voglio ringraziare l’operato della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco, dei volontari, degli addetti alla Sala operativa del 112 e delle Forze dell’Ordine per l’ottimo lavoro svolto, per ultimo nell’incendio di Castel Fusano e in generale in queste settimane molto impegnative sul fronte degli incendi. A loro va la nostra più sentita gratitudine”.
Anche il presidente della Regione Enrico Rossi, ha commentato le giornate molto difficili per Toscana, con più di 100 squadre del servizio antincendi boschivi intervenute per spengere i numerosi incendi. “Grazie a tutti coloro che in queste ore di emergenza sono impegnati sul fronte degli incendi con grande spirito di sacrificio, dedizione e capacità. Se i cittadini avessero potuto vedere il lavoro svolto da queste persone avrebbero avuto motivo di orgoglio per essere cittadini della Toscana e dell’Italia. Il sistema degli antincendi boschivi della Regione – ha aggiunto Rossi – ha dimostrato di funzionare, ma può essere migliorato ancora di più lavorando su 3 linee. Primo, costruire un piano di prevenzione forestale pluriennale, combinando il lavoro già fatto con l’allestimento di sentieri frangifuoco. Secondo, continuare con la formazione a migliorare la preparazione già alta del personale dipendente e dei volontari. Terzo, aumentare nella cittadinanza la consapevolezza e la responsabilità dei rischi derivanti da comportamenti sbagliati”.
“Tuttavia – ha aggiunto Rossi – l’impegno non può essere solo della Regione. Il passaggio della Forestale ai Carabinieri ha sottratto mezzi e forze altamente qualificate alla prevenzione antincendi. Inoltre, la denuncia dei sindacati, Cgil in particolare, di carenza di organico dei Vigili del Fuoco e di vetustà dei mezzi, aerei e terrestri, richiede un impegno di investimenti da parte del Governo per garantire la sicurezza delle abitazioni e l’incolumità delle persone”. “La Toscana – ha continuato Rossi – ha una dotazione di mezzi aerei sufficienti, avendo a disposizione 11 elicotteri. Credo sia venuto il momento di sapere quali Regioni non si sono adeguatamente dotate del loro sistema aereo antincendio, come ad esempio la Regione Sicilia. Ma quante altre sono nella stessa situazione? Vogliamo saperlo, perché la Regione Toscana ha fatto il suo dovere, ma non può vedersi negare mezzi aerei in momenti di emergenza perché impegnati dalla protezione civile nazionale in altre regioni che invece sono inadempienti. Una volta fatta la verifica delle Regioni inadempienti, si dovrà ordinare loro di mettersi in regola e allo stesso tempo si dovrà dotare adeguatamente la protezione civile nazionale perché non debba lesinare i mezzi in momenti di necessità. Nelle prossime settimane – ha aggiunto Rossi – scriveremo alla presidenza del Consiglio, ai Ministeri interessati e ai presidenti delle altre Regioni per fare un punto a livello nazionale e trovare le soluzioni più confacenti. Non è possibile che l’Italia vada a fuoco e non sia attrezzata adeguatamente per far fronte alla siccità e ai suoi effetti più devastanti, come appunto gli incendi”. E in un’intervista al Tirreno il presidente toscano non usa mezze parole: “Altri 20 anni senza affrontare il tema della prevenzione forestale e la Toscana perderà il suo paesaggio: il nostro patrimonio boschivo è a rischio. Noi in Regione abbiamo cominciato a lavorare per tutelari o, ma il governo deve fare la sua parte. Non basta inasprire le pene per i piromani, Palazzo Chigi non se la può cavare con qualche battuta. Per ripiantumare un ettaro di bosco ci vogliono 15mila euro. Chi pagherà?” domanda infine Rossi.
Fonte: Conferenza delle Regioni e delle Province autonome