Al Parma & Congressi di Parma, il 9 Febbraio 2016, Ruminantia® ha invitato le aziende che supportano economicamente, o con il lavoro intellettuale, la rivista ad un workshop che sapeva più di brain-storming. Un incontro per ringraziarli di dare la possibilità a Ruminantia® di esistere e svilupparsi con sempre più servizi, ma anche per condividere le difficoltà e le opportunità che questa congiuntura sociale ed economica, forse solo apparentemente negativa, presenta al primario (allevatori), al secondario (industria) e al terziario privato (servizi e consulenze). Gli allevatori di ruminanti e le loro difficoltà sono state oggetto di tutto l’incontro dove si sono incontrate aziende importanti per la produzione di farmaci e vaccini come Elanco, Fatro, Ati, Ceva, Hipra, di integratori come Bioscreen, Sivam, Nutristar, Tecnozoo, Sepron, Agrolabo e Due T, oppure di servizi come la Farm Consulting di Arrigo Milanesi & C, la Animal Breeding Consulting di Fabiola Canavesi, lo Studio Lorenzi di Fabrizio Bonomi & Lorenzi e la Fantini Professional Advice, che è anche l’editore di Ruminantia. Hanno completato il gruppo Anna Mossini, nota giornalista freelance del mondo agricolo, e Luca Acerbis di Professione Allevatore. Come di rito, per incontri di questo genere ed essendo questo il primo, abbiamo iniziato con la presentazione della vision, della mission e dei valori di Ruminantia che qui sotto riportiamo integralmente:
Agli ospiti dell’incontro è stato donato un simpatico quaderno, con questo testo e dove è possibile scrivere delle note, realizzato per l’occasione gratuitamente dallo Studio Lorenzi.
Il passaggio successivo è stato quello di presentare agli sponsor la linea editoriale di Ruminantia® che prevede: un’informazione indipendente e laica; l’orgoglio e la passione di essere tecnici, allevatori ma anche italiani (Made in Italy); la sensibilizzazione al fatto che la cooperazione nella filiera che produce carni e latte è forse la vera soluzione a questa crisi globale, e quindi non solo italiana, del sottopagare produzioni primarie fondamentali come la carne e il latte. Altro aspetto non marginale della linea editoriale è quello di pensare sempre ad un “bicchiere mezzo pieno”, unico viatico per trovare soluzioni quando il futuro appare fosco e senza speranze. Presentando alcuni dati la redazione di Ruminantia® ha dimostrato che la strada del “pensare positivo” non dà molta popolarità alle riviste e sul web (ed in particolare su Facebook) dove le notizie catastrofistiche, rispetto a quelle scientifiche e oggettive, riscuotono molti consensi. Ci si è soffermati a presentare Ruminantia® Mese, supplemento dotato di un suo ISSN e DOI, dove scrivono mensilmente autori non in conflitto d’interesse. Si è discusso approfonditamente sul fatto che Ruminantia® non vuole essere solo una rivista on-line ma anche un luogo, non solo virtuale, dove gli attori della filiera zootecnica della produzione di latte e carne di ruminanti si possano ritrovare a discutere e trovare soluzioni essendo tutti sulla “stessa barca”. Molto delicato, ed in molti casi di difficile condivisione, l’argomento delle “scuole di pensiero” ossia delle diverse, e a volte contraddittorie, interpretazioni e soluzioni al medesimo problema che spesso la comunità dei tecnici e le industrie prospettano agli allevatori in termini di prodotti e di servizi. Ruminantia® ha presentato i risultati di un sondaggio presentato ai lettori dal titolo: “Esistono davvero le scuole di pensiero in veterinaria e zootecnia?”. Il responso dei lettori ha evidenziato questo aspetto vissuto da alcuni come una opportunità e da altri, come gli allevatori, come disagio. Non era la sede giusta dove discutere a lungo su questo argomento ma Ruminantia® proporrà a breve agli sponsor e a tutta la community di lettori una proposta di moralizzazione di questo aspetto ritenendolo grave in quanto causa di disaffezione per l’informazione, per l’utilizzo dei professionisti e per la proposta di beni strumentali. In chiusura, alcuni argomenti pratici sul come testimoniare nei fatti la vicinanza dei professionisti e dell’industria alla lotta degli allevatori per una adeguato prezzo del latte alla stalla e su come informare l’opinione pubblica e i medici sul fatto che il consumo di latte e carne rossa non solo non è nocivo alla salute ma è anche, e soprattutto, fattore di benessere. Ultimo passaggio ha riguardato la Fiera Internazionale della Bovina da Latte di Cremona. Questa fiera storica italiana, vetrina nazionale ed internazionale della nostra capacità di allevare e produrre beni strumentali di altissimo pregio, sta conoscendo un declino apparentemente inesorabile, costringendo le industrie italiane a promuovere i loro prodotti nelle altre fiere internazionali. Ruminantia®, con le aziende che vorranno partecipare, proverà a stimolare l’ente fiera ad un dialogo positivo e di rilancio di questa importante manifestazione. Soprattutto ora, dopo un EXPO di successo, e di forte interesse all’estero e non solo del nostro Made in Italy.