Oggetto: Dare priorità ai trasporti di animali vivi alle frontiere – un dovere etico
Interrogazione con richiesta di risposta scritta alla Commissione
Articolo 138 del Regolamento
Annika Bruna, Virginie Joron, Catherine Griset, Julie Lechanteux, Aurelia Beigneux
24 aprile 2020
La pandemia di coronavirus ha portato al ripristino legittimo dei controlli alle frontiere tra alcuni Stati membri.
Le ONG hanno riferito che gli animali vivi sono sottoposti a tempi di attesa estremamente lunghi fino a 18 ore in tali valichi di frontiera, causando gravi sofferenze.
L’articolo 22 del Reg. (CE) n. 1/2005 del Consiglio, del 22 dicembre 2004, relativo alla protezione degli animali durante il trasporto prevede che:
“L’autorità competente adotta le misure necessarie per prevenire o ridurre al minimo qualsiasi ritardo durante il trasporto o la sofferenza degli animali quando circostanze imprevedibili impediscono l’applicazione del presente regolamento.
L’autorità competente provvede affinché siano prese disposizioni speciali nel luogo di trasferimenti, punti di uscita e posti d’ispezione frontalieri per dare priorità al trasporto di animali.“.
Fatto salvo il diritto degli Stati, nell’esercizio della loro sovranità, di ristabilire i controlli alle frontiere o la loro capacità di effettuare i necessari controlli sanitari, i trasporti di animali vivi dovrebbero avere la priorità sui trasporti di merci in cui le frontiere sono state ripristinate stabilito.
La Commissione potrebbe pertanto rispondere alle seguenti domande:
1. Perché l’articolo 22 non è stato applicato?
2. Che cosa intende fare la Commissione per garantire che, in caso di ripristino in futuro dei controlli alle frontiere nazionali, gli Stati membri attribuiscano priorità ai trasporti di animali?
Risposta data dalla sig.ra Kyriakides in nome della Commissione europea (27 giugno 2020)
Gli Stati membri sono i principali responsabili dell’attuazione della legislazione dell’UE in materia di protezione degli animali durante il trasporto, comprese tutte le misure per prevenire o ridurre al minimo eventuali ritardi durante il trasporto di animali conformemente all’articolo 22 del Reg. (CE) n. 1/2005 del Consiglio.
La Commissione è stata informata che, all’inizio della crisi COVID, le misure sanitarie adottate alle frontiere tra alcuni Stati membri hanno rallentato il traffico generale. Tuttavia, la Commissione ha rapidamente adottato orientamenti per le misure di gestione delle frontiere per proteggere la salute e garantire la disponibilità di beni e servizi essenziali. In questo contesto, sono state istituite “corsie verdi” per accelerare la circolazione di tutti i veicoli merci, compreso il trasporto di animali.
Di conseguenza, le poche situazioni critiche sono state rapidamente risolte.
La Commissione, lavorando a stretto contatto con gli Stati membri e i loro punti di contatto nazionali, continuerà a monitorare il rispetto del regolamento sul trasporto di animali in ogni circostanza. La questione del trasporto di animali sarà inoltre esaminata nell’ambito della strategia Farm to Fork recentemente adottata. Inoltre, la designazione di un terzo centro di riferimento sul benessere dei ruminanti e degli equini contribuirà anche a migliorare i controlli ufficiali relativi al trasporto di animali.
Fonte: Parlamento europeo