La futura politica agricola comune (PAC) propone un approccio modernizzato e semplificato per consentire all’agricoltura dell’UE di soddisfare le esigenze economiche, sociali e ambientali in costante evoluzione di un mondo globalizzato. Nella sua proposta, la Commissione europea delinea una visione di una PAC più mirata, più flessibile ed più efficace. Vitale per raggiungere questo obiettivo è un nuovo modo di lavorare.
Futuri obiettivi della PAC
Nove obiettivi comuni a tutti i Paesi dell’UE pongono le basi della politica, riflettendo un’elevata ambizione a livello dell’UE per la PAC nel suo insieme. Dalla salvaguardia della biodiversità all’assicurazione di un reddito equo, al sostegno del rinnovo generazionale all’azione per i cambiamenti climatici, gli obiettivi coprono una vasta gamma di questioni che mirano ad affrontare le emergenti sfide ambientali, sociali ed economiche.
Al fine di raggiungere questi obiettivi, la Commissione europea presenta agli Stati membri dell’UE un numero di strumenti, requisiti su come dovrebbero essere utilizzati e indicatori per misurare i progressi.
La politica sposta l’accento dalla conformità e dalle regole ai risultati e alle prestazioni. L’approccio unico per tutti è sostituito da un sistema più flessibile, con una maggiore libertà per i paesi dell’UE di decidere il modo migliore per raggiungere gli obiettivi comuni e, allo stesso tempo, rispondere alle esigenze specifiche dei loro agricoltori e delle comunità rurali. È qui che entrano in gioco i piani strategici della PAC.
Piani strategici della PAC
I piani strategici della PAC garantiranno agli Stati membri una sussidiarietà che rifletterà meglio le loro circostanze particolari e garantirà un settore agricolo più resiliente in Europa. Come primo passo, gli Stati membri producono una valutazione approfondita delle loro esigenze sulla base di un’analisi dei punti di forza, delle debolezze, delle opportunità e delle minacce (SWOT) del loro territorio e settore agroalimentare. Ciò viene condotto in stretta consultazione con le autorità nazionali competenti e altre parti interessate importanti.
Come parte del nuovo dialogo strutturato, la Commissione fornirà agli Stati membri raccomandazioni su misura per la preparazione dei loro piani strategici della PAC, compresa la fissazione di obiettivi specifici che tengano conto degli obiettivi della PAC e di altre normative a livello UE, come il Green Deal europeo. Un’analisi della Commissione europea conferma la compatibilità della PAC con il Green Deal dell’UE e le relative strategie Farm to Fork e Biodiversità.
Dotato di una solida conoscenza delle sue esigenze a livello nazionale o regionale, nonché di informazioni strategiche della Commissione europea, lo Stato membro sviluppa una strategia di intervento. Questo secondo passo vede gli Stati membri selezionare determinati strumenti della PAC e fissare obiettivi quantificabili per orientare l’attuazione nel periodo di bilancio. I piani strategici della PAC riguarderanno tutti gli strumenti della PAC finanziati dall’UE disponibili nell’ambito dei pagamenti diretti, del sostegno specifico del mercato e dello sviluppo rurale. Per la prima volta, la loro attuazione sarà soggetta ad un approccio strategico poiché sarà considerata solo la combinazione più efficace e complementare di strumenti.
Gli Stati membri devono quindi inviare i loro piani strategici della PAC alla Commissione europea per l’approvazione formale. Tale approvazione si baserà sulla coerenza, il contributo effettivo agli obiettivi della PAC e le esigenze individuate, nonché su altri potenziali esiti come l’impatto sul corretto funzionamento del mercato interno, ad esempio.
Infine, una volta approvati e attuati, gli Stati membri dovranno presentare una relazione annuale sulle prestazioni basata sui loro piani. Tali relazioni aiuteranno la Commissione europea a monitorare l’attuazione delle politiche e a valutare i progressi verso gli obiettivi fissati per il periodo di bilancio complessivo.
La nuova PAC incoraggerà e sosterrà un maggiore utilizzo delle moderne tecnologie e innovazioni. Nel corso dell’attuazione della PAC, i sistemi di consulenza agricola e i sistemi per la conoscenza e l’innovazione agricola a livello locale aiuteranno gli agricoltori a comprendere e rispettare meglio le norme dell’UE attingendo a una serie di dati economici e ambientali per fornire informazioni tecnologiche e scientifiche aggiornate.
Se si ritiene che i progressi siano troppo lenti o insufficienti, la Commissione richiederà agli Stati membri di effettuare un’analisi delle carenze e un piano d’azione per rimediare a questa mancanza di progressi. Se non attuata, o se non vengono realizzati progressi, la Commissione potrebbe sospendere i pagamenti allo Stato membro.
L’Europa ha bisogno di un settore agricolo resiliente, sostenibile e competitivo per garantire la produzione di alimenti di alta qualità, sicuri e convenienti per i suoi cittadini e un forte tessuto socioeconomico nelle zone rurali. Le future proposte della PAC propongono un vero cambiamento per la politica, concentrandosi sulle evidenze, sull’adattamento ai bisogni e alle condizioni locali, pur mantenendo una forte comunanza a livello europeo. I piani strategici della PAC saranno fondamentali per consentire ciò.
Fonte: Commissione europea