Il Presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker, Il presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk, il Primo Ministro slovacco Robert Fico e il Primo Ministro Canadese Justin Trudeau hanno firmato l’accordo economico e commerciale globale tra l’UE e il Canada (CETA).
L’accordo andrà a beneficio degli esportatori, grandi e piccoli, creando opportunità per le società europee e canadesi e i loro dipendenti, così come per i consumatori. Quasi tutti (il 99 per cento) i dazi all’importazione saranno eliminati, facendo risparmiare agli esportatori europei di prodotti industriali e prodotti agricoli più di 500 milioni di euro all’anno. Essendo l’accordo commerciale più avanzato e progressista dell’UE fino ad oggi, il CETA sarà un punto di riferimento per gli accordi futuri. Esso comprende i capitoli più ambiziosi in materia di sviluppo sostenibile, lavoro e ambiente che siano mai stati concordati in accordi commerciali bilaterali. Il CETA non solo aiuterà il commercio e l’attività economica, ma promuoverà e proteggerà i valori condivisi.
Il Commissario Europeo per il Commercio, Cecilia Malmström, ha dichiarato: “Questo è il modo in cui possiamo plasmare la globalizzazione cioè, attraverso accordi commerciali progressisti che sostengano i nostri valori e stabilendo nuovi standard per il commercio globale. Attraverso il nostro accordo con il Canada, costruiamo un ponte con uno dei nostri più stretti alleati, producendo un impatto reale per i nostri esportatori, imprenditori e dipendenti. Il commercio funziona in modo semplice, e noi lo sappiamo per esperienza. Quando ci liberiamo dei costi inutili e della burocrazia eccessiva, le aziende saggiano nuovi mercati e assumono più persone.”
Il CETA eliminerà inoltre le limitazioni nell’accesso agli appalti pubblici, rendendo possibile alle imprese dell’UE di fare offerte per gli appalti pubblici a livello federale e nelle province, regioni e città del Canada. Con il CETA si aprirà il mercato dei servizi, rendendo più facile per i professionisti, quali ingegneri, commercialisti e architetti, lavorare in Canada. Il Canada riconosce anche lo status speciale delle indicazioni geografiche dell’UE, accettando di proteggere una lista di più di 140 merci europee in Canada, come il Prosciutto di Parma e lo Schwarzwälder Schinken. Una gamma di prodotti avrà un minor numero di ostacoli amministrativi da saltare, evitando un doppio test su entrambi i lati dell’Atlantico e portando benefici alle imprese più piccole in particolare.
Cosa c’è nel testo?
Il CETA creerà nuove opportunità per gli agricoltori e i produttori alimentari, nel pieno rispetto della sensibilità dell’UE. Le aperture dell’UE per alcuni prodotti sono limitate e calibrate, e sono bilanciate da aperture del Canada che soddisfano importanti interessi di esportazione europei, per esempio per il formaggio, vino e liquori, frutta e verdura, prodotti trasformati e le indicazioni geografiche.
Questo accordo migliorerà l’accesso europeo ai servizi marittimi in Canada e proteggerà i prodotti agricoli europei unici, le cosiddette indicazioni geografiche.
I 500 milioni di consumatori dell’UE trarranno anche loro benefici dal CETA. L’accordo offre una scelta più ampia pur mantenendo gli standard di qualità vigenti, dal momento che solo i prodotti e i servizi che rispettano pienamente tutte le normative UE saranno in grado di entrare nel mercato UE. Ciò significa che il CETA non cambierà il modo in cui l’Unione europea regolamenta la sicurezza degli alimenti, compresi i prodotti OGM o il divieto sulla carne trattata con ormoni.
L’attuale forma di risoluzione delle controversie tra investitore e Stato (ISDS), che esiste in molti accordi commerciali bilaterali negoziati dei governi dell’Unione, è stata sostituita con un nuovo e migliorato Investment Court System. Il nuovo meccanismo sarà pubblico e non sulla base di tribunali ad hoc. Questa riforma significa che gli investitori potranno essere protetti dalla discriminazione in un numero ristretto di casi, ma in un modo che non lascia alcun margine di preoccupazione sul diritto degli Stati di regolamentare nell’interesse pubblico.
Le procedure della Investment Court saranno trasparenti e suoi giudici nominati dalla Commissione Europea e dal Canada. La Commissione è impegnata a completare e perfezionare la riforma della risoluzione delle controversie di investimento e le discussioni delle ultime settimane e giorni hanno contribuito a plasmare questo impegno.
Gli Stati Membri continueranno ad essere in grado di organizzare i servizi pubblici, come la sanità e l’istruzione, come vogliono. Questo e altri temi sono stati ulteriormente chiariti in uno strumento di comune interpretazione che avrà valore legale e che delinea in modo chiaro e senza ambiguità ciò che il Canada e l’Unione Europea hanno concordato in una serie di articoli del CETA.
Background e prossimi passi
Dopo la firma, il Parlamento Europeo deve dare il suo consenso al CETA per l’entrata in vigore a titolo provvisorio. L’applicazione provvisoria, una volta che un accordo è stato approvato dagli Stati membri in seno al Consiglio e dal Parlamento europeo, consente alle aziende e ai consumatori europei di trarre subito benefici dall’accordo.
Poiché la Investment Court System (ICS) è una novità negli accordi commerciali e il dibattito pubblico su di essa in molti paesi non si è ancora concluso, la scelta degli Stati membri dell’UE – sostenuta dalla Commissione – è che l’ICS sarà fuori dal campo di applicazione provvisoria del CETA. Ciò significa che sarà attuato solo una volta che tutti gli Stati Membri avranno raggiunto le loro procedure nazionali di ratifica.
Durante questo periodo, la Commissione lavorerà con il Canada per elaborare ulteriormente alcuni dei parametri del nuovo sistema, come la selezione dei giudici, l’accesso delle piccole imprese al nuovo sistema e il meccanismo di ricorso.
Ci sono prove evidenti che gli accordi di libero scambio stimolano la crescita e l’occupazione europea. A titolo di esempio, le esportazioni dell’UE verso la Corea del Sud sono aumentate di oltre il 55% da quando l’accordo commerciale UE-Corea è entrato in vigore nel 2011. Le esportazioni di alcuni prodotti agricoli sono aumentate del 70% e le vendite di auto europee in Corea del Sud sono triplicate su un periodo di cinque anni. L’accordo con la Corea è stato applicato provvisoriamente durante il processo di ratifica.
In media, ogni ulteriore miliardo di € di esportazioni supporta 15.000 posti di lavoro nell’UE. 31 milioni di posti di lavoro in Europa dipendono dalle esportazioni.
Fonte: Commissione Europea