Con questo articolo iniziamo una serie di pubblicazioni dedicate allo stress da caldo, condividendo così la lunga esperienza di Phileo che negli anni è andata esprimendosi in uno specifico “Program Heat-Stress”.
Un utile strumento derivato da questo importante know-how è l’app dedicata:
Questo programma vede come principale – ma non unico – interprete il lievito vivo Actisaf in virtù delle sue note e benefiche azioni, che potremmo in parte così sintetizzare:
– durante lo stress da caldo Actisaf®, integrato alla dieta delle vacche da latte, migliora la funzione del rumine regolando il pH e riducendo il potenziale redox (Eh), migliorando la digestione delle fibre e la conversione degli alimenti. La capacità del lievito probiotico Sc 47 di regolare il pH del rumine è stata dimostrata in uno studio, già presentato in questa rubrica (In che modo il lievito vivo differisce dal bicarbonato per stabilizzare il pH ruminale nelle bovine da latte?), confrontandola con l’uso di 150 g di bicarbonato di sodio in vacche da latte alimentate con una dieta ad alto contenuto di amido che induce l’acidosi: Actisaf® a 5 g/vacca/giorno mostra risultati migliorativi rispetto a 150 g di bicarbonato di sodio nella sua capacità di mantenere il pH superiore a 6 dopo l’ingestione, promuovendo la microflora ruminale benefica, come valutato dal potenziale di riduzione (Eh) che promuove un migliore ambiente ruminale per l’attività batterica anaerobica.
Inoltre, ricollegandosi ad un concetto fondamentale, la sinergia con altri interpreti importanti, quali SafMannan e Selsaf è determinante anche nella riduzione e nella gestione dell’impatto dello stress da caldo. Andremo ad approfondire questo aspetto anche nel corso delle prossime pubblicazioni.
Il primo passo di questo percorso è legato alla prova di campo sperimentale di Salvati et al., pubblicata sul Journal of Dairy Science Vol. 98 No. 6, 2015:
Response of lactating cows to live yeast supplementation during summer
G. S. Salvati,* N. N. Morais Júnior,* A. C. S. Melo,* R. R. Vilela,* F. F. Cardoso,* M. Aronovich,† A. N. Pereira,‡ and M. N. Pereira*
Dairy Sci. 98:4062–4073
dx.doi.org/10.3168/jds.2014-9215
© American Dairy Science Association®, 2015.
Abstract
Come è noto, nelle vacche da latte che subiscono uno stress da caldo si assiste ad una diminuzione dell’ingestione e ad un’aumentata richiesta di risorse di glucosio, rendendo così necessaria l’adozione di strategie alimentari in grado di migliorare la digeribilità della dieta e il flusso di nutrienti “post-rumen”.
Materiali e metodi
Il trial si è svolto in un contesto di stress moderato, con un THI compreso tra 68 e 72 e un picco massimo di 85.1 (36°C – 98.5%H), su un gruppo di vacche in lattazione (tra gli 87 e i 207 GIM) con una produzione di circa 30 kg/giorno e che hanno ricevuto nel corso della prova 10 g ACTISAF/c/g.
Risultati e discussione
Gli autori hanno osservato risultati similari a precedenti trial, con un incremento di s.s. ingerita di 0,5 kg/giorno (+3,3%) e un incremento della produzione di latte di 1.3 kg (+ 5,12%).
Anche i benefici apportati da Actisaf sull’incremento della produzione giornaliera di grassi e proteine sono stati confermati. Si sottolinea che i risultati sono stati consistenti durante l’intero studio, mostrando un incremento costante nella produzione di latte (fig. 1).
Figura 1 – Impatto della supplementazione di Actisaf sulla produzione di latte.
Questo risultato ha mostrato una rapida risposta sulla produzione di latte dopo 4 giorni di integrazione con Actisaf® (fig. 2).
Studiando quindi l’azione di Actisaf® nella regolazione del calore, è stato rilevato negli animali trattati un incremento nel plasma di Niacina (fig. 3), conosciuta anche come acido nicotinico o vitamina B3 e nota per aumentare il flusso di sangue all’epidermide, anche negli esseri umani. Di conseguenza, recentemente, è stato suggerito che un livello più elevato di niacina dovrebbe aumentare la vasodilatazione e quindi diminuire la temperatura nella vacca da latte in modo più efficiente, in caso di stress da caldo. A livello di metabolismo animale, alcune fonti di niacina provengono da alimenti e/o integrazioni, ma la maggior parte viene dalla sintesi microbica. Inoltre, le concentrazioni di niacina nel plasma, sangue totale, globuli rossi e leucociti diminuiscono durante lo stress da caldo (Rungruang et al., 2014).
La niacina è sintetizzata dalla microflora nel rumine dei ruminanti. Actisaf®, riducendo il potenziale redox e modulando il bilanciamento del pH, promuove la crescita e l’attività della microflora ruminale, e dimostra di poter aumentare la sintesi di niacina, responsabile nella dissipazione del calore attraverso la pelle.
Gli elevati livelli di niacina rilevati nel plasma hanno potuto così giustificare la diminuzione della frequenza respiratoria (fig. 4) nelle vacche in stress da calore e trattate con Actisaf, indicando un importante aumento del benessere.
L’effetto di regolazione termica della massa corporea ha portato ad una consistente e maggiore concentrazione di glucosio nel plasma (fig.5) aumentandone quindi la disponibilità per la sintesi di lattosio dalla ghiandola mammaria e permettendo gli incrementi produttivi sopra descritti.
Figura 3 – Effetti della supplementazione di Actisaf sulla concentrazione di NIACINA nel plasma.
Figura 4 – Impatto della supplementazione di Actisaf sulla FREQUENZA RESPIRATORIA.
Figura 5 – Effetti della supplementazione di Actisaf sulla concentrazione di GLUCOSIO nel plasma.
Conclusioni
La supplementazione di lievito vivo Actisaf Sc47 migliora le prestazioni e il benessere delle vacche da latte sottoposte a stress termico. Il meccanismo apparentemente coinvolto è la regolazione dell’omeotermia del corpo e l’aumento della disponibilità di glucosio per la sintesi di lattosio dalla ghiandola mammaria. Il lievito probiotico Actisaf è stato il plausibile mediatore dell’aumentato contenuto di niacina nel plasma delle vacche trattate. Il lievito vivo ha anche attenuato l’acidosi metabolica durante un challenge di amido e ridotto le proporzioni di lattato e butirrato nel fluido ruminale, suggerendo un’azione positiva anche sul controllo dell’acidosi.
ACTISAF: ripristina il Bilancio Energetico Positivo
Sintesi di quanto emerso dallo studio:
-
- Miglioramento della termoregolazione grazie ad una migliore vasodilatazione periferica legata ad una maggiore concentrazione di niacina (o acido nicotinico, è una vitamina prodotta dai microrganismi nel rumine che, aumentando il diametro dei vasi sanguigni, migliora gli scambi tra sangue e tessuti circostanti.) e quindi una migliore frequenza respiratoria, con una conseguente diminuzione della perdita di energia metabolica.
- Incremento della produzione di latte, legato ad una maggior disponibilità di glucosio e quindi una miglior sintesi del lattosio. Le vacche da latte sottoposte a stress termico si affidano infatti principalmente al glucosio come fonte di energia:
Actisaf®, migliorando l’efficienza del rumine e aumentando la produzione di acidi grassi volatili, aumenta la sintesi del glucosio da parte del fegato.