In base ai dati INPS, tra il 2019 e il 2018 diminuiscono gli operatori agricoli, ma aumentano le giornate di lavoro prestate complessivamente, ciò implica un maggior numero di giornate pro capite. In particolare sono gli operi a tempo determinato a diminuire, mentre la componente a tempo indeterminato è interessata da un lieve aumento.

L’agricoltura italiana, vista l’alta vocazione del Paese, necessita annualmente di ingenti quantità di manodopera, soprattutto stagionale. Si tratta di attività spesso fisicamente impegnative e i cittadini italiani sembrano sempre meno interessati ad un impiego in questo settore, nonostante la bassa professionalità richiesta e l’elevato tasso di disoccupazione che caratterizza il Paese, soprattutto in alcune aree e per la componente giovanile.

Anche la senilizzazione del Paese contribuisce a rendere la popolazione inappropriata al lavoro agricolo, sicché i lavoratori italiani tendono ad approdare a questo settore in momenti di necessità ed a rifuggirne appena ottengono opportunità altrove. Per portare a termine le varie attività agricole, diventa pertanto indispensabile la disponibilità della manodopera straniera, purtroppo spesso sottopagata.

La necessità di impiegare grandi quantità di lavoratori in brevi periodi di tempo, fa sì che la manodopera straniera diventi per gli imprenditori una risorsa fondamentale, sebbene, almeno per quanto riguarda la componente extracomunitaria, l’ingaggio presenti notevoli difficoltà connesse alle procedure burocratiche necessarie per ottenere il permesso di soggiorno, particolarmente complesse per i piccoli produttori (che rappresentano la maggioranza).

Del resto, è molto elevato il numero di extracomunitari che, a causa della mancanza di opportunità di lavoro nei propri Paesi d’origine, viene spinto a recarsi in Italia con l’idea di inviare denaro alle famiglie. Si tratta per lo più di persone giovani disposte ad accettare anche paghe misere nella speranza di migliorare la propria condizione e quella delle famiglie nei Paesi di origine, ma ciò condiziona l’intero mercato del lavoro andando a deteriorare ulteriormente le condizioni dell’offerta.

I vari controlli e l’inasprimento delle pene previste nell’ordinamento italiano per impedire lo sfruttamento del lavoro hanno migliorato la situazione, senza però risolvere il problema. L’emergenza legata al COVID-19 ha messo in evidenza la vulnerabilità del sistema italiano in relazione al fabbisogno di manodopera stagionale (Le misure per l’emergenza COVID-19 e la manodopera straniera in agricoltura).

Il presente rapporto intende contribuire alla conoscenza del fabbisogno di lavoro dipendente in agricoltura, attraverso un approfondimento effettuato sui dati ufficiali prodotti dall’INPS, relativi agli operai a tempo determinato e indeterminato in agricoltura per l’anno 2019 ed in confronto all’anno precedente.

Per approfondire scarica il documento “Gli operai agricoli in Italia secondo i dati INPS – Anno 2019”