La raccolta di latte bovino dell’UE è aumentata del 4,0% nel gennaio 2018 rispetto a gennaio 2017, con una crescita di 501 000 tonnellate (in particolare in DE, FR, IT e PL), mentre solo 2 Stati membri hanno ridotto le consegne (solo di 7 000 tonnellate). La maggiore offerta di latte a gennaio si è tradotta in un aumento di SMP (+ 10,2%), burro (+ 4,2%), latte fermentato (+ 3,0%), formaggio (+ 2,7%), crema (+ 1,8%) e latte alimentare (+1,6 %). La WMP (-7,0%) e il latte concentrato (-2,7%) hanno invece registrato un calo della produzione nell’UE.

Il prezzo medio ponderato del latte alla stalla dell’UE è diminuito nel gennaio 2018 del 4,7% raggiungendo i 35,65 c/kg. Questo prezzo è superiore del 7% rispetto a quello rilevato a gennaio 2017 e del 5,1% rispetto alla media degli ultimi 5 anni. Le stime comunicate dagli Stati membri indicano un’ulteriore diminuzione (-1,6%) dei prezzi del latte per febbraio 2018 (35,07 c/kg).

I prezzi sui mercati del latte spot hanno mostrato tendenze diverse a marzo. In Italia, dopo 3 settimane a 28,5 c/kg, il prezzo del latte spot è aumentato dalla settimana 9 alla 12 del 4,6% (da 28,5 a 29,8 c/kg), con una riduzione del 16% rispetto al livello dell’anno precedente. In NL il prezzo del latte spot è diminuito tra le settimane 9 e 12 del 3,5% (da 28,5 a 27,5 c/kg). Questo prezzo è inferiore del 14% rispetto a quello rilevato nella stessa settimana del 2017.

I prezzi medi dei prodotti lattiero-caseari nell’UE hanno mostrato tendenze diverse a marzo: sono aumentati per il burro (+ 4,5%) ed emmental (+ 2,2%), diminuiti per SMP (- 2,9%) e gouda (-1,7%), e sono rimasti stabili per WMP, cheddar, edam e polvere di siero.

Sul mercato mondiale, le quotazioni di burro e formaggio (espresse in dollari USA) sono aumentate nelle ultime due settimane nell’UE e negli Stati Uniti. Con la diminuzione del prezzo della SMP dell’UE (-2,7%) e l’aumento di quello degli USA (+ 2,8%) i due prezzi stanno convergendo, anche se gli Stati Uniti sono ancora i più competitivi. Il burro e il cheddar dell’UE sono ancora i più costosi nei mercati mondiali, mentre la SMP dell’Oceania è la meno competitiva al momento. La WMP negli Stati Uniti è diventata la più costosa, ma i prezzi sono molto simili nelle tre regioni. Gli Stati Uniti sono la regione più competitiva per burro, SMP e cheddar e l’UE per la WMP.

Le esportazioni dell’UE a gennaio 2018 sono fortemente aumentate in volume per butteroil (+ 79%), burro (+ 36%), latte condensato (+ 23%), polvere di siero (+ 21%), SMP (+ 7%) e formaggi (+ 2%), mentre è stata osservata una diminuzione per la WMP (- 16%). Le esportazioni totali dell’UE nel gennaio 2018, espresse in equivalente latte, sono state superiori del 6% rispetto allo scorso anno, mentre il valore di queste esportazioni non è cambiato. Questi dati sulle esportazioni dovrebbero essere interpretati con cautela, poiché i dati di un singolo mese non possono essere considerati un campione significativo per stimare le tendenze attuali nel commercio mondiale.

A gennaio 2018 gli Stati Uniti sono rimasti il principale sbocco per le esportazioni di formaggio dell’UE (-8%), con il 27% delle spedizioni provenienti dall’IT. Il Giappone è il secondo nella classifica, anche se con una diminuzione del 17% rispetto allo scorso anno, seguito dalla Svizzera (+ 16%), dall’Arabia Saudita (-5%, principalmente da PL e NL) e dalla Corea del Sud (-33%, 32% da NL). Il Cile ha aumentato i suoi volumi di oltre il 200% rispetto allo scorso anno (principalmente da DE).

