Si procedeva con l’inclusione di 5 studi, per un totale di 1632 bovine con metrite, per la formazione del database da analizzare. Si valutava l’effetto del trattamento con ceftiofur sulla prevalenza della metrite al follow-up degli animali. L’analisi dei dati disponibili evidenziava una riduzione della prevalenza di metrite dopo il trattamento con ceftiofur (animali trattati = 828) rispetto ai controlli (n= 804), con significatività statistica P = 0.007.  Non era possibile individuare fonti di bias di pubblicazione in favore di studi con numerosità del campione ridotta.

La ricerca di altre variabili, oltre all’effetto del ceftiofur, quali la performance riproduttiva in animali trattati e nei controlli, restituiva solo 2 studi, per un totale di 107 bovine con metrite, che consideravano l’effetto del trattamento antibiotico, o di una alternativa a questo, sull’intervallo parto-concepimento. In particolare, si osservava un miglioramento dell’intervallo parto-concepimento quando alle bovine con metrite era somministrata una associazione di ceftiofur e prostaglandine con significatività statistica P = 0.006. Al contrario, nel gruppo di animali trattato con ceftiofur in associazione a flunixine non si osservavano miglioramenti della performance riproduttiva.

Alla luce di questi dati deve essere comunque considerato che la disponibilità di studi che soddisfacessero i criteri di inclusione per la meta analisi era ridotto. L’evidenza fornita dal procedimento meta-analitico sulla base di un numero di lavori così esiguo è di conseguenza minore e pone l’attenzione sulla necessità di standardizzare alcune procedure sperimentali, così che lavori condotti da autori diversi siano più facilmente confrontabili ed adatti alla meta-analisi. Ad esempio, il tempo valutazione della presenza di metrite dopo il trattamento iniziale variava da 1 giorno a 7 settimane nei diversi studi che di conseguenza erano difficilmente paragonabili. Per valutare l’efficacia del trattamento in corso di metrite è sì necessario valutare il tasso di guarigione nel breve termine, ma è anche vero che la performance riproduttiva dell’animale affetto rappresenta un obiettivo a lungo termine. Negli studi futuri, quindi, sarebbe necessario introdurre delle misure di prevalenza della metrite, dopo il trattamento iniziale, a vari intervalli di tempo.

Il confronto degli effetti di trattamenti con antibiotici diversi non era possibile a causa della mancanza di studi che soddisfacessero i criteri di inclusione. Vista la classificazione del ceftiofur come un antibiotico di importanza critica in Medicina Umana da parte del WHO e le evidenze di una crescente resistenza batterica alle cefalosporine di terza e quarta generazione, sono necessari studi che valutino l’efficacia di trattamenti alternativi o con principi attivi antimicrobici considerati di minore importanza in Medicina Umana.

In conclusione, i risultati della presente meta-analisi mostrano la necessità di studi di buona qualità (design sperimentale, variabili valutate ecc.) affinché sia possibile confrontare non solo l’effetto di antibiotici diversi dal ceftiofur sul tasso di cura delle metrite e sulle performance riproduttive degli animali, ma soprattutto l’efficacia di trattamenti alternativi agli antibiotici, vista la crescente attenzione per il fenomeno della antibiotico-resistenza.

 

Antibiotic treatment of metritis in dairy cows – A meta-analysis

Haimerl P et al.

Dairy Sci. 100:3783-3795

doi.org/10.3168/jds.2016-11834