Gli indicatori mostrano una possibile riduzione nel 2017

Produzione di mangimi nel 2016

Secondo i dati forniti dai membri FEFAC, la produzione di mangimi nell’UE-28 nel 2016 ha raggiunto i 155,4 milioni di tonnellate, cifra superiore dello 0,4% rispetto al 2015. Il mangime per pollame ha visto la sua produzione crescere del 2%, mentre quello destinato all’alimentazione dei suini è diminuito dell’1%. La produzione di mangime per i bovini è rimasta invece stabile.

Per quanto riguarda l’allevamento di suini, dopo due anni di crescita moderata, la produzione di mangime è diminuita dell’1% nel 2016. Questo può essere spiegato in parte dagli effetti della peste suina africana nell’Europa orientale, che ha inciso pesantemente sullo sviluppo della produzione di carni suine, ma anche dai bassi prezzi di mercato per la carne suina nella prima metà del 2016 e dalla grande disponibilità di cereali per mangimi a prezzi bassi che hanno contribuito all’aumento della miscelazione in azienda.

Il quadro è estremamente contrastante in tutta l’Europa per quanto riguarda i mangimi per i bovini. I Paesi Bassi e la Polonia hanno visto la loro produzione di mangimi per bovini aumentare di oltre l’8%, mentre la Francia si è mossa nella direzione opposta, riflettendo la situazione della produzione nazionale di latte dopo l’abolizione delle quote latte.

Infine, nonostante l’epidemia di influenza aviaria che ha colpito diverse regioni d’Europa, la produzione di mangimi per pollame nel 2016  è andata abbastanza bene e ha confermato la sua posizione di segmento principale della produzione di mangimi composti industriali dell’UE, ben prima di quello dei suini.

Per il terzo anno consecutivo la Polonia è stata uno dei paesi più performanti, con una crescita annua del + 4,7%, sostenuta dalla domanda di mangimi per pollame (+ 6%) che ha trasformato la Polonia nel più grande paese produttore di pollame nell’UE. La Polonia ha inoltre registrato un + 8% nei mangimi bovini. Tra gli altri grandi paesi produttori dell’UE, l’Italia, i Paesi Bassi e la Spagna hanno registrato risultati positivi (+ 1,0 / 1,5%), mentre la Germania è rimasta stabile. La Francia ha registrato un calo della produzione del 3-4% in tutti i segmenti, dovuta a una riduzione della produzione di latte dopo l’abolizione delle quote latte o all’impatto dell’AI in particolare nel sud della Francia.

Tuttavia, la Francia rimane in terza posizione in termini di produzione complessiva di mangimi, sebbene il divario con la seconda, la Spagna, si sia ulteriormente ampliato. La Germania rimane invece in prima posizione.

Previsioni per il 2017

Gli esperti di mercato FEFAC sono relativamente prudenti per quanto riguarda la produzione di mangimi industriali nel 2017. Il settore lattiero-caseario deve ancora recuperare dopo la grave crisi del prezzo del latte, con conseguente probabilità di impatto negativo sulle mandrie di bovine da latte nel 2017. Gli adeguamenti nazionali per soddisfare i criteri ambientali svolgono anche loro un ruolo importante. Questi sviluppi potrebbero portare ad una riduzione della produzione di mangimi per bovini dello 0,5%. La stabilizzazione prevista della produzione di carni suine in Europa potrebbe indurre una moderata riduzione della domanda di alimenti per maiali (-1%). Le esportazioni di pollame continueranno ad essere influenzate dall’influenza aviaria, mettendo così pressione sulla produzione di pollame nell’UE e di conseguenza sul segmento dei mangimi (+ 0%). Nel complesso, ciò comporterebbe una riduzione dello 0,5% della produzione di mangimi composti nel 2017 rispetto al 2016.

Un certo numero di parametri influenzeranno evidentemente questa previsione. L’evoluzione delle epidemie di influenza aviaria e della peste suina africana sarà decisiva, in particolare per quanto riguarda la conservazione delle capacità di esportazione dell’UE.

Fonte: Fefac