In data 11 novembre 2020, il Consiglio federale svizzero ha deciso di aumentare di 2000 tonnellate ciascuno i contingenti per l’importazione di burro e uova per l’anno in corso, in modo da garantire l’approvvigionamento dei consumatori in burro e uova nei prossimi mesi.

A causa della crisi innescata dal coronavirus, in primavera la domanda svizzera di burro e uova nel commercio al dettaglio è aumentata considerevolmente. In seguito alle misure disposte dal Consiglio federale a fine ottobre 2020 contro l’ulteriore aumento dei contagi da coronavirus e con l’imminente periodo natalizio, i rappresentanti dei due settori interessati prevedono un ulteriore incremento del consumo di questi due alimenti.

In seno a un gruppo di lavoro composto in modo paritetico con la partecipazione dei produttori di latte, l’Interprofessione Latte (IP Latte) ha convenuto di presentare un’ulteriore domanda di aumento del contingente doganale parziale di burro pari a 2000 tonnellate. Siccome negli ultimi anni in Svizzera è stato registrato un costante aumento della produzione di formaggio mentre la produzione di latte è rimasta costante, la produzione di burro è diminuita di conseguenza. A fronte dell’aumento della domanda, il contingente doganale parziale di burro è già stato incrementato a giugno e a settembre di quest’anno.

Con effetto dal 2021, il Consiglio federale ha delegato all’Ufficio federale dell’agricoltura la competenza di aumentare temporaneamente il contingente doganale parziale di burro dopo aver sentito le cerchie interessate. In questo modo si garantisce un approvvigionamento sicuro del mercato del burro svizzero con maggiore flessibilità.

L’aumento dei contingenti doganali parziali di burro e uova di consumo entra in vigore il 23 novembre 2020 ed è limitato fino a fine anno. Le quote del contingente di burro vengono vendute all’asta, mentre il contingente doganale parziale di uova di consumo viene attribuito in funzione dell’ordine di accettazione delle dichiarazioni doganali.

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