La zoppia rappresenta una grave preoccupazione per il settore lattiero-caseario a causa della sua elevata incidenza ed impatto sul benessere degli animali e sulla produttività. La ricerca ha fornito dati sulla frequenza delle zoppie utilizzando metodologie diverse, rendendo difficile il confronto dei risultati ed ostacolando il processo decisionale a livello di azienda.

Gli obiettivi di questo studio erano quindi: determinare i livelli di frequenza della zoppia nei bovini da latte britannici attraverso un approccio di meta-analisi e capire i modelli con cui i casi di zoppia sono rilevati e classificati nella ricerca scientifica. Una revisione sistematica è stata condotta utilizzando le linee guida PRISMA-P per la selezione degli articoli. I modelli ad effetti casuali hanno stimato la misura della frequenza aggregata della zoppia gestendo l’eterogeneità attraverso l’analisi dei sottogruppi e la meta-regressione.

Sono stati identificati 68 documenti, di cui 50 includevano dati sulla prevalenza e 36 dati sull’incidenza della malattia. La prevalenza aggregata di zoppia nei bovini da latte britannici è stata stimata al 29,5% (95% CI 26,7-32,4%) mentre l’incidenza di zoppia per tutte le cause ha indicato 30,9 casi di zoppia per 100 vacche/anno (95% CI 24,5-37,9). Il tasso di incidenza di zoppia causa-specifica aggregata per 100 vacche-anno era 66,1 (95% CI 24,1-128,8) per la malattia della linea bianca, 53,2 (95% CI 20,5-101,2) per l’ulcera del piede e 53,6 (95% CI 19,2-105,34) per la dermatite digitale, con un 51,9 (95% CI 9,3-129,2) attribuibile ad altre lesioni correlate alla zoppia. I livelli di eterogeneità sono rimasti elevati. Gli articoli hanno contribuito ad una panoramica cronologica sulle fonti dei dati relativi alla zoppia.

Sebbene il sistema AHDB Dairy Mobility Scoring System (MSS) sia stato lanciato nel Regno Unito nel 2008 ed adottato poco dopo dal settore lattiero-caseario britannico come strumento standard per valutare la zoppia, altri metodi vengono utilizzati a seconda del ricercatore. I sistemi automatizzati di rilevamento della zoppia possono offrire una soluzione per la natura soggettiva degli MSS, ma sono stati utilizzati in un solo studio. Nonostante il riconoscimento della sotto-segnalazione di zoppia dai registri delle aziende agricole, 22 (31,9%) studi hanno utilizzato questa fonte di dati. La diversità dei metodi di raccolta e delle fonti dei dati relativi alla zoppia è stata una scoperta chiave. La comprensione delle cause alla base della zoppia è limitata. Standardizzare la definizione dei casi e dei metodi di ricerca migliorerebbe la conoscenza e la capacità di gestire la zoppia. Indipendentemente dal metodo di misurazione, la zoppia nei bovini da latte britannici è elevata.

Introduzione

La zootecnia è cambiata in modo sostanziale nel corso dell’ultimo secolo, in risposta alle questioni relative all’offerta per quanto riguarda lo sviluppo tecnologico, ed ai cambiamenti socio-demografici con un numero crescente di persone e la loro ricchezza che porta a una maggiore domanda di prodotti di origine animali. I vasti sistemi di sostentamento hanno lasciato il posto a strutture commerciali intensive , che ha portato ad un cambiamento nell’ambiente di produzione e di conseguenza all’aumento e/o dell’incidenza delle malattie in stalla, con conseguente riduzione del benessere degli animali . I leader politici vedendo la situazione della produzione zootecnica e l’elevato numero di relative ricerche scientifiche, si trovano a discutere e legiferare sulla produzione animale per realizzare sistemi standard più sostenibili dal punto di vista ambientale ed in paticolare con un benessere animale più elevato .

La zoppia è attualmente uno dei principali problemi sanitari del settore dell’allevamento, in particolare nel settore del bestiame da latte. Secondo l’Agricultural and Horticulture Development Board (AHDB) Dairy (precedentemente noto come DairyCo), un ente pubblico non dipartimentale del Regno Unito finanziato da agricoltori ed organizzazioni nella catena di approvvigionamento alimentare, comprende qualsiasi condizione del piede o eziologia che porta ad una locomozione anomala. Ha gravi effetti in termini di benessere animale, ha un impatto significativo sulla produzione a causa della riduzione della resa del latte, del rendimento riproduttivo e dell’aumento di peso, nonché dell’abbattimento involontario.