A gennaio 2018 l’UE ha aumentato significativamente le esportazioni di burro in volume (+ 36%) verso le prime 10 destinazioni tranne che in Australia (-12%) e Canada. Gli Stati Uniti sono al primo posto nella classifica, con un aumento del 19% rispetto allo scorso anno (principalmente da IE), seguiti dall’Arabia Saudita con un notevole incremento (+ 152%). La Turchia è diventata a gennaio la terza delle destinazioni principali per il burro dell’UE con un aumento di 3 cifre (da IE). Le esportazioni di burro dell’UE sono aumentate sensibilmente anche in Marocco (da IE) e Taiwan (da FR).

L’Algeria guida la classifica delle principali destinazioni per le esportazioni UE di latte scremato in polvere (SMP) a gennaio 2018 (principalmente da BE, FR e PL) e i volumi sono aumentati del 74% rispetto a gennaio 2017. L’Egitto è la seconda destinazione per la SMP dell’UE (48% da DE), con un aumento del 25%, seguito dalla Cina (-38%).

Per quanto riguarda la WMP dell’UE, l’Oman ha guidato la classifica delle principali destinazioni per le esportazioni dell’UE nel gennaio 2018 (principalmente da SE e DE), seguito dall’Algeria (-62%) e dalla Cina (-4%). Il Kuwait è stato l’altro mercato principale, con un aumento del 62%.

A gennaio 2018 le esportazioni della NZ hanno continuato a diminuire per burro (-22%), formaggio (-9%) e SMP (-7%), mentre sono aumentate del 16% per la WMP. Gli Stati Uniti hanno aumentato le loro esportazioni di burro (+ 41%), formaggio (+ 19%) e SMP (+ 6%), mentre le esportazioni di WMP statunitense sono diminuite del 47%, anche se i volumi erano molto più bassi.

Dal lato della domanda, la Cina ha aumentato notevolmente le sue importazioni di prodotti lattiero-caseari in termini di volume nel gennaio 2018: + 42% per la SMP, + 28% per la WMP , + 48% per il formaggio e + 50% per il burro. A gennaio 2018 la Cina è stata il principale importatore di burro, ma Australia e Singapore hanno mostrato aumenti significativi (+ 21% e + 31%). Giappone, Cina e Stati Uniti (gli Stati Uniti con il 74% di origine UE) hanno guidato la classifica degli importatori di formaggio nel gennaio 2018, ma Stati Uniti con volumi ridotti (-3%) rispetto allo scorso anno, seguiti da Corea del Sud (+ 29%) e Australia (-4%). La Cina è il primo importatore mondiale di SMP e WMP, mentre il Giappone ha registrato un notevole aumento delle importazioni di SMP (+ 142%).

La produzione di latte in Nuova Zelanda è diminuita del 4,9% a gennaio 2018 rispetto a gennaio 2017. Per i primi otto mesi della stagione 2017-2018 (da giugno 2017 a maggio 2018) le consegne di latte sono rimaste allo stesso livello della stagione precedente. I prezzi del latte espressi in c/kg sono aumentati dell’1,0% a gennaio 2018 (31,2 c/kg), con una diminuzione del 6,6% rispetto a gennaio 2017.

La produzione di latte australiana a gennaio 2018, settimo mese della stagione 2017/18, è aumentata del 3,9% rispetto a gennaio 2017 (+ 3,1% rispetto al periodo luglio-gennaio).

Gli Stati Uniti hanno iniziato il 2018 con un + 1,8%  di latte rispetto a gennaio 2017.  A gennaio è stato segnalato un forte calo del prezzo del latte negli Stati Uniti (29,0 c/kg) (-11,5% rispetto a dicembre 2017), che rappresenta un calo del 26,4% rispetto a gennaio 2017.

 

Fonte: Milk Market Observatory