Secondo i deputati della Commissione ENVI del Parlamento europeo, per aumentare l’ambizione climatica globale e prevenire la “rilocalizzazione delle emissioni di carbonio”, l’UE dovrebbe applicare un “carbon price” alle importazioni che provengono da paesi con minori ambizioni per quanto riguarda il clima.
Venerdì, la Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (ENVI) ha adottato una risoluzione su un meccanismo di adeguamento alle frontiere del carbonio (CBAM) dell’UE compatibile con l’OMC con 58 voti a favore, 8 contrari e 10 astensioni.
La risoluzione sottolinea che la maggiore ambizione dell’UE sul cambiamento climatico non deve portare ad una “rilocalizzazione delle emissioni di carbonio”, poiché gli sforzi globali per il clima non porteranno benefici se la produzione dell’UE verrà spostata in paesi non UE che hanno norme sulle emissioni meno stringenti.
I deputati sostengono quindi l’introduzione di un CBAM compatibile con l’OMC per fissare un prezzo del carbonio sulle importazioni di determinati beni dall’esterno dell’UE, se questi paesi non sono abbastanza ambiziosi riguardo al cambiamento climatico. Ciò creerebbe un incentivo per le industrie commerciali dell’UE e non UE a decarbonizzare in linea con gli obiettivi dell’accordo di Parigi.
I deputati sottolineano che questo sistema dovrebbe essere concepito con l’unico scopo di perseguire obiettivi climatici e condizioni di parità a livello globale, e non essere utilizzato impropriamente come strumento per rafforzare il protezionismo.
La CBAM dovrebbe far parte di una più ampia strategia industriale dell’UE e coprire tutte le importazioni di prodotti e materie prime nell’ambito dell’ETS EU. I deputati hanno inoltre aggiunto che entro il 2023, e in seguito a una valutazione dell’impatto, dovrebbe coprire il settore elettrico e i settori industriali ad alta intensità energetica, come cemento, acciaio, alluminio, raffineria di petrolio, carta, vetro, i prodotti chimici e i fertilizzanti, che continuano a ricevere sostanziali assegnazioni gratuite e rappresentano ancora il 94% delle emissioni industriali dell’UE.
Per prevenire la rilocalizzazione delle emissioni di carbonio, il prezzo del carbonio nell’ambito del CBAM dovrebbe essere collegato al prezzo delle quote dell’UE nell’ambito dell’EU ETS.
Prossimi passi
La plenaria voterà sulla risoluzione nella sessione dell’8-11 marzo 2021. La Commissione dovrebbe presentare una proposta nel secondo trimestre del 2021.
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Fonte: Parlamento europeo