Mercato nazionale alla produzione

Il punto sul mercato

La spinta inflattiva dei prezzi degli agnelli, attesa con l’avvicinarsi della Pasqua, ancora non si è manifestata sui mercati nazionali. Le contrattazioni hanno risentito in particolare della chiusura dell’Ho.Re.Ca. a seguito dell’emergenza Covid-19, considerando che tale canale assorbe una quota rilevante di prodotto commercializzato. Fino a qualche settimana fa, il trend del mercato era ancora definito nella norma con prezzi medi intorno ai 3 euro al chilo peso vivo, un andamento regolare delle macellazioni e una discreta collocazione del prodotto presso la GDO. Ma con l’evolversi dell’emergenza sanitaria, sono venuti meno gli ordini da parte dei grossisti, con un immediato impatto sui listini in tutti i principali areali produttivi. Nell’areale toscano i valori attuali dell’agnello si collocano sui medesimi livelli del mese scorso sia sulla piazza di Grosseto che su quella di Siena; solo su Firenze i corsi raggiungono i 3,45 euro al chilo (+6,2% variazione congiunturale). Alla stessa stregua nel Lazio i prezzi nella settimana monitorata spuntano i 3,45 euro al chilo registrando un +9,5% rispetto alla settimana precedente. In Sardegna l’andamento delle macellazioni si mantiene sui livelli delle scorse settimane, determinando un appiattimento dei listini dell’agnello leggero sui medesimi valori di inizio anno, pari a 2,40 euro al chilo sia a Cagliari che Sassari (-17,2% variazione congiunturale). Nel Sud Italia, nello specifico a Foggia e Noci, nel corso dell’ultimo periodo vengono segnalati rallentamenti nella domanda da parte dei macellatori, generando un appiattimento dei valori intorno ai 3,60 euro al chilo, ben al di sotto dei 4 euro pagati nel mese di febbraio.

Prezzi medi settimanali

Prezzi medi per piazza

Mercato nazionale all’ingrosso

Fonte: ISMEA