Valio introduce il Valio Carbo® Farm calculator per aiutare i suoi allevatori a diminuire le emissioni di CO2 di circa il 30% entro 5 anni
L’obiettivo di Valio è di ridurre l’impronta di carbonio, derivante dalla produzione di latte, allo zero netto entro il 2035. Per supportare il raggiungimento di questo obiettivo, l’azienda sta lanciando un calcolatore che i suoi allevamenti possono utilizzare per monitorare le proprie emissioni di carbonio per poi identificare le soluzioni più efficaci al fine di ridurle. È probabile che tutto ciò si possa tradurre in prodotti lattiero-caseari meno impattanti. La metodologia che sta alla base di questo strumento è certificata da esperti a livello mondiale in materia di clima e sostenibilità, il Carbon Trust.
Le emissioni derivanti dalla produzione di latte possono essere ridotte in svariati modi. Uno dei più rilevanti è il “carbon farming”: ovvero la messa in atto di pratiche agricole che si servano di metodi di coltivazione che massimizzino la capacità dei terreni di sequestrare il carbonio. L’impronta di carbonio diminuisce anche aumentando la raccolta per ettaro di erba destinata all’alimentazione delle vacche. Persino il benessere delle bovine ha un grande impatto sul clima: le emissioni per litro di latte si riducono nel momento in cui si hanno animali più longevi la cui produttività sia ottimale. Per ridurre le emissioni è necessaria, inoltre, una corretta gestione del letame: il tilling del letame nel terreno come alternativa allo spraying permette una riduzione del deflusso di nutrienti e permette di utilizzare meno fertilizzanti industriali. Alcuni allevamenti si stanno già servendo di impianti di biogas propri impiegando l’energia prodotta a partire dal letame anche per il riscaldamento dell’azienda e per l’alimentazione energetica delle attrezzature di mungitura.
Nel corso dei decenni, gli allevamenti da latte finlandesi hanno lavorato molto per ridurre la loro impronta di carbonio. La media globale delle impronte relative alla produzione di latte crudo è attualmente di 2,5 kg di CO2eq per litro (Fonte: FAO). In Finlandia, si stima che la cifra sia di circa 1 kg di CO2eq per litro. Utilizzando il calcolatore, è possibile misurarne e verificarne le riduzioni a livello di singolo allevamento.
“In Finlandia le emissioni di metano delle bovine, per litro di latte, si sono dimezzate in 50 anni grazie al miglioramento della produttività, della salute e dell’alimentazione degli animali.Le vacche, oggi, possono produrre più latte con la stessa quantità di alimenti zootecnici. Ma nonostante i progressi fatti, il nostro impatto sul clima resta ancora significativo. Stiamo continuando ad impegnarci nella ricerca di soluzioni per abbassare ulteriormente questi numeri. Questo è il primo calcolatore di emissioni di carbonio in Finlandia sviluppato specificamente per le aziende lattiero-casearie” afferma Aleksi Astaptsev, ricercatore di Valio che ha sviluppato il modello di calcolo.
Le azioni di riduzione delle emissioni sono anche azioni di risparmio
Gli allevatori possono svolgere un ruolo determinante nella riduzione delle emissioni di carbonio dato che una grande parte delle emissioni correlate al cibo è generata nella produzione primaria. Valio è una società di proprietà di 4.700 produttori di latte finlandesi. Rami Rauhala e sua moglie Johanna gestiscono un’allevamento di 65 vacche a Sievi, nella Finlandia occidentale. L’impronta di carbonio dell’allevamento Hilliaho è stata calcolata come parte del lavoro di sviluppo del calcolatore.
“La produzione di latte climate-smart è efficiente anche dal punto di vista delle risorse e di fatto conveniente economicamente. La maggior parte dei campi della nostra azienda sono insilati di erba o pascoli. Abbiamo anche seminato più del dovuto per rendere la vegetazione il più fitta possibile. Nella nostra area è importante anche il concetto di ricomposizione fondiaria. I lotti che nel tempo si sono frammentatisono stati ricomposti in appezzamenti meglio gestibili tra i proprietari terrieri. Quando si hanno i campi più vicini all’azienda agricola, i trattori consumano meno carburante. È stato bello notare come noi produttori di latte possiamo essere parte della soluzione ai cambiamenti climatici.Credo che una quota crescente di consumatori apprezzi i nostri sforzi per produrre cibo sostenibile” afferma Rauhala.
L’obiettivo di Valio è quello di far utilizzare a tutte le aziende questo strumento entro i prossimi cinque anni. Finora sono stati raccolti dati da 100 allevamenti.
“Abbiamo organizzato un programma di formazione per gli allevamenti e stiamo fornendo loro anche un sostegno online. Il calcolatore è facile da usare e gli allevatori hanno già la maggior parte dei dati a portata di mano. Stimo che l’azienda media possa abbassare le sue emissioni del 30% entro il 2025. Allo stesso tempo, stiamo ovviamente lavorando per ridurre le emissioni provenienti dagli stabilimenti Valio, dal trasporto e dagli imballaggi” continua Astaptsev.
Un modello di calcolo certificato
Il calcolo dell’impronta di carbonio di Valio si basa sulla metodologia dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) e i dati provenienti dal lavoro scientifico di Valio, iniziato come ricerca sulla nutrizione animale 10 anni fa.
“È bello vedere come Valio abbia creato questo calcolatore per aiutare i suoi allevatori a ridurre le emissioni. Dimostra l’impegno dell’azienda stessa a voler ridurre al minimo le proprie emissioni, siamo lieti di aver certificato il suo calcolatore” ha detto John Newton, Direttore associato della Carbon Trust.
Valio continuerà a migliorare il suo calcolatore dell’impronta di carbonio. I modelli Life Cycle per il calcolo dell’impronta di carbonio dei prodotti alimentari non comprendono attualmente il bilancio di carbonio del suolo. Quindi, l’impronta di carbonio del latte, o di qualsiasi altro alimento, non include le emissioni o il sequestro di carbonio del suolo.
“Per ottenere un quadro più preciso dell’impronta di carbonio di un alimento, i calcoli dovrebbero includere anche la fissazione di carbonio dei prati e le emissioni delle torbiere. Un’altra area di sviluppo consiste nella combinazione dei valori nutrizionali dei diversi alimenti con la loro impronta di carbonio”, ha concluso Astaptsev.
Fonte: Valio