Prime prove di vaccinazione contro la Tubercolosi Bovina in Inghilterra e Galles, grazie ai ricercatori governativi.

Queste prove consentono di accelerare il lavoro verso l’introduzione pianificata di un vaccino per il settore bovino entro il 2025, un nuovo importante traguardo per eradicare questa malattia altamente dannosa per gli animali.

Per l’Inghilterra ed il Galles, la Tubercolosi Bovina (TBC) è una delle sfide più difficili da affrontare nell’ambito della salute degli animali. Più di 40.000 capi di bestiame vengono macellati ogni anno a causa dell’infezione da TBC. Tuttavia, un vaccino potrebbe diventare un potente strumento nella lotta contro questa malattia, una volta effettuati i test necessari e le successive approvazioni per garantirne la sicurezza e l’efficacia.

Si tratta di uno dei diversi elementi chiave della strategia a lungo termine in materia di TBC, per eradicare la malattia in Inghilterra entro il 2038. Le misure includono piani per eliminare progressivamente l’abbattimento dei tassi in Inghilterra, migliorare il regime dei test sui bovini e le vaccinazioni sui bovini contro la malattia nei tassi, e rafforzare la prevenzione.

Le prove sul campo saranno condotte nei prossimi quattro anni da DEFRA, Governo Gallese e Governo Scozzese, dopo 20 anni di ricerca innovativa sui vaccini contro la Tubercolosi Bovina e sui test diagnostici.

Il Segretario dell’Ambiente George Eustice ha dichiarato: “La Tubercolosi Bovina è una malattia lenta ed insidiosa che può causare un notevole danno per gli allevatori che soffrono della perdita di animali produttivi. Questa scoperta scientifica è un grande passo avanti nella nostra battaglia per vedere la malattia eradicata da questo paese. Con l’introduzione di misure preventive più ampie come i vaccini per bovini, accelereremo altri elementi della nostra strategia ed inizieremo ad eliminare gradualmente l’abbattimento dei tassi in Inghilterra, poiché nessuno vuole continuare indefinitamente l’abbattimento di una specie protetta”.

Il Capo Veterinario del Regno Unito, Christine Middlemiss ha dichiarato: “La ricerca innovativa dell’Agenzia per le piante e la salute degli animali è stata fondamentale nello sviluppo di questo potenziale vaccino. Mentre non esiste un modo unico per combattere questa malattia dannosa e complessa, la vaccinazione dei bovini è un potenziale nuovo strumento che sarà utile per il nostro approccio per affrontare e prevenire la patologia, fornendo un supporto vitale alle nostre aziende agricole. La Tubercolosi Bovina rappresenta una sfida globale ed il Regno Unito ha sfruttato la sua comunità scientifica per sviluppare potenziali soluzioni come la vaccinazione e nuovi test diagnostici che potrebbero essere utili anche ad altri paesi”.

Lo sviluppo di un vaccino è stata una priorità assoluta delineata nella risposta del governo ad una revisione indipendente della strategia in materia di TCB di 25 anni, guidata dal professor Sir Charles Godfray. La risposta alla Godfray Review ha definito i piani per eliminare progressivamente l’abbattimento intensivo nei prossimi anni e ha sottolineato la necessità di un approccio combinato che includa la vaccinazione per eradicare la malattia in Inghilterra entro il 2038.

Il Vicepresidente junior della Associazione dei Veterinari del Regno Unito, James Russell ha dichiarato:

“L’introduzione di un vaccino valido per i bovini utilizzato in combinazione con un test DIVA convalidato ha il potenziale per essere un punto di svolta assoluto ai nostri sforzi per controllare ed eradicare la Tubercolosi Bovina, ed è qualcosa che il prossimo rapporto del nostro gruppo di lavoro di esperti TBC, ha identificato come un priorità chiave. Queste prove sul campo segnano l’apice di anni di ricerca innovativa e di sforzi da parte della comunità scientifica veterinaria per ampliare la gamma di strumenti a disposizione di veterinari e allevatori per affrontare la Tubercolosi Bovina”.

Le ultime statistiche sulla TBC in Inghilterra, mostrano che il numero complessivo dei nuovi casi di TBC in allevamento è diminuito del 9% nell’ultimo anno (fino a novembre 2019), una riduzione del 10% del numero di allevamenti non ufficialmente indenni dalla malattia ed una riduzione del 4% del numero totale di animali macellati a causa della malattia. I dettagli completi di queste statistiche sono disponibili qui.

 

Fonte: Department for Environment, Food & Rural Affairs and Animal and Plant Health Agency