Le malattie podaliche causano nella vacca gravi ripercussioni in termini di benessere e hanno un impatto significativo sulla produzione di latte, sulla riproduzione, sull’aumento di peso e sull’abbattimento involontario. Inoltre l’incidenza dei costi di trattamento e delle perdite in termini produttivi di un animale con zoppia è un danno economico per l’allevatore. Willshire e Bell  hanno stimato che per un allevamento di bovine da latte tipico del Regno Unito, la zoppia clinica costa £ 7.499,30 all’anno, ovvero 0,97 pence per litro di latte (considerando 112 vacche di razza Frisona alimentate con una razione mista parziale, con una resa di latte media annua di 6.885 l/vacca ed un indice di parto medio di 410 giorni).

In precedenza, Kossaibati ed Esslemont hanno stimato i costi delle zoppie in un allevamento britannico di 100 vacche a 1.715 £ all’anno. Bennett e IJpelaar  hanno stimato i costi delle malattie endemiche del bestiame nel Regno Unito, fornendo anche un punteggio dell’impatto sul benessere animale in certe situazioni.

In questo studio la zoppia è costata al settore del bestiame bovino del Regno Unito 53,5 milioni di sterline, seconda alla mastite che è considerata la malattia più costosa per un allevamento di bovine da latte. La zoppia si è classificata al 1° posto nella valutazione dell’impatto sul benessere animale. Inoltre, l’impatto della zoppia sulla mobilità ed il comportamento specie-specifico di una vacca può scoraggiare l’adozione di nuove tecnologie sviluppate per migliorare l’efficienza aziendale come gli Automatic Milking Systems (AMS), che si basano sull’assistenza volontaria della vacca al robot di mungitura. Inoltre, le bovine malate di zoppia tendono a sdraiarsi a terra e la probabilità di rischio di mastite aumenta e quest’ultima è ancora più costosa per l’allevatore .

Esistono, tuttavia, dati incoerenti sulla zoppia, sia in termini di disponibilità che di accessibilità. Ciò è particolarmente importante quando si stima o si calcola la frequenza della malattia; un parametro chiave per le analisi economiche sulla salute degli animali. L’affidabilità delle stime è strettamente associata alla qualità dei dati disponibili. I registri aziendali degli allevamenti, vengono comunemente usati come fonte di dati per calcolare la frequenza delle malattie podali, ma gli studi concludono costantemente che la zoppia nelle vacche viene sottostimata dagli allevatori.

Whay et al. dimostrano che gli agricoltori sottostimerebbero la prevalenza di zoppia del 17% rispetto alle osservazioni di un ispettore indipendente e formato. Leach et al. hanno riferito che questa differenza è vicina al 30%, con la prevalenza media di zoppia riferita dagli allevatori intorno al 7%. Sono stati sviluppati sistemi di punteggio con scale ordinali, basate sulla postura dell’animale e sul modello di deambulazione per aiutare la stima della malattia. Tuttavia, la soggettività nell’assegnare il punteggio e la diversità degli strumenti di punteggio utilizzati contribuiscono all’ incongruenze nella valutazione dello stato della bovina .

La mancanza di una definizione standard di zoppia predispone ad errori di classificazione della malattia; e la diversità dei modelli degli studi, la raccolta dei dati e la metodologia di analisi utilizzata nella ricerca scientifica, ostacolano la nostra capacità di confrontare i risultati con altri studi diversi, rendendo difficile il processo decisionale agli allevatori. Senza un metodo standard di valutazione dei livelli di frequenza delle zoppie è difficile comprendere l’andamento della condizione di salute della bovina nel tempo e valutare l’efficacia delle misure per gestire le malattie podali.

Gli obiettivi di questo studio erano:

  • Effettuare una meta-analisi per stimare il tasso di prevalenza ed incidenza di zoppia nelle bovine da latte del Regno Unito dal 1823.
  • Analizzare cronologicamente l’uso di diversi metodi di rilevazione e classificazione di zoppia utilizzati nella ricerca britannica sui bovini da latte, per studiare le tendenze temporali e determinare se specifici metodi sono stati utilizzati in modo coerente.

 

 

Profiling Detection and Classification of Lameness Methods in British Dairy Cattle Research: A Systematic Review and Meta-Analysis

João Sucena Afonso1*, Mieghan Bruce2, Patrick Keating3, Didier Raboisson4, Helen Clough1, George Oikonomou1 and Jonathan Rushton1

1) Department of Livestock and One Health, Institute of Infection, Veterinary & Ecological Sciences, University of Liverpool, Liverpool, United Kingdom.

2) School of Veterinary Medicine, College of Science, Health, Engineering and Education, Murdoch University, Murdoch, WA, Australia.

3) Médecins Sans Frontières – OCA, Manson Unit, London, United Kingdom.

4) IHAP, Université de Toulouse, INRA, ENVT, Toulouse, France.

https://doi.org/10.3389/fvets.2020.00542