Gli esperti EFSA di pesticidi hanno sviluppato un metodo che potrebbe aiutare i valutatori dei rischi a sfruttare meglio i dati epidemiologici nella valutazione delle sostanze attive impiegate nei pesticidi.

Il gruppo di esperti scientifici sui prodotti fitosanitari e i loro residui (PPR) ha anche formulato raccomandazioni su come migliorare la qualità e l’affidabilità degli studi epidemiologici utilizzati nella valutazione dei rischi da pesticidi.

Il parere scientifico del gruppo fa seguito a una revisione della letteratura scientifica commissionata dall’EFSA che ha rilevato in alcuni studi epidemiologici associazioni significative tra esposizione ai pesticidi e 23 principali categorie di esiti sulla salute umana.

Nel rapporto che ne è derivato è stata individuata anche una serie di limiti e criticità che influenzano l’affidabilità di tali studi e la loro applicabilità alla valutazione con finalità normative dei rischi connessi alle sostanze attive presenti nei pesticidi.

Oltre ad affrontare tali limiti, il parere del gruppo PPR propone anche una metodologia per integrare evidenze epidemiologiche e dati provenienti dalla tossicologia sperimentale, in quanto le due diverse linee di evidenze possono completarsi a vicenda nel processo di valutazione dei rischi.

L’utilizzo delle evidenze tratte da studi epidemiologici nella valutazione dei rischi connessi ai pesticidi è il tema di una conferenza che si terrà all’EFSA a novembre. Il termine ultimo per iscriversi all’evento è il 6 novembre.

Fonte: EFSA