Nel quadro della riforma della PAC, un rappresentante della Commissione, direttore generale aggiunto Mihail Dumitru, ha presentato gli aspetti di semplificazione e sussidiarietà delle proposte della Commissione sul “Futuro della PAC” in occasione della riunione del 30 agosto scorso. La presentazione è stata condotta sulla base della presentazione discussa dal Commissario Hogan durante l’ultima riunione del Consiglio AGRIFISH prima della pausa estiva.

La semplificazione della PAC é priorità fondamentale dal 2014. La Commissione europea sottolinea che nel corso di questi anni sono stati fatti progressi notevoli a livello legislativo, grazie ai contributi di tutti gli attori politici, ovvero Parlamento europeo, Consiglio europeo, Stati Membri. La vera semplificazione per gli agricoltori e per i beneficiari della PAC può esserci solo se, rispetto agli obiettivi ed impegni assunti dalla Commissione con la comunicazione di novembre 2017, ci sarà e verrà mantenuta chiarezza.

Nella fase di consultazione sulle proposte per la riforma PAC, la partecipazione è stata notevole, con un contributo da parte di 52 mila persone partecipanti al dibattito. Il processo di consultazione ha portato a messaggi ben chiari, che andrebbero considerati per la semplificazione della politica agricola. In particolare:

  • è risultata una forte richiesta affinché sia ridotta la complessità delle disposizioni, soprattutto per quanto riguarda i requisiti del greening. Le critiche in tal senso sono state fatte soprattutto per gli oneri amministrativi e per il limitato impatto sull’ambiente e sul clima;
  • vi è una forte richiesta per il passaggio da un sistema basato su controlli e sanzioni ad uno concentrato sul raggiungimento dei risultati, in ottemperanza alle nuove disposizioni;
  • È necessaria una politica più ambiziosa e mirata che tenga in considerazione le specifiche realtà diverse tra le varie regioni dell’UE per aspetti sia sociali che culturali, oltre che territoriali; in questo senso, servirebbero norme che tengano conto di tali differenze;
  • Nonostante la peculiarità locale delle diverse regioni europee, la PAC dovrebbe mantenere un profilo comune a livello centrale, affinché sia possibile mantenere e preservare il mercato unico.

In sostanza, le richieste vertono su un nuovo modello di sussidiarietà, accompagnato da un nuovo quadro dell’UE che garantisca una PAC con pari opportunità ed integrità del mercato unico. Un aspetto importante è la volontà di demandare agli Stati Membri la possibilità di plasmare strumenti e misure a disposizione per valutare la situazione specifica a livello nazionale, tenendo conto delle sfide che ogni Stato Membro affronta singolarmente. Tale obiettivo si può raggiungere se a livello UE vengono date norme più chiare e mirate, flessibili e trasparenti, sulla base di sussidiarietà ed efficacia di tali misure, per permettere, a livello nazionale e regionale, la decisione di norme più specifiche. La Commissione prevede che il riequilibrio delle competenze garantirà benefici maggiori per tutti gli attori della PAC, dalla Commissione europea fino ad agricoltori e beneficiari.

 Il processo di semplificazione dovrà essere portato avanti attraverso tutte le fasi del ciclo politico, non solo a livello nazionale, attraverso:

  • un lavoro di pianificazione per la semplificazione di entrambi i pilastri, con l’obiettivo di snellire la mole degli attuali piani strategici, diversi e numerosi attraverso tutte le regioni UE, in unico piano strategico;
  • l’implementazione della politica agricola, puntando a requisiti più semplici;
  • assicurazione (norme generali sui controlli, audit e sanzioni);
  • prestazioni (semplificazione della segnalazione di un numero inferiore di indicatori).

Per quanto riguarda le norme generali sui controlli, gli audit e le sanzioni, sono stati raggiunti dei buoni progressi anche in tale ambito, considerando l’introduzione delle tecnologie di localizzazione geospaziale. L’obiettivo è rafforzarne l’uso, poiché l’osservazione con il satellite Copernicus è stato possibile raccogliere dati ed informazioni sulle prestazioni agricole, climatiche ed ambientali delle aziende, molto utili per comprendere la gestione di questi aspetti. Per gli agricoltori, dal punto di vista pratico, la gestione dei dati, delle informazioni e degli aspetti burocratici sarà del tipo “clicca e conferma”, senza la necessità di inserire ulteriormente altri dati. Inoltre, il sistema dei controlli sarà possibile per gli Stati Membri grazie all’utilizzo delle tecnologie geospaziali e la Commissione prevede un aumento della sussidiarietà per la discrezionalità in materia di controlli. Un ultimo aspetto discusso sui controlli riguarda la flessibilità: non ci saranno più aspetti prescrittivi, la decisione sulla gestione delle differenze e la definizione di eventuali sanzioni spetterà agli Stati Membri. Questa flessibilità unitamente alle possibilità future per gli Stati membri di progettare i propri interventi per quanto riguarda le condizioni di ammissibilità e le varie definizioni dovrebbe tradursi in un assetto di sostegno molto più personalizzato per i singoli Stati Membri e i suoi agricoltori, riducendo così gli oneri amministrativi e in con ogni probabilità la pressione di controllo sugli agricoltori, ma mantenendo la parità di condizioni attraverso principi comuni a livello dell’UE.

Per le politiche basate sul raggiungimento sui risultati, sarà necessario realizzare un sistema di monitoraggio e valutazione, nonché di rendicontazione. Inoltre, le richieste per i sistemi di rendicontazione saranno razionalizzate, basando tali sistemi sulle performance ed esigendo un’unica relazione annuale. L’obiettivo è chiedere agli agricoltori zero nuovi requisiti in materia di dati da fornire, proprio in virtù del maggior utilizzo delle nuove tecnologie. La Commissione europea sta puntando ad un parternariato, spostando alcune delle proprie responsabilità agli Stati Membri. Sarà quindi possibile dare semplificazione se tutti gli attori si concentreranno sulle potenzialità offerte dalla nuova PAC, ma questo implica la realizzazione di un quadro normativo solido, in grado di bilanciare adeguatamente pesi e contrappesi.

Se vuoi leggere la presentazione completa, clicca qui. Per seguire invece la presentazione con relativo dibattito tra Commissione ed eurodeputati avvenuta in sede di AGRI Meeting del 30 agosto, clicca qui.