La metrite puerperale acuta nella bovina è una malattia sistemica che si manifesta entro i  primi 21 giorni dal parto con febbre (temperatura rettale > 39.5°C) e segni di tossiemia. E’ caratterizzata da utero aumentato di volume e da perdite vulvari da purulente ad acquose rossastre-marroni di odore fetido. A seconda della definizione di metrite impiegata per la diagnosi, la prevalenza di questa condizione può variare dal 20 al 40%.

E’ stato dimostrato l’effetto negativo della metrite puerperale sulla performance riproduttiva delle bovine, soprattutto quando la condizione evolve in endometrite oltre i 21 giorni dal parto. Una meta-analisi condotta da Fourichon et al. (2000) ha riportato la diminuzione del rischio di gravidanza entro i 150 giorni di lattazione e la riduzione del pregnancy rate in bovine affette. Da ciò emerge infertilità, aumento del tasso di riforma, costi dovuti ai trattamenti antibiotici, distruzione del latte prodotto dalle bovine trattate, costo in manodopera, rischio di residui e contaminanti nelle derrate alimentari.

I patogeni più frequentemente responsabili di metrite puerperale sono rappresentati da E. coli e Trueperella pyogenes, comuni colonizzatori dell’utero nella bovina postparto. A seconda di diversi fattori quali la risposta immunitaria dell’ospite, patogenicità del batterio, tale colonizzazione può evolvere in infezione. A causa dell’eziologia batterica molto varia, i trattamenti antibiotici sono generalmente considerati di beneficio per la risoluzione della metrite puerperale acuta. Tra quelli maggiormente impiegati troviamo penicilline, cefalosporine di terza generazione, o una combinazione di ampicillina e ossitetracicline o cloxacilline. Tuttavia, la resistenza ai presidi antimicrobici in medicina umana solleva crescenti preoccupazioni circa l’impiego di antibiotici in animali produttori di alimenti per cui si evidenzia sempre più la necessità di un utilizzo responsabile e mirato di tali presìdi.

In linea teorica la decisione del Clinico circa il trattamento delle patologie dovrebbe essere basata sulle informazioni scientifiche più recenti e con maggiore evidenza (evidence-based medicine). Tuttavia, la disponibilità di pubblicazioni è ad oggi molto ampia e spesso “disordinata” e/o difficile da interpretare. Al fine di fornire risultati scientifici che abbiano la maggiore affidabilità possibile è necessario condurre studi costituiti da trial clinici randomizzati con gruppo di controllo e dai risultati di più lavori di questo tipo è possibile costruire una meta-analisi. Il processo meta-analitico permette di condurre una analisi statistica di studi indipendenti tra loro che abbiano indagato lo stesso fenomeno, al fine di estendere la popolazione campione alla base dello studio e rendere i risultati indipendenti da elementi contingenti (area geografica, azienda, fattori casuali ecc.) del singolo studio.

In un lavoro precedente (Haimerl and Heuwieser, 2014) hanno riassunti l’effetto del trattamento antibiotico in bovine da latte con metrite da 23 trial clinici attraverso una revisione sistematica. Tuttavia non si considerava criticamente il tasso di remissione spontanea degli animali, la resistenza batterica e l’uso prudente di antibiotici. All’interno dei 23 trial, inoltre, si faceva uso di 10 diversi principi attivi antimicrobici (il ceftiofur era il prodotto maggiormente impiegato, in 17 studi su 23). In 7 lavori si osservava miglioramento delle condizioni cliniche negli animali trattati, ma nessuno individuava una influenza positiva sulla performance riproduttiva nelle bovine cui era somministrato ceftiofur, rispetto al gruppo di controllo.

L’obiettivo di questo studio, quindi, è stato rivalutare le pubblicazioni al fine di analizzare:

1) l’efficacia delle opzioni terapeutiche più comuni sulla prevalenza della metrite al momento della rivalutazione (follow-up) dopo il trattamento;

2) l’efficacia del ceftiofur sulla prevalenza della metrite al momento della rivalutazione dopo il trattamento;

3) confrontare l’efficacia del trattamento con antibiotici e del trattamento con principi terapici alternativi sulla prevalenza della metrite al momento del follow-up;

4) valutare la performance riproduttiva in animali trattati e non trattati.

 

Antibiotic treatment of metritis in dairy cows – A meta-analysis

Haimerl P et al.

Dairy Sci. 100:3783-3795

doi.org/10.3168/jds.2016-11834