“One Health”, strategie alimentari per ridurre l’uso di medicinali veterinari
Antonella Baldi (UniMi) “Gli antiossidanti e la salute animale, quanto sappiamo e quanto supponiamo?”. Umberto Bernabucci (Unituscia) “Lo stress da caldo: come intervenire per via alimentare?”
Questo è uno dei contributi proposti in Fieragricola a Verona dall’Associazione nazionale tra i Produttori di Alimenti Zootecnici (Assalzoo) finalizzato alla riduzione e all’uso razionale dei farmaci.
I relatori, provenienti dall’Università di Milano e della Tuscia, hanno ribadito che per ridurre l’uso dei farmaci bisogna curare tutti gli aspetti gestionali che possono avere ruolo di profilassi nei confronti delle principali malattie che colpiscono gli allevamenti. In particolare, la Dott.ssa Baldi ha approfondito il ruolo degli antiossidanti nella razione, e il ruolo protettivo che svolgono nella fase di transizione e nel post-partum, che sappiamo essere le fasi più delicate.
Queste fasi si accentuano soprattutto nel periodo estivo, e qui Umberto Bernabucci ha ribadito i dovuti accorgimenti per preservare la salute degli animali durante questa stagione critica. In particolare, il Prof. Bernabucci si è soffermato sulle notevoli modifiche che possono essere riscontrate nel metabolismo degli animali che vivono questo particolare stress.
Valorizzare gli ex-prodotti alimentari per aumentare la circolarità dell’allevamento
Luciano Pinotti (UniMi), Valentina Massa (Dalma Mangimi Spa).
Il secondo evento organizzato da Assalzoo si è incentrato sugli sprechi dell’industria alimentare (dell’alimentazione umana) e sull’uso che se ne potrebbe fare nella filiera mangimistica.
Da sempre l’industria mangimistica cerca di valorizzare tutti i sottoprodotti industriali per evitare la competizione alimentare tra uomo e animale.
Si sente spesso dire che gli sprechi alimentari nel mondo occidentale sono abbastanza consistenti: partendo da questo, l’Università di Milano è riuscita a stabilire un protocollo di lavorazione di questi scarti (soprattutto dai prodotti di forno).
Il Prof. Luciano Pinotti ha specificato la ristretta cerchia di alimenti che possono essere riutilizzati nella catena alimentare e la riduzione di emissioni che deriverebbe dalla mancata inclusione di cereali che possono essere destinati al consumo umano.
Particolare attenzione è stata posta ai residui di imballaggi che potrebbero inquinare i mangimi e ai rischi microbiologici che potrebbero portarsi dietro questi prodotti: tutti rischi facilmente debellabili grazie ad un buon programma di analisi delle materie prime.
La presentazione è stata conclusa da Valentina Massa, della Dalma Mangimi Spa, che rappresenta un modello virtuoso di riciclo di queste materie prime.