Sinkevičius: la nuova strategia sulla biodiversità non deve mettere a rischio l’approvvigionamento alimentare dell’UE e deve funzionare anche per gli agricoltori, evitando potenziali cali di reddito e importazioni di prodotti non sostenibili. Il Commissario ha inoltre sottolineato la necessità di un’adeguata valutazione dell’impatto prima di proporre obiettivi giuridicamente vincolanti.

Le misure per aumentare la sostenibilità ambientale dell’agricoltura dell’UE non devono compromettere la capacità degli agricoltori di produrre cibo per tutti“, hanno riferito numerosi deputati al Commissario Virginijus Sinkevičius nel corso del dibattito di lunedì.

La strategia dell’UE sulla biodiversità per il 2030 dovrebbe creare “condizioni (…) per sviluppare la necessaria resilienza” e fornire un “cambiamento trasformativo per garantire cibo sano nei nostri piatti e un reddito adeguato per gli agricoltori“, ha affermato il Commissario europeo per l’ambiente, l’oceano e la pesca nelle sue osservazioni iniziali. “Se non affrontiamo la biodiversità e la crisi climatica, gli agricoltori saranno i primi a soffrire“, ha aggiunto. Molti dei membri della Commissione AGRI hanno però criticato la strategia definendola eccessivamente ambiziosa, inflessibile, difficile da attuare e potenzialmente rischiosa per l’approvvigionamento alimentare nell’UE.

Una nuova strategia per lavorare per gli agricoltori, non contro di loro

Le misure a sostegno della nuova strategia sulla biodiversità devono essere progettate e attuate con gli agricoltori, non contro di loro“, hanno riferito numerosi deputati al Commissario Sinkevičius.

Gli agricoltori “svolgono un ruolo assolutamente essenziale nel preservare la biodiversità dell’UE. Senza di loro, non esiste una strategia per la biodiversità. Dobbiamo averli pienamente a bordo”, ha concordato Sinkevičius.

Compensare i cali del reddito ed evitare le importazioni di alimenti non sostenibili

I deputati hanno avvertito che alcuni obiettivi della nuova strategia potrebbero portare a tagli nella produzione e aumentare la dipendenza dell’UE dalle importazioni alimentari dall’estero. Hanno quindi chiesto al Commissario Sinkevičius in che modo l’esecutivo dell’UE vuole compensare gli agricoltori per le riduzioni del reddito ed evitare importazioni di prodotti agroalimentari meno sostenibili da paesi con ambizioni climatiche più basse.

La politica agricola dell’UE “rimarrà lo strumento chiave” per sostenere finanziariamente la transizione verso una sostenibilità a lungo termine e “il finanziamento aggiuntivo per lo sviluppo rurale (…) nel recovery package (…) dovrebbe contribuire ad aiutare gli agricoltori a realizzare questa transizione“, ha affermato il commissario Sinkevičius. Sul potenziale aumento delle importazioni di prodotti non sostenibili, il Commissario ha affermato che “l’UE è impegnata a combattere la perdita di biodiversità nei paesi partner [non UE]” e “la Commissione dovrà quindi valutare meglio l’impatto degli accordi commerciali sulla biodiversità“.

Corretta valutazione dell’impatto prima di adottare misure giuridicamente vincolanti

Molti deputati hanno nuovamente chiesto un’adeguata valutazione d’impatto da eseguire prima della stesura di qualsiasi proposta legislativa per capire in che modo questa influirebbe sugli agricoltori dell’UE, il loro reddito e la loro capacità di produrre alimenti a prezzi accessibili per tutto il continente.

Per tutti gli obiettivi abbiamo giustificazioni scientificamente valide“, ha insistito il commissario Sinkevičius. Ma “questa è una comunicazione e gli obiettivi in questa fase non sono giuridicamente vincolanti“, ha detto promettendo di “intraprendere una valutazione d’impatto completa” per tutti gli obiettivi giuridicamente vincolanti.

Il video integrale del dibattito è disponibile qui: Video-recording of the debate 

Fonte: Parlamento europeo